Page 147 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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loga decorazione ottomana. Nel 1848, animato da fervente ir- azioni condotte con abnegazione e coraggio fu decorato di una
redentismo si dimise dalla Imperial Regia Marina e raggiunse medaglia di bronzo al valore militare (forzamento della base
Venezia, partecipando nelle fila della Marina veneziana alle austriaca di Pola, 14 maggio 1918), di una croce di guerra al
dure giornate della sollevazione contro gli austriaci. Nel 1859 valore militare e di una croce al merito di guerra.
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fu ammesso col grado di luogotenente di vascello di 2 classe Nominato sottotenente di vascello di complemento nel
nella Marina sarda e partecipò alla seconda guerra d’indipen- 1918, fu congedato al termine del conflitto, e prese imbarco
denza, distinguendosi nell’assedio di Gaeta e meritando la me- su unità mercantili del Lloyd Triestino; tenente di vascello
daglia d’argento al valore militare. di complemento nel 1930, nel 1936 fu richiamato in servizio
Nella campagna navale in Adriatico del 1866, nel corso per esigenze connesse al conflitto italo-etiopico (1935-1936)
della terza guerra d’indipendenza, luogotenente di vascello di e destinato alla base navale dell’isola di Lero (possedimento
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1 classe, partecipò allo scontro di Lissa imbarcato sull’ariete dell’Egeo). L’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto
corazzato Affondatore, in qualità di comandante in 2 ,venendo mondiale (10 giugno 1940) lo colse al comando del transat-
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insignito della croce di cavaliere dell’ordine militare di Savoia. lantico Conte Verde in navigazione verso i porti dell’Estremo
Nello stesso anno fu promosso capitano di fregata di 2 a Oriente; raggiunse Shanghai, dove l’unità permase per la du-
classe e nel 1875 capitano di vascello, venendo collocato a rata della guerra.
riposo due anni dopo per limiti d’età. Promosso capitano di corvetta di complemento nel 1942,
Morì a Venezia nel 1884. fu richiamato in servizio nell’agosto del 1943, mantenendo a
Shanghai il comando del Conte Verde.
Alla proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943,
CHINCA UGO benché l’unità al suo comando fosse sotto noleggio del gover-
no giapponese e pronta a partire lo stesso giorno, non esitò
Capitano di corvetta di complemento, medaglia di bronzo ad affondarla, in fedele esecuzione degli ordini ricevuti, ben
al valore militare, croce di guerra al valore militare, croce al consapevole delle possibili rappresaglie; catturato insieme
merito di guerra (due concessioni), commendatore dell’ordine all’equipaggio e sottoposto a corte marziale, subì una dura pri-
della Corona d’Italia. Capitano di lungo corso. gionia in Cina e poi in Giappone, dove fu liberato dalle truppe
Nato il 5 ottobre 1890 a Nizza di Sicilia (Messina), in pre- statunitensi il 30 agosto 1945.
cedenza in servizio di leva nell’Esercito, nel 1917, nel corso Per il comportamento tenuto all’atto e dopo l’armistizio, e
della prima guerra mondiale, essendo in possesso di patente durante la dura prigionia sopportata con fierezza e dignità, gli
di capitano di lungo corso fu trasferito nei ruoli della Mari- fu conferito un encomio solenne. Esonerato dal servizio il 19
na come capo timoniere e assegnato al comando di M.A.S., luglio 1946, riprese la sua attività nella Marina mercantile fino
impegnato in operazioni nell’Alto Adriatico. Per le numerose alla morte, avvenuta a New York l’8 novembre 1952.
Il transatlantico Conte Verde, autoaffondato a Shanghai il
9 settembre 1943 su ordine del comandante Chinca.