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14 Uomini della marina 1861-1946
ACTON FERDINANDO Eletto deputato al Parlamento nel 1867 per il collegio di
Amalfi, nel 1880 fu nominato senatore.
Viceammiraglio, medaglia
Le sue spiccate qualità di organizzatore e di comandante
d’argento al valore militare, ca- informarono e caratterizzarono la sua azione, che nella carica
valiere di gran croce decorato di ministro dal novembre 1879 al novembre 1883 si estrinsecò
del gran cordone dell’ordine in numerosi provvedimenti legislativi e decreti miranti a crea-
dei santi Maurizio e Lazzaro e re una salda organizzazione e ad accrescere le potenzialità del-
dell’ordine della Corona d’Ita- la Forza Armata in termini di idee nuove, di dottrina e di navi.
lia. Ministro della Marina. Sena- L’aver patrocinato le idee della jeune école dell’ammiraglio
tore del Regno. francese Aube – tesi delle navi piccole e numerose efficace-
Fratello di Guglielmo (vds.)
e di Ruggiero Emerich (vds.), mente impiegate – in contrasto con quelle sostenute da Bene-
detto Brin – fautore delle grandi unità corazzate – unitamente
nacque a Napoli il 16 luglio del a polemiche faziose e accanite sul suo operato, lo costrinsero a
1832, entrando a 13 anni nella dimettersi dalla carica.
Scuola di Marina di Napoli, dal- Nel corso del suo incarico governativo, nel 1881 assunse
la quale uscì nel 1849 col grado di guardiamarina. Nel 1849, per breve tempo l’incarico di ministro della guerra, che rias-
a bordo della corvetta a vela Principe Carlo, partecipò alla sunse ad interim nel 1883.
spedizione in Sicilia per la repressione dei moti insurrezionali, Con la promozione a viceammiraglio all’indomani delle
a
meritando la medaglia di 4 classe; nel 1860, dopo la partenza dimissioni da ministro, ebbe per un anno il comando della
di Francesco II di Borbone per Gaeta, passato nella Marina Squadra permanente; fu comandante del Dipartimento milita-
sarda col grado di capitano di fregata, a bordo della fregata a re marittimo di Napoli (1885-87) e quindi dall’inizio del 1888
elica Maria Adelaide – nave ammiraglia della squadra che in- per un anno del dipartimento di Spezia. In quell’anno, a luglio,
vestì d’assedio Ancona –partecipò con onore all’azione come sempre a capo del dipartimento, fu chiamato a dirigere un ci-
aiutante di squadra, venendo decorato di medaglia d’argento. clo di esercitazioni complesse con il conferimento delle attri-
Nel prosieguo della carriera nella neonata Marina unitaria,
negli incarichi sia a bordo sia a terra, venne frequentemente buzioni di comandante in capo dell’Armata navale, alzando la
sua insegna sull’incrociatore nave reale Savoia, da bordo del
prescelto come capo di stato maggiore dagli ammiragli coman- quale in ottobre diresse la rassegna navale in onore dell’impe-
danti per la sua riconosciuta competenza nella tattica navale: ratore Guglielmo II di Germania.
a
nel 1864 della 2 Divisione navale della Squadra di evoluzio- Dopo tali eventi riprese il comando del dipartimento di Spe-
ne, nel 1869 della Squadra del Mediterraneo, dal 1872 al 1876 zia, assumendo la carica di presidente del Consiglio superiore
del dipartimento militare marittimo di Napoli e nel 1877 della di Marina e di capo di stato maggiore nel periodo 1888-1889.
Squadra permanente. Nel 1889 fu insignito dell’onorificenza di cavaliere di gran
Nel 1869 prese parte come membro di commissione alla
compilazione della nuova regolamentazione tattica navale, croce dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro, che premiava
la sua opera altamente apprezzata in Marina.
meritando un encomio che gli valse la nomina a commenda- Ancora giovane – non aveva ancora 59 anni – morì a Roma
tore dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. Inoltre, impor- per malattia il 18 febbraio 1891.
tanti furono gli incarichi ministeriali di carattere organizzativo
e addestrativo che si alternarono nel periodo e che disimpegnò
sempre con alta professionalità e intelligenza.
La corazzata Ammiraglio di Saint Bon, che con la
Emanuele Filiberto fu costruita quando negli ambienti
della Regia Marina prevalse per breve tempo il
concetto del “piccolo, rapido, economico”, il cui
massimo fautore fu Ferdinando Acton.