Page 171 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               la carica di ispettore della sanità marittima e quindi, dal 1972   l’inserimento dello sport velico della Marina tra i club velici
               al 1973, anno cui lasciò il servizio attivo, ricoprì l’incarico di   nazionali, contribuendo in modo notevole allo sviluppo della
               direttore generale della sanità militare marittima.     vela in Italia.
                  Si spense a Roma il 15 novembre del 1997.

                                                                       DAVID TOMMASO
               DARETTI LORENZO
                                                                          Primo capitano del C.R.E.M.,
                  Ammiraglio  di  squadra,  me-                        medaglia d’oro al valore militare,
               daglia di bronzo al valore milita-                      medaglia di bronzo al valore mi-
               re (tre concessioni di cui una sul                      litare (due concessioni).
               campo), croce di guerra al valore                          Nato  a  Esperia  (Frosinone)
               militare (due concessioni), croce                       il  28  febbraio  1875,  volontario
               al merito di guerra, commendato-                        nella  Regia  Marina  nel  1896,
               re dell’ordine della Corona d’Ita-                      partecipò  alla  guerra  italo  turca
               lia, cavaliere dell’ordine dei santi                    (1911-1912)  con  il  grado  di  2°
               Maurizio e Lazzaro, commenda-                           capo cannoniere, meritando  la
               tore dell’ordine della Repubblica                       prima medaglia di bronzo al va-
               Italiana. Direttore dello sport ve-                     lore militare nell’azione di Derna
               lico della Marina Militare.                             (Libia) del 24 novembre 1911, nella quale perse la vita il sot-
                  Nato ad Ancona il 23 settem-                         totenente di vascello Dante De Lutti (vds.). Conseguito il di-
               bre 1896, fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno nel   ploma di maestro d’arme, fu destinato quale istruttore all’Ac-
               1911, conseguendo la nomina a guardiamarina nel 1915. Da   cademia Navale di Livorno fino al 1915, allorché interruppe
               allievo partecipò alla campagna di Libia del 1911-1912, im-  l’insegnamento chiamato a partecipare alla prima guerra mon-
               barcato su navi scuola, e al primo conflitto mondiale a bordo   diale prima a bordo poi a terra nella Brigata Marina, meritan-
               di unità maggiori nel periodo 1915-1917 e poi su torpediniere,   do la seconda medaglia di bronzo al valore militare durante il
               ove nel 1918 conseguì la promozione a tenente di vascello.   ripiegamento dopo Caporetto e la promozione a sottotenente
               In tale grado ebbe il comando di una squadriglia di M.A.S.   C.R.E.M.
               e di torpediniere; successivamente, alternando periodi a terra   Nel 1919 lasciò il servizio a domanda, dedicandosi all’in-
               destinato all’Accademia Navale e al ministero. Da capitano di   segnamento presso gli istituti nautici di Gaeta e di Spezia dove,
               corvetta comandò il cacciatorpediniere Espero (1929-1931) e   per suo interessamento, sorse la Scuola magistrale di scherma.
               da capitano di fregata i cacciatorpediniere Nazario Sauro e Ge-  Richiamato  in  servizio  nel  grado  di  capitano  C.R.E.M.,  dal
               nerale Carlo Montanari, negli anni 1935-1937, partecipando   1935 al 1937 prese parte al conflitto italo-etiopico, al termine
               alle operazioni militari in Spagna. Nel gennaio 1939, capitano   del quale, collocato nella riserva con il grado di 1° capitano
               di vascello, assunse il comando della 9 squadriglia CC.TT.,   C.R.E.M., si dedicò in Dalmazia ad attività commerciali.
                                                 a
               che mantenne anche in guerra fino al marzo 1941, prendendo   Alla dichiarazione di guerra del 10 giugno 1940, ottenne
               parte a numerose missioni e meritando le decorazioni sopra   di essere richiamato in servizio e, costituita una formazione
               riportate.                                              di volontari dalmati e zaratini della quale assunse il comando,
                   All’armistizio dell’8 settembre 1943 era a Napoli, capo di
               stato maggiore del dipartimento militare marittimo; rimase in   tenne testa per mesi a bande ribelli iugoslave, venendo ferito
                                                                       in un duro combattimento l’8 dicembre 1942, per il quale me-
               carica fino al mese di febbraio 1944, quando assunse il coman-  ritò la medaglia d’argento al valore militare, successivamente
               do di Marina Brindisi, conseguendo la promozione a contram-  commutata in medaglia d’oro al valore militare. All’armisti-
               miraglio ad aprile dello stesso anno. Dopo la fine del conflitto,   zio dell’8 settembre 1943 mantenne il comando della sua for-
               nel 1946, fu destinato a Roma, a disposizione del segretario
               generale.                                               mazione e, raccolti altri volontari, entrò a Zara il successivo
                  Nel 1950 fu promosso ammiraglio di divisione e nel 1951   giorno 10 contemporaneamente alle forze germaniche. Senza
               collocato  in  ausiliaria.  Promosso  ammiraglio  di  squadra  nel   porsi alle dipendenze del locale comando militare germanico
               1960.                                                   cooperò tuttavia con esso, impiegando la sua formazione in di-
                  Degli incarichi che assolse nel dopoguerra di gran lunga   fesa dell’italianità della zona contro i partigiani iugoslavi fino
               il più importante fu quello di direttore dello sport velico del-  al 30 novembre, quando a Zara la situazione politica mutò a
               la Marina. Nel lungo periodo trascorso alla sua guida, circa   favore dei croati alleati e appoggiati dalle forze germaniche
               dieci anni, dal 1946 al 1956, seppe ricostituire e riorganizza-  costringendolo al rientro in Italia. A Trieste aderì alla R.S.I. e
               re l’istituzione dalla disastrata situazione lasciata dalla guer-  inquadrato nella Guardia Nazionale Repubblicana diresse pri-
               ra con una aperta e lungimirante visione e programmazione,   ma da Roma e poi da Milano una rete di informatori e sabota-
               mediante l’acquisizione di nuove imbarcazioni anche d’altura   tori operanti in Dalmazia.
               e l’immediata ripresa dell’attività agonistica nazionale e inter-  Al  termine  del  conflitto  si  ritirò  a  Merano,  dove  riprese
               nazionale. Assicurò inoltre uno sviluppo organico, con un’am-  ormai settantenne l’insegnamento nel campo sportivo. Morì a
               pia adesione degli ufficiali alla pratica della vela, e promosse   Genova il 12 novembre 1959.
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