Page 165 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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tore della sostituzione della nafta al carbone nella propulsione quanto mai stimolante per l’allora comandante della Mediter-
delle navi, studiò e realizzò vari impianti bruciatori di nafta per ranean Fleet, l’ammiraglio Jack Fisher, destinato a rivestire
le caldaie sulle unità da guerra, venendo inviato tre anni dopo un importante ruolo nella Marina britannica che, impressiona-
in Germania e messo a disposizione della Marina Imperiale to dalle idee di Cuniberti, dispose la redazione di un progetto
per l’installazione dei suoi bruciatori per caldaie sulle unità destinato a concretizzarsi nella prima vera corazzata monoca-
germaniche. libro, l’HMS Dreadnought, che aprì un’era nella storia navale
Al ritorno in Italia fu direttore delle costruzioni navali destinata a concludersi solo con l’avvento della nave portaerei.
nell’arsenale di Napoli nel periodo 1895-1896, conseguendo la Da ricordare il concorso da lui vinto nel 1908 indetto dalla
a
promozione a ingegnere capo di 1 classe; successivamente, di- Marina russa per il progetto di una nave da battaglia che venne
cembre 1896, fu destinato al ministero, venendo nominato nel poi realizzato con la costruzione delle corazzate Petropavlo-
febbraio del 1898 membro del Comitato progetti navi. Quindi, vsk, Gangut, Sevastopol e Poltava.
in successione, fu vicedirettore delle costruzioni navali a Ta- Morì a Roma il 19 dicembre 1913. La città natia, Torino,
ranto nel 1898 e nel 1899 direttore a Castellammare di Stabia, diede il suo nome a una via cittadina.
pur mantenendo l’incarico di aggregato all’Ufficio tecnico del
ministero per lo studio di una nuova nave. Essendo cambiata
la denominazione di grado attuale in quella di colonnello del CUSANI VISCONTI
genio navale, nel 1905 fu direttore delle costruzioni navali a LORENZO
Napoli e quindi (1908) si recò in Russia e in Turchia per studi e Vice ammiraglio di armata,
progettazione di navi per conto di tali nazioni; rientrato in Ita- ufficiale, commendatore e cava-
lia, fu destinato al Comitato progetti navi, in cui prestò servizio liere dell’ordine militare di Sa-
fino alla sua morte, avvenuta in Roma il 10 dicembre 1913. voia, croce al merito di guerra,
Gli anni della fine del 1800 furono importanti per l’affer-
mazione di una grande e potente Marina militare, di un’effi- grande ufficiale dell’ordine della
Corona d’Italia, commendatore
ciente industria navale e di una flotta mercantile in grado di dell’ordine dei santi Maurizio e
sostenere la crescita dei traffici marittimi, idee propugnate Lazzaro. Sottocapo di stato mag-
dall’ammiraglio Tirpitz alla guida della Marina germanica giore della Marina.
(1897). Queste idee stimolarono gli studiosi navali, invitan- Nato a Milano il 5 agosto
doli ad approfondire i problemi operativi e tecnici legati allo 1864, ammesso alla Scuola di
sviluppo di unità corazzate di nuova concezione. Cuniberti fu Marina di Genova nel 1878, fu
l’unico in Italia e in Europa a individuare la soluzione vin- nominato guardiamarina nel
cente, aiutato in questo dagli sviluppi intervenuti nei settori 1883. Partecipò a bordo dell’in-
della propulsione (con l’introduzione delle turbine a vapore) e crociatore Flavio Gioia alla campagna oceanica lungo le coste
delle artiglierie (col miglioramento della celerità di tiro); con- americane del Pacifico degli anni 1883-1886 e a quella dell’a-
tribuì inoltre all’affermazione di significative innovazioni, ad riete torpediniere Umbria in America centrale e meridionale
esempio, come già anticipato, con la sostituzione della nafta al negli anni 1901-1903; capitano di fregata nel 1904, ebbe il co-
carbone quale combustibile per caldaie marine, che segnò la
fine delle defatiganti operazioni di carbonamento. Nel 1893 su
incarico del ministero elaborò un progetto di una nave di dislo-
camento non superiore alle 8000 t e armata con pezzi da 203
mm, ritenuti abbastanza potenti e dotati di adeguata celerità di
tiro. Il progetto preliminare aveva caratteristiche notevoli, fra
le quali una velocità massima di 23 nodi, ottenuta grazie a un
sistema di propulsione a turbina. Da questo progetto, rimasto
sulla carta, il generale Cuniberti derivò nel 1900 quello delle Visione aerea
corazzate classe “Vittorio Emanuele”, unità monocalibre, rea- della rada e del
porto di Durazzo
lizzate cioè attorno alla presenza dei calibri maggiori, di 13 000 sotto l’azione di
t di dislocamento, dotate di buona protezione e di armamento bombardamento
idoneo a contrastare il naviglio similare e con velocità tale da navale e aereo del
poter imporre o interrompere il contatto balistico, secondo le 2 ottobre 1918.
circostanze tattiche. All’operazione,
Le idee di Cuniberti, frutto di una visione tecnica precor- pianificata e diretta
ritrice, si imposero all’attenzione degli ambienti navali inter- dall’ammiraglio
Cusani Visconti,
nazionali e vennero divulgate in Italia attraverso la Rivista parteciparono anche
Marittima e in Germania dall’equivalente Marine Rundschau; unità navali e aeree
il vero salto di qualità si ebbe nel 1903 con la pubblicazio- alleate.
ne, a cura del prestigioso almanacco navale britannico Jane’s
Fighting Ships di un suo dettagliato articolo dal titolo “An
ideal battleship for the Royal Navy”. L’effetto dell’articolo fu