Page 219 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 219
FALANGOLA MARIO
Ammiraglio di squadra, uf-
ficiale dell’ordine militare di
Savoia, medaglia d’argento al
valore militare (tre concessioni),
medaglia di bronzo al valore mi-
litare (due concessioni), cavalie-
re di gran croce dell’ordine della
Corona d’Italia, grande ufficiale
dell’ordine dei santi Maurizio
e Lazzaro, ufficiale dell’ordine
coloniale della Stella d’Italia.
Sommergibilista. Comandante in
capo della squadra sommergibili in guerra. Uomo di interessi
scientifici e culturali.
Nato a Roma il 9 ottobre 1880, fu ammesso all’Accade-
mia Navale di Livorno nel 1899, conseguendo la nomina a
guardiamarina nel 1902. Tenente di vascello, prese parte alla
guerra italo turca del 1911-1912 imbarcato sull’incrociato-
“Barchini esplosivi” in addestramento.
re corazzato Giuseppe Garibaldi. All’entrata dell’Italia nella
Grande Guerra (24 maggio 1915) imbarcato sulla nave da bat-
al corso per ufficiali di complemento, conseguendo nel 1929 la taglia Leonardo da Vinci, ben presto passò sui sommergibili,
nomina a guardiamarina. Dopo imbarchi su unità siluranti e un assumendo nel 1916 il comando dell’Argo e poi dell’F 7 e del
periodo alle Scuole C.R.E.M. di Pola e della Spezia, nel 1935 Lorenzo Marcello. Si distinse in azione meritando ben tre me-
ottenne il passaggio in servizio permanente effettivo e imbarcò daglie d’argento e due di bronzo al valore militare, nonché due
sul cacciatorpediniere Zeffiro. Nel 1937, tenente di vascello, promozioni per merito di guerra. Da capitano di vascello ebbe
passò al comando di M.A.S. e poi, nominato ufficiale di ordi- il comando degli esploratori Tigre e Leone (1929) e della nave
nanza dell’ammiraglio Eugenio di Savoia, duca di Ancona, fu da battaglia Giulio Cesare (1932).
chiamato a organizzare nel 1939 una spedizione sull’altopiano Promosso contrammiraglio nel 1932, assunse il comando
dell’Africa Orientale, meritando un encomio in riconoscimen- militare marittimo della Sicilia e quindi il comando dell’arse-
to delle sue capacità organizzative. Nel giugno 1940 passò in nale della Spezia; ammiraglio di divisione nel 1935 fu ispettore
a
forza alla 1 Flottiglia M.A.S. della Spezia, assumendo il co- delle nuove costruzioni e comandante dei sommergibili. Am-
mando del gruppo mezzi d’assalto di superficie, detti anche miraglio di squadra nel 1937, fu per breve periodo comandante
“barchini esplosivi”. generale delle Capitanerie di porto (1939) per poi assumere la
Al comando di una squadriglia di tali mezzi, nella notte tra carica di comandante della squadra sommergibili, che tenne
il 25 e il 26 marzo 1941, condusse il forzamento della Baia di anche in guerra fino al 31 dicembre 1941. Per la sua opera in
Suda e diresse l’attacco alle unità in rada, che causò la perdita tale incarico, nel difficile e silenzioso periodo di preparazione
di un incrociatore e il grave danneggiamento di una petrolie- della guerra prima, e poi nel corso dell’attività bellica, riscosse
ra britannici, meritando la medaglia d’oro al valore militare. i più alti riconoscimenti, coronati dalla concessione della croce
Fatto prigioniero, rimpatriò nel gennaio 1945 e partecipò alle di ufficiale dell’ordine militare di Savoia e dalla gran croce con
ultime fasi della guerra di liberazione da capitano di corvetta spada al merito dell’ordine dell’Aquila tedesca da parte del go-
come comandante in 2 del Gruppo mezzi d’assalto (Marias- verno germanico. Dal 1° dicembre 1942 assunse nuovamente
a
salto). Al termine del conflitto ebbe il comando prima del 6° e la carica di Comandante generale delle Capitanerie di porto.
poi del 4° Gruppo dragaggio e da capitano di fregata della 1 a All’armistizio dell’8 settembre 1943, uomo di fervente
Squadriglia torpediniere. fede fascista, si dichiarò subito per la collaborazione con le
Promosso capitano di vascello nel 1956, ebbe il comando autorità germaniche, cercando in riunioni presso il ministero
del Centro subacqueo e incursori del Varignano (La Spezia) e di convincere, invero con scarso successo, quanti più ufficiali
poi quello del 5° Gruppo navale. Promosso contrammiraglio possibile. Aderì alla R.S.I. e accettò dal 30 settembre l’incarico
nel 1963 fu assegnato al comando Marina della Spezia come di commissario della Marina per la città aperta di Roma, che
comandante e successivamente ebbe l’incarico di rappresen- tenne fino al 25 dicembre 1943, assumendo anche il comando
tante del comandante delle Forze navali alleate del Mediterra- generale delle Capitanerie di porto situate nel territorio della
neo presso il Comando delle Forze terrestri alleate a Verona. R.S.I., che mantenne fino ai giorni della liberazione dell’apri-
Da ammiraglio di divisione fu comandante del Dipartimento le 1945. In seguito, in ritirata con reparti germanici verso il
militare marittimo autonomo della Sardegna. Promosso ammi- Brennero, ai primi di maggio si presentò al Comitato di Libe-
raglio di squadra nel 1969, fu collocato in ausiliaria nel gen- razione Nazionale Alta Italia di Bolzano, che lo consegnò al
naio 1970. locale comando americano, che ne dispose a sua volta il trasfe-
Si spense a Chiavari (Genova) il 23 maggio 1991. rimento al campo di sosta di Coltano (Pisa), dove rimase per