Page 146 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               con brevi destinazioni a terra ma sempre attinenti la specialità.   CHIERCHIA GAETANO
               Al comando del sommergibile Guglielmo Marconi, dopo una    Vice  ammiraglio,  cavaliere  di
               missione in Mediterraneo durante la quale, 11 luglio 1940, a   gran croce decorato del gran cordo-
               levante di Gibilterra, affondò il cacciatorpediniere britannico   ne dell’ordine della Corona d’Italia,
               Escort, si trasferì affrontando in immersione il passaggio dello   grande ufficiale dell’ordine dei san-
               Stretto di Gibilterra in Atlantico, dove con base a Bordeaux   ti Maurizio e Lazzaro. Capo di stato
               compì tre missioni di guerra, affondando naviglio mercantile   maggiore della Marina. Studioso di
               avversario per 3064 t; successivamente, passato al comando   scienze naturali.
               del sommergibile Alpino Bagnolini, effettuò altre due missioni   Nato  a  Napoli  il  31  maggio
               in Atlantico, senza conseguire successi. Rimpatriato nel luglio   1850,  fu  ammesso  alla  Scuola  di
               del 1941 e promosso capitano di fregata, fu destinato al co-  Marina  della  sua  città  nel  1865  e
               mando del gruppo sommergibili di Taranto. Concluse la car-  nominato guardiamarina di 2 clas-
                                                                                                a
               riera nel 1955 al ministero della Marina.               se nel 1868. Tenente di vascello negli anni 1882-1885, parte-
                  Morì a Roma il 9 settembre 1991.
                                                                       cipò al viaggio di circumnavigazione del globo a bordo della
                                                                       pirocorvetta ad elica Vettor Pisani con l’incarico, tra l’altro, di
                                                                       eseguire rilievi idrografici e talassografici nonché la raccolta di
               CHIAPPELLO PIETRO
                                                                       esemplari della fauna marina; da capitano di corvetta fu in co-
                  Generale  ispettore  del  Corpo                      mando del trasporto Garigliano (1892-1894) e da capitano di
               delle armi navali, croce al merito di                   fregata dell’incrociatore Amerigo Vespucci (1897-1898). Co-
                                                                                   a
               guerra, cavaliere dell’ordine  della                    mandante in 2 dell’Accademia Navale negli anni 1898-1902,
               Corona d’Italia, dell’ordine colonia-                   nel grado di capitano di vascello fu in comando della corazzata
               le della Stella d’Italia e dell’ordine                  Sardegna (1902-1903).
               dei santi Maurizio e Lazzaro, cava-                        Promosso contrammiraglio, fu nominato capo di stato mag-
               liere di gran croce dell’Ordine della                   giore della Marina dal gennaio 1905 al marzo del 1907, ot-
               Repubblica Italiana.                                    tenendo successivamente il comando della Divisione navale
                  Nato a Palermo il 1° gennaio                         di riserva; vice ammiraglio, nel 1908-1910 fu comandante in
               1902, si laureò in ingegneria indu-                     capo del dipartimento marittimo di Taranto e infine segretario
               striale presso la Scuola d’ingegneria                   generale del ministero della Marina. Collocato in ausiliaria a
               della  città  natia  nel  1926  e  fu  am-              domanda nel 1911, morì a Roma il 14 dicembre 1922.
               messo per concorso nel Corpo delle armi navali nel 1930 col   Fu anche uomo di studi e dedito alle ricerche scientifiche;
               grado di tenente. Nel 1933 conseguì presso la Scuola superiore   durante il viaggio sul Vettor Pisani ebbe modo di scrivere di-
               di Roma il diploma di ingegnere specializzato in telegrafia e   versi articoli a carattere scientifico pubblicati sulla Rivista Ma-
               telefonia. Prestò servizio da capitano presso la Direzione armi   rittima inerenti studi di scienze naturali poi raccolti in volume.
               navali di Taranto e negli anni 1935-1936 al comando Marina di
               Massaua (Eritrea) quale capo servizio AN. All’entrata in guer-
               ra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940),   CHINCA DOMENICO
               destinato  ad Augusta  nel  grado  di  maggiore  quale  direttore   Capitano di vascello, medaglia
               dell’ufficio armi navali, assunse successivamente la direzione   d’oro al valore militare, cavaliere
               a Messina nel grado di tenente colonnello.              dell’ordine militare di Savoia, me-
                  In tali incarichi in guerra dette costante prova di saper di-
               simpegnare le proprie mansioni con perizia, serenità iniziativa   daglia d’argento al valore militare,
                                                                       ufficiale  dell’ordine  della  Corona
               e alto senso del dovere, ricevendo due encomi solenni.   d’Italia,  commendatore  dell’ordi-
                  L’armistizio dell’8 settembre 1943 lo colse in Puglia in bre-
               ve licenza; raggiunse Roma, dove si mise a disposizione del   ne dei santi Maurizio e Lazzaro.
                                                                          Nato  a  Brescia  il  16  aprile
               Commissariato generale della Marina. Non volle aderire alla   1818,  dopo  aver  frequentato  la
               R.S.I. ma fu invitato più volte a collaborare e a raggiungere al   Scuola  della  Imperial  Regia  Ma-
               Nord la Marina repubblicana, collaborando con alcuni espo-  rina austro-ungarica a Trieste, nel 1838 fu nominato cadetto;
               nenti del Fronte militare clandestino di resistenza della Marina.  imbarcato  nel  1840  sulla  fregata  Guerriera prese parte alle
                  Nel dopoguerra conseguì una brillante carriera: nuovamen-
               te a Messina direttore dell’Ufficio armi navali (1945-1947),   operazioni militari in Siria nell’ambito di una formazione na-
                                                                       vale  internazionale  (austro-ungarica,  britannica  e  ottomana)
               poi da colonnello vice direttore dell’arsenale di Taranto (1950-  intese a domare la rivolta del viceré d’Egitto contro la Subli-
               1954), da maggior generale capo reparto del Comitato studi,   me Porta partecipando allo sbarco del 26 settembre, che portò
               esperienze e progetti, da tenente generale e generale ispettore   all’espugnazione dei castelli fortificati di Sayda. In tale even-
               direttore generale della Direzione armi navali e quindi per un   to, brandendo la bandiera nazionale guidò i suoi marinai in
               decennio direttore generale della Direzione delle costruzioni   combattimento per il possesso della spiaggia e della città di
               navali e armi (1957-1967).                              Acri, meritando la massima decorazione imperiale austriaca
                  Collocato in ausiliaria nel gennaio del 1967, morì a Paler-
               mo il 31 marzo 1981.                                    poi assimilata alla medaglia d’oro al valore militare e una ana-
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