Page 231 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               di capitano di corvetta, nel 1934 fu destinato allo stato mag-  Marsala e sulla nave appoggio e trasporto aerei Europa, sulla
               giore a Roma all’Ufficio comunicazioni, avendo conseguito la   quale ebbe i primi contatti con l’aviazione operando da os-
               relativa abilitazione nel 1925 presso l’Accademia Navale.  servatore nel corso di azioni di bombardamento contro basi
                  In  comando  del  cacciatorpediniere  Fulmine  e  dei  som-  nemiche; in quella su Valona del gennaio 1918 meritò la prima
               mergibili Luciano Manara e Santorre Santarosa nel periodo   medaglia d’argento per il suo comportamento durante un aspro
               1936-1937, lo scoppio della seconda guerra mondiale lo colse   combattimento aereo.
               capitano di fregata in comando in Egeo del cacciatorpediniere   Conseguito nel 1918 il brevetto di pilota di idrovolanti, fu
               Francesco Crispi e della 4 Squadriglia cacciatorpediniere, di-  destinato prima quale comandante della stazione aereonautica
                                     a
               stinguendosi per coraggio e ardimento in vari episodi bellici,   di Valona impegnato in missioni sul Basso Adriatico, per le
               fra i quali l’avvicinamento alla Baia di Suda dei mezzi d’assal-  quali meritò la seconda medaglia d’argento e la prima di bron-
               to di superficie per l’attacco, riuscito, contro naviglio britanni-  zo, quindi, ai primi del 1919, della stazione di Venezia. Il 15
               co, un audace attacco notturno contro un convoglio fortemente   febbraio, provando in volo un velivolo da poco riparato, forse
               scortato e un combattimento contro un incrociatore, meritando   per un’avaria al motore, precipitò in mare trovando la morte.
               la concessione delle decorazioni al valore militare sopraccita-  A suo nome fu intitolata la stazione idrovolanti di Spezia.
               te. Nel 1941-1942, capo di stato maggiore dell’8 Divisione in-
                                                        a
               crociatori, fu promosso nel gennaio 1943 capitano di vascello
               e destinato a Roma, prima allo stato maggiore e quindi all’Alto   FILETI VINCENZO
               comando della Marina (Supermarina), dove lo colse l’armisti-  Capitano di corvetta, grande ufficiale dell’ordine della Co-
               zio dell’8 settembre. Rimase a Roma durante l’occupazione   rona d’Italia, ufficiale dell’ordine dei santi Maurizio e Lazza-
               della città da parte delle forze germaniche. Rientrato in ser-  ro. Diplomatico.
               vizio dopo la liberazione della città, ebbe incarichi a terra e   Nato il 18 settembre 1875 a Palermo, fu ammesso all’Ac-
               fu poi in comando dell’incrociatore Raimondo Montecuccoli   cademia Navale di Livorno nel 1891, conseguendo la nomina
                                                          a
               (1949-1950), quindi capo di stato maggiore della 1 Divisione   a guardiamarina nel 1895.
               navale (1950-1951) e del Dipartimento militare marittimo di   Tenente di vascello, giunse in Cina nel 1903 a bordo dell’in-
               Napoli (1952-1954).                                     crociatore corazzato Vettor Pisani, destinato al distaccamento
                  Promosso  contrammiraglio  nel  1954,  fu  destinato  prima
               allo  stato  maggiore  a  Roma  e  quindi,  1956-1959,  a  Parigi,   di Tientsin, assumendo l’anno successivo, il 1° aprile 1904,
                                                                       l’incarico formale di console e reggente amministrativo della
               presso il Comando supremo del quartiere generale delle poten-  concessione. Mantenne tale carica per ben quindici anni, fino
               ze alleate, con l’incarico di capo di stato maggiore aggiunto,   al 1919, essendo passato nel 1909 alle dipendenze del ministe-
               permanendovi  anche  dopo  la  promozione  ad  ammiraglio  di   ro degli Affari esteri. Terminò la propria carriera come console
               divisione.                                              generale di 1 classe.
                                                                                  a
                  Rientrato in Italia, fu nel periodo 1959-1960 comandan-
                       a
               te della 1 Divisione navale, poi destinato al Centro alti studi   Nel 1918 era stato promosso capitano di corvetta.
                                                                          Deceduto a Genova-Pegli l’8 agosto 1939.
               militari e, già ammiraglio di squadra, comandante in capo del   Della  sua  lunga  esperienza  in  Cina  lasciò  un  pregevole
               Dipartimento militare marittimo dell’Adriatico ad Ancona dal   opuscolo, La concessione italiana di Tien-Tsin, edita a Genova
               1962 al 1965, quando lasciò il servizio per limiti d’età.  nel 1921 dall’editore Barabino.
                  Morì a Roma il 10 aprile 1983.
                                                                          Vincenzo Fileti (terzo da destra), console generale d’Italia a
               FIASTRI GIORGIO                                           San Francisco, accompagna il comandante e lo stato maggiore
                                                                       dell’esploratore Libia in visita al sindaco della città, novembre 1921
                  Tenente di vascello, medaglia
               d’argento al valore militare (due
               concessioni), medaglia di bronzo
               al valore militare (due concessio-
               ni), croce al merito di guerra. Pi-
               lota di idrovolanti.
                  Nato  a  Genova  il  17  giugno
               1891,  entrò  nel  1908  all’Acca-
               demia Navale di Livorno, conse-
               guendo la nomina a guardiamari-
               na nel 1911. Partecipò alla guerra
               italo turca (1911-1912) a bordo di
               navi maggiori (corazzate Dandolo e Sardegna, navi da batta-
               glia Regina Elena, Regina Margherita e Roma), distinguen-
               dosi nelle azioni per la conquista della Libia e di Rodi; prese
               parte al primo conflitto mondiale (1915-1918), tenente di va-
               scello, a bordo di unità navali, fra cui gli esploratori Agordat e
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