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               mando dell’ariete torpediniere Puglia, con il quale effettuò il
               viaggio di circumnavigazione del globo negli anni 1907-1910,
               meritando un encomio speciale dal Consiglio superiore di Ma-
               rina.
                  Promosso capitano di vascello nel 1909 ebbe l’incarico di
                             a
               comandante in 2 dell’Accademia Navale e quindi di capo di
               stato maggiore del Dipartimento marittimo di Taranto; durante
               la guerra italo turca (1911-1912) fu in comando dell’ariete tor-
               pediniere Etna e della corazzata Roma, sulla quale si distinse
               nell’attacco contro i forti esterni dei Dardanelli e nell’occupa-
               zione delle isole egee. Comandante della piazza marittima di
               Tobruch all’inizio dell’occupazione, seppe organizzare effica-  Soldati dell’esercito serbo imbarcano sulle navi italiane a Valona.
               cemente la difesa integrando le forze da sbarco della Marina
               con quelle dell’Esercito, ricevendo in riconoscimento la croce
               di cavaliere dell’ordine militare di Savoia.
                  Promosso contrammiraglio nel 1915, fu sottocapo di stato
               maggiore della Marina e poi capo di stato maggiore del co-
               mando in capo dell’Armata navale per un anno, per assumere
                                      a
               nel 1916 il comando della 5 Divisione navale con insegna sul-
               la corazzata Regina Margherita e quindi della Divisione nava-
               le dello Ionio con insegna sull’incrociatore corazzato Varese.
               Promosso vice ammiraglio nel 1917 fu nuovamente nominato
               sottocapo di stato maggiore della Marina, carica che tenne fino
               al marzo del 1918, quando fu chiamato ad assumere l’incarico
               di comandante in capo dell’Armata navale del Basso Adriati-
               co. Per i servizi resi nel corso degli anni 1915-1916 al coman-
               do delle divisioni navali fu decorato della croce di ufficiale   Sbarco a Brindisi dall’esploratore Carlo Mirabello del comandante
               dell’ordine militare di Savoia e per l’azione di comandante in   in capo dell’Esercito serbo, generale Putnich. 16 febbraio 1916.
               capo dell’Armata navale, in particolare per il bombardamento
               della base navale di Durazzo, fu insignito della croce di com-
               mendatore dell’ordine militare di Savoia.               diniera avviso Aquila e del rimorchiatore d’alto mare Atlante;
                  Nel 1919 comandante in capo del dipartimento dell’Alto
               Adriatico e della piazza militare marittima di Pola, nel 1920   da capitano di corvetta (1897-1901) di una flottiglia torpedi- a
                                                                       niere e da capitano di fregata (1901-1906) fu comandante in 2
               comandante in capo della piazza militare marittima di Taranto   delle corazzate Varese e Duilio e in comando dell’incrociato-
               sino al collocamento in ausiliaria il 16 settembre. Promosso   re torpediniere Urania, in Africa Orientale, assumendo anche
               vice ammiraglio di armata nel 1923.                     l’incarico di comandante della stazione navale del Mar Rosso e
                  Si spense a Chignolo Po (Pavia) il 18 luglio 1925.
                                                                       dell’Oceano Indiano. Capitano di vascello (1906-1911) ebbe il
                                                                       comando della corazzata Regina Margherita, segnalandosi in
                                                                       occasione del terremoto calabro-siculo del 28 dicembre 1908,
               CUTINELLI RENDINA                                       meritando  la  medaglia  di  bronzo  di  benemerenza.  Durante
               EMANUELE
                                                                       l’incaglio dell’incrociatore corazzato San Giorgio (12 agosto
                  Vice ammiraglio di armata,                           1911) assunse il comando di tale unità in un momento difficile,
               commendatore dell’ordine mi-                            agendo in maniera ammirevole nel corso del non breve perio-
               litare di Savoia, croce al merito                       do di salvataggio, contribuendo efficacemente al disincaglio;
               di guerra, cavaliere di gran cro-                       per tale sua azione fu nominato commendatore dell’ordine dei
               ce decorato del gran cordone                            santi Maurizio e Lazzaro.
               dell’ordine della Corona d’Ita-                            Nel periodo della guerra italo turca (1911-1912), contram-
               lia, grande ufficiale dell’ordine                       miraglio,  fu  direttore  dell’arsenale  di  Spezia  e  sottocapo  di
               dei  santi  Maurizio  e  Lazzaro.                       stato maggiore della Marina; comandante di divisione navale
               Sottocapo  di stato  maggiore                           nel novembre del 1913, prese parte alla prima guerra mondiale
               della Marina.                                           dapprima come comandante in capo del Dipartimento e della
                  Nato  a  Napoli  il  24  no-                         piazza marittima di Venezia, poi, agosto 1915, promosso vice
                                                                                                    a
               vembre 1860, fu ammesso alla                            ammiraglio, fu in comando della 2 Squadra navale con inse-
               Scuola  di  Marina  della  città  e  nominato  guardiamarina  nel   gna sulla corazzata Vittorio Emanuele. In tale incarico coor-
               1879. Da giovane ufficiale ebbe imbarchi su unità maggiori,   dinò e diresse le operazioni di salvataggio dell’Esercito serbo
               fra cui le fregate corazzate Principe Amedeo e Castelfidardo;   con carriaggi, prigionieri e profughi civili al seguito, in tutto
               da tenente di vascello (1882-1887) fu in comando della torpe-  oltre 115 000 persone, mediante la spola di unità nazionali fra
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