Page 227 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Ammiraglio di divisione nel 1929, fu comandante della 1 una tempestiva ispezione alla carena che rinvenne le cariche
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Divisione navale, quindi comandante militare marittimo au- esplosive. Migliore sorte ebbe l’azione del 1° agosto contro
tonomo dell’Alto Adriatico nel 1932-1933, e nel 1933-1934 una motonave norvegese di 7000 tsl, carica anch’essa di ma-
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comandante in successione della 6 e della 5 Divisione nava- teriale strategico e all’ormeggio nel porto di Alessandretta e
le. Nel 1931, alla morte del padre, assunse il titolo di duca di che affondò nel corso della navigazione. Per le sue azioni, che
Genova. provocarono la perdita totale o parziale di 24 000 t di naviglio
Ammiraglio di squadra nel 1934, resse nuovamente il co- mercantile nemico, venne decorato di quattro medaglie d’ar-
mando militare marittimo autonomo dell’Alto Adriatico, inter- gento al valore militare. Rientrato in Italia nell’agosto, l’armi-
rotto da un periodo di disponibilità dall’aprile 1937 al giugno stizio dell’8 settembre 1943 e i successivi avvenimenti lo por-
1940, riassumendolo alla vigilia dell’entrata dell’Italia nel se- tarono ad aderire alla X Flottiglia M.A.S. della Marina della
condo conflitto mondiale (10 giugno 1940). In tale posizione R.S.I., che gli conferì il grado di sottotenente di vascello; prese
rimase fino all’armistizio dell’8 settembre 1943, quando su or- parte ad azioni operative concernenti la sua specialità (tenta-
dine del re Vittorio Emanuele III raggiunse Brindisi. tivo di forzamento del porto di Livorno nel novembre 1944).
A seguito dell’esito del referendum istituzionale del giu- Al termine del conflitto incorse nella cancellazione dai ruo-
gno 1946, aderendo all’ordine del re Umberto II, si trasferì per li. Il reinserimento nella vita civile fu difficile ma l’applica-
breve tempo in Portogallo, rientrando ben presto in Italia per zione prima allo sport, poi al lavoro e alla ricerca scientifica,
stabilirsi a Bordighera (Imperia), ove si ritirò a vita privata. basata anche sulle esperienze maturate alla Spezia, Livorno e
In tale località si spense il 24 giugno 1963. in mare, fecero di lui un pioniere dell’attività subacquea per la
progettazione di una maschera e di una pinna, note per essere
state le più innovative e usate in Italia, e un imprenditore di
FERRARO LUIGI successo.
Nel 1951 gli fu conferita la medaglia d’oro al valore milita-
Capitano di fregata di com-
plemento, medaglia d’oro al va- re in sostituzione delle quattro d’argento, e nel giugno del 2000
gli fu assegnato con decreto presidenziale il grado di capitano
lore militare, croce di guerra al di fregata di complemento.
valore militare. Operatore d’as- Morì a Genova il 5 gennaio 2005.
salto subacqueo, sommozzatore.
Progettista di applicazioni su-
bacquee. FERRATI EDGARDO
Nato a Quarto dei Mille (Ge-
nova) il 3 novembre 1914, dopo Tenente generale del Corpo
il conseguimento dell’abilitazio- del genio navale, cavaliere di
ne magistrale, ebbe nel 1937 a gran croce dell’ordine della Co-
Roma l’abilitazione a insegnante rona d’Italia, ufficiale dell’ordi-
di educazione fisica nell’Acca- ne dei santi Maurizio e Lazzaro.
demia della Farnesina. Volontario all’inizio del secondo con- Capo di Corpo. Progettista na-
flitto mondiale e ammesso alla frequenza del corso ufficiali di vale.
complemento, nominato sottotenente di artiglieria, fu assegna- Nato a Torino il 26 agosto
to al 20° Reggimento artiglieria. Passato nella Milizia Volonta- 1862, entrò alla Scuola di Mari-
ria della Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) col grado di vicecapo na nel 1876, conseguendo la no-
manipolo, fu a disposizione della Milizia Artiglieria Marittima mina a guardiamarina nel 1881.
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(Milmart), dipendente dal ministero della Marina; nel 1942 Nominato ingegnere di 2 classe
ebbe il comando di una batteria costiera antinave. nel Corpo del genio navale nel dicembre 1881 e nel 1887, dopo
A domanda frequentò la Scuola sommozzatori di Livorno aver conseguito nel 1885 la laurea in ingegneria navale e mec-
e, ottenuto il brevetto, passò al Gruppo operatori “Gamma”, canica presso la Scuola superiore navale di Genova, ingegnere
del quale divenne in breve tempo vice comandante e istruttore. di 1 classe, fu imbarcato su varie unità, fra le quali la fregata
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Nel marzo del 1943 fu inviato in Turchia, con l’incarico di Maria Adelaide, la corazzata Ancona e la nave reale Savoia.
compiere azioni di sabotaggio contro naviglio mercantile ne- Ingegnere capo di 2 classe nel 1893 e di 1 nel 1898, fu desti-
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mico, e assunta la figura giuridica di impiegato del Consolato nato alle prove delle nuovi navi, la corazzata Dandolo, l’incro-
italiano di Alessandretta, dal giugno condusse azioni di sabo- ciatore Amerigo Vespucci, le torpediniere N. 94, N. 95, N. 104
taggio contro unità mercantili avversarie all’ormeggio nei por- e Saetta, ricoprendo la carica di vice direttore delle costruzioni
ti di Alessandretta e Mersina. Nel primo porto applicò la sera navali di Taranto (1893-1896). Fu quindi (1899-1904) sottodi-
del 30 giugno due bauletti esplosivi alla chiglia di un piroscafo rettore delle costruzioni navali del cantiere di Castellammare
da 7000 tsl di nazionalità greca, carico di materiale strategico, di Stabia nel grado di colonnello. Sotto la sua direzione nel
che affondò il mattino successivo; il 9 luglio ripeté l’azione predetto cantiere furono costruite le nuove corazzate Bene-
nel porto di Mersina contro un piroscafo di 10 000 tsl, che fu detto Brin, Vittorio Emanuele e Napoli e approntato un ampio
gravemente danneggiato, e la sera del 30 luglio ripeté l’azione piano di riordinamento dello stesso cantiere. Nel 1905 fu desti-
contro un piroscafo britannico che evitò l’affondamento per nato a reggere l’Ufficio tecnico di Genova, e dal 1907 al 1911