Page 223 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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                  Dopo un lungo periodo di attività bellica, il giorno dopo   Marine britannica e canadese per la cessione dei sommergibili
               l’armistizio, il 9 settembre 1943, nel corso di un’ardua mis-  classe “S”, “W” e “H” e quindi destinato alla preparazione del
               sione in acque fortemente insidiate da mine e sotto fuoco di   naviglio subacqueo (ben 36 battelli furono approntati sotto la
               batterie germaniche che immobilizzarono l’unità, si prodigò   sua direzione nei cantieri di Genova, di Spezia e di Livorno);
               incessantemente nella lotta agli incendi sviluppatisi a bordo,   dopo essere stato imbarcato per circa 17 mesi su sommergibili
               e all’ordine di abbandonare la nave si gettò in mare ma, vista   impegnati in rischiose missioni belliche fu decorato della cro-
               l’unità affondare lentamente, insieme a un ufficiale ritornò a   ce al merito di guerra.
               bordo per accelerarne l’affondamento, scomparendo con essa.  Richiamato a Roma nel 1918 dal vice ammiraglio Paolo
                  Per il suo eroico sacrificio fu insignito della massima deco-  Thaon di Revel (vds.) a dirigere nuovamente la sezione tec-
               razione al valore militare, e nel 1960 la Marina volle onorarne   nica  dello  stato  maggiore  per  collaborare  alla  preparazione
               la memoria dando il suo nome a una fregata antisommergibili   dell’ultima fase del programma bellico, agli inizi del 1919 fu
               della classe “Carlo Bergamini”, che rimase in servizio fino al   destinato come membro tecnico a far parte della delegazione
               1994 e a un’altra fregata nata dalla cooperazione italo-france-  italiana alla conferenza di pace di Parigi, rimanendo nell’in-
               se, in servizio dal 2013.                               carico fino al 1921; nello stesso periodo fece anche parte di
                                                                       commissioni di studio e di missioni tecniche in Francia, Gran
                                                                       Bretagna, Svizzera, Turchia, Romania e Germania. In partico-
               FEA LEONARDO                                            lare in Germania scelse le navi prede di guerra e ne organizzò
                                                                       il trasferimento in Italia.
                  Tenente generale del Corpo del
                                                                          Rimpatriato  nel  1922,  al  ministero  eseguì  lo  studio  del
               genio  navale,  croce  al  merito di                    primo programma navale  del dopoguerra e, successivamen-
               guerra,  commendatore  dell’ordi-                       te all’ottenimento della libera docenza in “costruzioni navali
               ne  della  Corona  d’Italia,  ufficiale                 mercantili e militari” presso il Politecnico di Napoli con inizio
               dell’ordine  dei  santi  Maurizio  e                    dei corsi accademici nel 1925, fu destinato alla Direzione ge-
               Lazzaro.  Scienziato,  ricercatore,                     nerale delle costruzioni navali, capo della sezione nuove co-
               tecnico  delle  costruzioni  navali.                    struzioni, ove in circa due anni redasse i capitolati tecnici delle
               Progettista  navale.  Docente  uni-                     più importanti unità da guerra del periodo: incrociatore Trento,
               versitario, autore di opere scienti-                    cacciatorpediniere Nazario Sauro e Turbine, sommergibili Ba-
               fiche.                                                  lilla e Vettor Pisani e altre.
                  Nato  a  Roma  il  10  maggio
                                                                          Nel 1927, tenente colonnello, fu nominato membro del Co-
               1884, fu nominato tenente del Corpo del genio navale per con-  mitato tecnico del Registro navale italiano; nello stesso perio-
               corso nel novembre del 1907, quando aveva da pochi giorni   do, in qualità di consulente del gruppo Cantieri Navali Riuniti,
               conseguito la laurea in ingegneria civile con diploma in elet-  redasse alcuni importanti progetti di naviglio militare sia per la
               trotecnica e successivamente, 1909, si laureò in ingegneria na-  Marina italiana sia per Marine estere; dal 1926 direttore della
               vale e meccanica alla Scuola superiore di Genova.       sezione “Scienze navali” dell’Istituto Treccani, ne curò fino
                  Nel  triennio  1909-1912,  destinato  all’arsenale  di  Spezia
               alla vasca di esperienze di architettura navale e al laborato-  agli ultimi giorni l’organizzazione e la compilazione.
                                                                          Rinunciato  nel  1927  al  servizio  permanente  in  Marina,
               rio sperimentale, fu incaricato dello studio delle carene delle   fu collocato nella riserva, dedicandosi con fervore e passio-
               nuove navi da battaglia delle classi “Conte di Cavour”, “Dui-  ne  all’insegnamento  universitario,  ma  l’intensa  attività  di
               lio”, dei nuovi sommergibili offensivi classe “Pietro Micca”,   docente, continuamente riconosciuta oltreché in Italia anche
               dei motoscafi veloci e delle grandi motonavi tipo “1911”. Altri   all’estero, non lo distolse dalla diretta partecipazione al pro-
               studi da lui compiuti in quel periodo riguardarono il comporta-  gresso e allo sviluppo delle scienze navali, dedicandosi alla
               mento dei sommergibili in immersione e delle relative eliche,   progettazione e alla costruzione di unità di vario tipo, fra cui il
               con particolare riguardo all’influenza dell’attrito, le ricerche   primo cacciasommergibili italiano, l’Albatros del 1930, i cac-
               sul moto ondoso, contribuendo a rimodernare  il laboratorio   ciatorpediniere classe “Maestrale” dello stesso anno, che furo-
               sperimentale. Iniziò, tra i primi in Italia nel settore navale, ri-  no apprezzati all’estero e specialmente in Gran Bretagna, gli
               cerche metodiche sulle sollecitazioni e sulle rotture per fatica   incrociatori leggeri della classe “Raimondo Montecuccoli” del
               dei materiali e degli scafi, occupandosi nel biennio 1911-1912   1931 e le corvette classe “Gabbiano” del 1941, tutte unità che
               anche di importanti lavori di modifica ai progetti delle “Dui-  rappresentano ancor oggi capolavori di progettistica navale e
               lio” e di ammodernamento degli incrociatori corazzati classe   costituiscono una testimonianza delle sue capacità.
               “Giuseppe Garibaldi”.                                      Promosso maggior generale nella riserva nel 1941, fu dopo
                  Nel quadriennio 1912-1916, capitano, fu destinato al mi-
               nistero come segretario del Comitato ammiragli e come capo   la seconda guerra mondiale, nel 1948, presidente della Com-
                                                                       missione per i provvedimenti a favore della ricostruzione del
               della sezione tecnica dello stato maggiore, compiendo interes-  naviglio nazionale e membro della Commissione per Trieste;
               santi studi sulle grandi navi da battaglia classe “Caracciolo”,   nel 1955 fu promosso tenente generale.
               sugli esploratori leggeri,  sui sommergibili  di medio tonnel-  Si spense a Roma il 28 dicembre 1957.
               laggio e promuovendo esperienze di carattere tecnico-milita-  Molte furono le sue benemerenze in campo scientifico, che
               re di notevole importanza. Nel 1916-1917, a primo conflitto   ebbero visibilità e prestigio in vari incarichi, fra i quali giova
               mondiale iniziato, fu dapprima incaricato delle trattative con le
                                                                       ricordare quelli di membro del Consiglio nazionale delle ricer-
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