Page 172 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               DAVISO di CHARVENSOD                                    DA ZARA ALBERTO
               CARLO
                                                                          Ammiraglio di squadra, ufficia-
                  Ammiraglio di divisione (t.o.), ca-                  le  dell’ordine  militare  di  Savoia,
               valiere dell’ordine militare di Savoia,                 commendatore  dell’ordine  milita-
               medaglia d’argento al valore militare,                  re  d’Italia,  medaglia  d’argento  al
               medaglia di bronzo al valore militare                   valore  militare  (due  concessioni),
               (due concessioni), croce di guerra al                   croce  di  guerra  al  valore  militare
               valore militare, commendatore dell’or-                  (due concessioni), croce al meri-
               dine  della  Corona  d’Italia,  cavaliere               to di guerra (quattro concessioni),
               dell’ordine dei santi Maurizio e Lazza-                 commendatore  dell’ordine  della
               ro, cavaliere di Vittorio Veneto. Osser-                Corona d’Italia, ufficiale dell’ordi-
               vatore e pilota d’aereo. Comandante in guerra di settore mili-  ne dei santi Maurizio e Lazzaro.
               tare marittimo oltremare.                                  Nato a Padova l’8 aprile 1889, nel 1907 fu ammesso all’Ac-
                  Nato  a  Pinerolo  (Torino)  il  22  settembre  1890,  allievo   cademia Navale di Livorno, conseguendo nel 1911 la nomina
               dell’Accademia Navale di Livorno nel 1908 conseguì la nomi-  a guardiamarina. In tale grado, a bordo delle navi da battaglia
               na a guardiamarina nel 1911. A bordo dell’incrociatore Marco   Vittorio Emanuele e Regina Elena, partecipò alla guerra italo
               Polo nel 1911-1912 prese parte alla guerra italo turca meritan-  turca, e da sottotenente di vascello, a bordo del cacciatorpedi-
               do un encomio solenne; con la stessa unità nel 1913 fu trasfe-  niere Irrequieto, fu colto dall’entrata in guerra dell’Italia nel
               rito in Cina, sbarcando l’anno seguente a Shanghai destinato   primo  conflitto  mondiale  (24  maggio  1915),  distinguendosi
               fino al 1915 al locale distaccamento Regia Marina. Tenente di   successivamente nei fatti d’arme dell’isola di Pelagosa, del cui
               vascello, prese parte alla prima guerra mondiale (1915-1918)   presidio aveva il comando, sottoposta ad attacchi aeronavali
               a bordo del cacciatorpediniere Giuseppe Cesare Abba e dell’e-  avversari; per il suo comportamento in azione meritò la prima
               sploratore Marsala; nel 1917 frequentò la scuola di aviazione   medaglia d’argento al valore militare e la promozione a tenen-
               di Marina a Taranto, conseguendo la qualifica di osservatore
               d’aereo e di pilota di idrovolante venendo destinato ai reparti
               di volo. Durante l’attività di guerra nel Basso Adriatico meri-  Nella foto in alto: l’ammiraglio Da Zara saluta gli equipaggi della
               tò una medaglia d’argento e una di bronzo al valore militare.   VII Divisione dopo l’esito vittorioso dello scontro di Pantelleria,
               Capitano di corvetta, nel periodo 1921-1924, fu in comando di   Napoli 26 giugno 1942.
               varie torpediniere e nel 1927-1928 del cacciatorpediniere Gio-  Sotto: l’ammiraglio Da Zara passa in rassegna il picchetto
               vanni Nicotera; nel 1933-1934, capitano di fregata, comandò   d’onore britannico all’arrivo a Malta. 11 settembre 1943.
               l’esploratore Giovanni Da Verrazzano.
                  Capitano di vascello fu nel 1937-1938 a Mas-
               saua  (Eritrea)  comandante  superiore  navale  in
               Africa Orientale, partecipando poi alle operazioni
               di occupazione dell’Albania (1939), nel corso del-
               le quali meritò un elogio e la croce di guerra al va-
               lore militare per l’azione condotta a Durazzo. Nel
               1940 dopo l’armistizio con la Francia fu destinato
               alla Commissione d’armistizio con sede a Biserta.
               Rimpatriato, fu chiamato a Brindisi a dirigere l’uf-
               ficio traffico con l’Albania, venendo insignito per
               i meriti acquisiti, della croce di cavaliere dell’or-
               dine militare di Savoia. Nell’ottobre 1941 a Rodi
               assunse il comando della zona militare marittima
               dell’Egeo;  promosso  contrammiraglio,  all’atto
               dell’armistizio  (8  settembre  1943)  seguì  le  sorti
               del comando superiore FF.AA. fino a che il 13 set-
               tembre catturato dalle forze germaniche a seguito
               della resa, fu avviato in prigionia e rinchiuso nel
               campo di Shokken (Polonia), dove rimase fino alla
               liberazione da parte delle forze sovietiche (genna-
               io 1945). Rimpatriato, rimase a disposizione della
               Direzione generale del personale lasciando il ser-
               vizio a domanda nel 1947.
                  Promosso ammiraglio di divisione a titolo ono-
               rifico nel 1971, morì a Fossano (Cuneo) il 9 feb-
               braio 1975.
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