Page 173 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 173

Dizionario Biografico                                            173


                                                                        a
               te di vascello per merito di guerra. Imbarcato quindi su unità   5 Divisione navale con insegna sulla nave da battaglia Duilio,
               sottili, prese parte a numerose missioni nell’Alto e nel Basso   che mantenne fino al marzo del 1944. All’atto dell’armistizio
               Adriatico meritando per la complessiva attività in guerra la se-  (8 settembre 1943), in obbedienza alle clausole armistiziali,
               conda medaglia d’argento oltre alla concessione di tre croci al   portò le sue unità a Malta dove, a seguito della morte dell’am-
               merito. Primo tenente di vascello nel 1920, ebbe a Shanghai   miraglio di squadra Carlo Bergamini (vds.) per l’affondamento
               nel 1922 il comando della nuova cannoniera fluviale stazio-  della nave da battaglia Roma a opera di velivoli germanici, si
               naria in Cina Ermanno Carlotto, meritando un vivo elogio per   trovò ad essere l’ufficiale ammiraglio più anziano in mare, per
               la perizia marinaresca dimostrata nel corso di difficili navi-  cui assunse il comando delle Forze navali da battaglia, toccan-
               gazioni  sul  Fiume Azzurro;  capitano  di  corvetta,  dal  marzo   dogli l’ingrato compito di trattare la resa delle unità italiane,
               1924 all’ottobre 1925, sempre in Cina fu comandante del di-  condotto con estrema dignità e al contempo con risolutezza
               staccamento Marina, meritando per la sua opera il particolare   senza alcuna cessione o ammaina bandiera da parte delle unità
               compiacimento del capo del Governo e un elogio ministeriale.   al suo comando.
               Rimpatriato a fine 1925, ebbe il comando della torpediniera   Promosso ammiraglio di squadra all’atto del suo sbarco dal
               Generale Marcello Prestinari e, capitano di fregata nel 1927,   Duilio, fu comandante in capo del Dipartimento marittimo a
               del cacciatorpediniere Francesco Nullo. Fu successivamente   Taranto, che mantenne fino a tutto luglio del 1944 per essere
               destinato a Venezia quale sottocapo di stato maggiore del di-  poi nominato Ispettore delle FF.NN. con insegna di comando
                                                       a
               partimento e poi, 1929-1930, comandante in 2 della nave da   sulla nave da battaglia Giulio Cesare.
               battaglia Duilio.                                          Collocato in ausiliaria a domanda nel 1946, fu a fine anno
                  Imbarcò  sulla  nave  scuola  Amerigo  Vespucci  quale  co-  dispensato dal servizio attivo. In riconoscimento della sua fat-
                            a
               mandante  in  2   nel  periodo  1931-1932,  successivamente  fu   tiva opera e attività a conclusione del periodo bellico (1942-
               comandante  della nave scuola  Cristoforo  Colombo con la   1943) fu nel 1947 insignito dell’onorificenza di commendatore
               quale  effettuò  una  campagna  invernale  in Atlantico  di  oltre   dell’ordine militare d’Italia. Si ritirò a vita privata a Foggia
               cinque mesi svolta nella quasi totalità a vela che gli valse un   alla cura di un suo terreno, dove il 3 giugno 1951 lo colse la
               alto elogio dal ministro della Marina. Dal 1933, capitano di   morte.
               vascello, fu in comando del cacciatorpediniere Zeffiro e capo   Lasciò scritto nel 1949 un libro sulle sue memorie, Pelle
               squadriglia. Ebbe poi il comando degli incrociatori Emanuele   d’ammiraglio, edito nella collana de “Le scie” da Mondadori,
               Filiberto Duca d’Aosta (1935-1937) e del Raimondo Monte-  dove con arguzia e semplicità descrive i suoi quarant’anni di
               cuccoli (1937-1938), col quale effettuò una brillante crociera   vita passati in gran parte sul mare. L’opera è stata ripubblicata
               in Estremo Oriente, rientrando in Patria nel dicembre del 1938.   in una nuova edizione dall’Ufficio Storico della Marina Mili-
               La crociera fu particolarmente importante sotto il profilo poli-  tare nel 2014.
               tico-militare per la partecipazione alla protezione degli interes-
               si italiani nell’area durante il conflitto sino-giapponese e sotto
               il profilo rappresentativo per aver portato la bandiera nazionale   DE AMEZAGA CARLO
               in Australia, in Giappone e in Cina.                       Contrammiraglio,  me-
                  Promosso contrammiraglio nel 1939, fu a Durazzo dopo
               l’occupazione dell’Albania con l’incarico di comandante mi-  daglia  d’argento al valore
                                                                       militare  (due concessioni),
               litare marittimo, che mantenne fino a poco prima dell’entrata   commendatore  dell’ordine
               in guerra nel secondo conflitto mondiale, quando fu destinato   della  Corona  d’Italia,  uffi-
               quale comandante del gruppo incrociatori leggeri sull’incro-  ciale  dell’ordine  dei  santi
               ciatore  Alberto  di  Giussano,  col  quale  prese  parte  al  primo   Maurizio  e  Lazzaro.  Stu-
               scontro navale a Punta Stilo (9 luglio 1940). Fu quindi destina-  dioso  e  scrittore  di  argo-
               to a terra (1941-1942), al comando dell’arsenale della Spezia   menti  marittimi.  Deputato
               e successivamente alla direzione dell’Ispettorato antisommer-  al Parlamento.
               gibili, conseguendo la promozione ad ammiraglio di divisione.   Nato a Genova l’11 giu-
               Nel marzo 1942 imbarcò sull’incrociatore Eugenio di Savoia   gno  1835,  allievo  di  pilo-
               quale comandante della 7 Divisione navale, prendendo parte   taggio sul veliero Sofia del-  (Dipinto conservato all’Università
                                     a
               allo scontro di Pantelleria (15 giugno 1942), nell’ambito del-  la Marina mercantile sarda,   di ingegneria navale di Genova)
               la più vasta operazione “Mezzo giugno 1942”, nel corso del   navigò su bastimenti commerciali fino al 1860, quando venne
               quale riuscì con abile e decisa manovra e brillante azione di   nominato  sottotenente  di  vascello  nella  Marina  Reale,  dopo
               fuoco, nonostante il forte contrasto, a disperdere e ritardare la   aver vinto un concorso riservato ai capitani di lungo corso. Ap-
               marcia di un convoglio britannico, infliggendo perdite e ren-  pena entrato in servizio, imbarcato sulla cannoniera a elica Ve-
               dendo possibile alle forze aeree italo-germaniche la quasi to-  loce, si segnalò nell’azione del Garigliano e poi all’assedio di
               tale distruzione. La concessione dell’onorificenza di ufficiale   Gaeta (1861), meritando la prima medaglia d’argento al valore
                                                             a
               dell’ordine militare di Savoia e della croce di ferro di 2 classe   militare. Promosso tenente di vascello nel 1862, fu destinato
               dal comando supremo delle Forze Armate germaniche premia-  alla Scuola di Marina di Genova e quindi nel 1866, a bordo
               rono la sua risoluta condotta in azione.                della fregata a elica Maria Adelaide, partecipò in Adriatico alla
                                                       a
                  Nell’aprile dl 1943 lasciò il comando della 7 Divisione as-
               sumendo il successivo 30 luglio, a Taranto, il comando della   campagna del 1866, addetto allo stato maggiore del vice am-
   168   169   170   171   172   173   174   175   176   177   178