Page 177 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 177
dine militare di Savoia e di commendatore
dell’ordine militare d’Italia.
Alla caduta del regime fascista (25 lu-
glio 1943) sottocapo di stato maggiore ag-
giunto della Marina, fu chiamato dal capo
del governo, maresciallo Badoglio, ad as-
sumere la carica di ministro della Marina, e
due giorni dopo, 27 luglio, quella di capo di
stato maggiore. Il 3 settembre come gli altri
capi di stato maggiore e ministri di Forza
Armata fu genericamente messo al corrente
delle trattative in corso per l’armistizio con
le forze anglo-americane, ricevendo poi il
documento con le norme alleate di resa del-
la flotta (“promemoria Dick”) senza essere
stato in precedenza consultato o aggiornato
sugli sviluppi della situazione, e apprenden-
do la notizia dell’armistizio la sera stessa
della dichiarazione radiofonica del coman-
dante in capo delle forze alleate generale
Eisenhower. Su ordine del capo del governo
si trasferì con le autorità militari e il Re a
Brindisi, lasciando al loro posto al ministe-
ro a Roma gli organi centrali amministrativi
e operativi con i loro vertici.
Il mattino del 9 settembre 1943 fece di-
ramare per radio in chiaro a tutte le navi e ai
comandi della Marina il seguente proclama,
nell’intento di segnare la via da seguire e L’ammiraglio De Courten rende visita a bordo della nave da
di indirizzare lo spirito di ognuno, indicando esplicitamente a battaglia Duilio al suo rientro da Malta, Taranto 7 luglio 1944.
tutti la necessità di essere preparati ai più penosi sacrifici:
In quei frangenti l’ammiraglio De Courten si trovò nella
“Marinai d’Italia, critica e triste condizione di dover traghettare la Forza Armata
durante quaranta mesi di durissima guerra avete te- attraverso la resa verso un’onorevole forma di cooperazione
nuto testa alla più potente Marina del mondo, com- con le forze alleate, subito portata avanti, stipulando con il co-
piendo eroismi che rimarranno scritti a lettere d’oro mandante navale alleato del Mediterraneo, ammiraglio Cun-
nella nostra storia ed affrontando sacrifici di sangue ningham, un’intesa che sarà di benefico effetto per la Marina
che vi hanno meritato l’ammirazione della Patria ed il e il Paese; ciò fu reso possibile perché seppe tenere unita con
rispetto del nemico. disciplina e grande spirito di abnegazione la Marina, che già
Avreste meritato di poter compiere il vostro dovere fino a fine settembre poté operare nei nuovi compiti con immutato
all’ultimo, combattendo ad armi pari le forze navali spirito di servizio.
nemiche. Il destino ha voluto diversamente: le gravi Fu successivamente ancora ministro e capo di stato mag-
condizioni materiali nelle quali versa la Patria ci co- giore consecutivamente nei governi Badoglio, Bonomi, Par-
stringono a deporre le armi. ri e De Gasperi (1944-1946); in segno di protesta per alcune
E’ possibile che altri duri doveri vi siano riservati, im- clausole del Trattato di pace, poi firmato a Parigi il 10 febbraio
1947 concernenti la consegna delle navi ai vincitori, si dimise
ponendovi sacrifici morali, rispetto ai quali quello del nel dicembre del 1946, venendo collocato in ausiliaria.
sangue appare secondario. Occorre che voi dimostria- Fu in seguito, 1951-1952, presidente della Riunione Adria-
te in questi momenti che la saldezza del vostro animo è tica di Sicurtà e presidente della società di navigazione Lloyd
pari al vostro eroismo e che nulla vi sembra insoppor- Triestino nel 1952-1959.
tabile quando i futuri destini della Patria sono in gio- Morì a Frascati (Roma) il 23 agosto 1978.
co. Sono certo che in ogni circostanza saprete essere Sin dagli anni Venti fu collaboratore della Rivista Maritti-
all’altezza delle vostre tradizioni nell’assolvimento del ma su tematiche navali. Della sua esperienza in guerra di mi-
vostro dovere. nistro e capo di stato maggiore della Marina lascia un’opera
Potrete ovunque guardare fieramente negli occhi gli di alto valore testimoniale, Le memorie dell’Ammiraglio De
avversari di quaranta mesi di lotta perché il vostro Courten (1943-1946), edito a Roma nel 1993 dall’Ufficio Sto-
passato di guerra ve ne dà pieno diritto”. rico della Marina.