Page 148 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 148
148 Uomini della marina 1861-1946
CHIODO DOMENICO ra ministro Cavour, dopo un sopralluogo sul sito, sostenne in
Parlamento la validità dell’opera del giovane ingegnere, che
Maggiore generale del Cor-
po del genio militare, cavaliere poté dare esecuzione al progetto. I lavori iniziarono subito:
il 18 gennaio del 1862 furono appaltati e il relativo contratto
dell’ordine civile di Savoia. Bril- sanzionato con decreto ministeriale il successivo febbraio. Le
lante progettista di infrastrutture somme pur ingenti via via stanziate si rivelarono insufficienti,
militari marittime. per cui tanti lavori previsti dal grandioso progetto di Chiodo
Nato a Genova il 30 ottobre
1823, entrò giovanissimo alla dovettero essere rinviati e realizzati dopo la sua morte.
Promosso nel 1865 maggiore generale, il 28 agosto 1869
Scuola di Marina della città ligure, il grande arsenale fu inaugurato alla presenza dei sovrani, e in
uscendone nel 1838 con la nomina quell’occasione il geniale costruttore fu insignito della croce di
a guardiamarina. Dopo un periodo cavaliere dell’ordine civile di Savoia.
di imbarco nel 1840 chiese e ottenne di entrare nel Corpo del Contemporaneamente all’incarico relativo alla direzione
genio marittimo con il grado di sottotenente, volendosi appli- dei lavori dell’arsenale spezzino, nel 1865 il generale Chiodo
care e specializzare negli studi sulle fortificazioni militari. Pro- fu incaricato di elaborare lo studio di un arsenale marittimo da
mosso luogotenente nel 1844, prestò servizio presso il porto di edificare nel porto di Taranto, che però non poté portare avanti
Genova; nel 1848, epoca in cui il Corpo del genio marittimo si per motivi di salute. Nel 1869 gli fu anche affidato l’incari-
era fuso con il Corpo del genio militare, proseguì la sua opera co di elaborare il progetto di una diga foranea da realizzare
presso la stessa destinazione di servizio con il grado di capitano. all’imboccatura del Golfo di Spezia; lo stesso anno, il 6 otto-
Nel 1853 il governo sardo, che da tempo voleva trasferire
la base della Marina da guerra da Genova a Spezia, lo inviò in bre, fu invitato dal viceré d’Egitto all’inaugurazione del taglio
dell’istmo di Suez. E approfittando di questa occasione, il qua-
Gran Bretagna per coadiuvare l’ingegnere Rendel negli studi rantasettenne ufficiale del genio militare visitò i luoghi storici,
che questi stava portando avanti per conto di quel governo e il deserto egiziano e le cateratte del Nilo; molto probabilmente
relativi alla creazione di un grande arsenale marittimo nel gol- a causa di un morbo sconosciuto contratto appunto in Egitto si
fo spezzino. Rientrato in Italia, il capitano Chiodo proseguì ammalò rapidamente e gravemente di epatite. Rientrato a Ge-
la propria opera sempre destinato nel porto di Genova, allor- nova, nonostante la grave malattia nel 1870 volle intervenire a
ché nel 1857 fu trasferito alla Direzione del genio militare di un importante simposio fiorentino attinente gli studi delle for-
Spezia, con l’incarico di dirigere i lavori del futuro arsenale tificazioni militari. Ma si aggravò nel corso di questo viaggio,
progettato da Rendel. Appena iniziati, i lavori furono brusca- per cui decise di rientrare subito a Genova. La morte lo colse
mente interrotti a causa della 2 guerra d’indipendenza (1859), durante una sosta a Spezia nella festività di San Giuseppe. Su
a
che portò all’ampliamento del territorio nazionale con l’acqui- una nave da guerra il suo corpo fu trasportato a Genova.
sizione della regione lombardo-veneta, con la conseguenza di A Spezia, dove aveva trascorso molti anni della sua vita,
rendere insufficiente alle nuove esigenze della Real Marina riscosso elogi e conseguito promozioni il Comune della città
il progetto dell’ingegnere britannico. Chiodo fu quindi inca- gli dedicò un monumento equestre, che tuttora si erge davanti
ricato della nuova progettazione, che alla luce delle esigen- all’ingresso principale del “suo” arsenale, la piazza dove sono
ze sempre più crescenti della Regia Marina – unità nazionale il monumento e una via principale che si snoda dalla citata
conseguita nel marzo del 1861 – portarono alla scelta di un piazza omonima. La Marina memore della sua operosa attività
sito più ampio ove edificare l’arsenale, e cioè la zona in cui è diede il suo nome a un’unità di lavoro, una grossa pirodraga di
attualmente ubicato. Fra controversie politiche e opposizione 2700 tonnellate che il caso volle rimanesse in servizio lo stesso
di parte dell’alta gerarchia del Corpo del genio militare, l’allo-
numero di anni del personaggio che portava il suo nome: 47.
CIANO ALESSANDRO
Ammiraglio di squadra, cavalie-
re dell’ordine militare di Savoia, me-
daglia di bronzo al valore militare,
croce al merito di guerra, cavaliere
di gran croce dell’ordine della Coro-
na d’Italia, grande ufficiale dell’or-
dine dei santi Maurizio e Lazzaro e
dell’ordine coloniale della Stella d’I-
talia. Senatore del Regno.
Fratello di Costanzo (vds.) e di
Monumento a Arturo (vds.), nacque a Livorno il 18 luglio 1871; ammesso
Domenico Chiodo nel 1889 all’Accademia Navale, fu nominato guardiamarina
nell’omonima nel 1890. Fra gli imbarchi nei gradi di ufficiale subalterno, la
piazza a cannoniera Andrea Provana, la corvetta corazzata Formida-
La Spezia.