Page 233 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico                                            233


                                              Copertina di un volume   precedenti esperienze di comandante in mare e di conduttore
                                              della collana “La Marina   di uomini che trovò sviluppo e maturazione nel 1973 nella Sto-
                                              italiana nella seconda   ria del pensiero tattico navale, pubblicato a Roma.
                                              guerra mondiale”, edita     Nel 1960 fu collocato nella riserva e posto in congedo as-
                                              dall’Ufficio Storico della
                                              Marina Militare e diretta da   soluto nel 1964.
                                              Fioravanzo.                 Morì a Roma il 18 febbraio 1975.
                                                                          Con la sua morte la Marina perse una figura di grande spes-
                                                                       sore  culturale  e  professionale  non  soltanto  per  la  posizione
                                                                       raggiunta a buon diritto fra gli storiografi navali di ogni Paese,
                                                                       ma soprattutto perché artefice di iniziative culturali destinate
                                             per poi essere imbarcato   ad avere grande risonanza. Tra queste ultime meritano di es-
                                             per breve periodo sul nuo-  sere ricordate l’ideazione e la realizzazione delle due collane
                                             vo incrociatore  Trieste e   dell’Ufficio Storico quando ne era direttore, “Le navi d’Italia”
                                             quindi assumere il coman-  e la “Marina italiana nella seconda guerra mondiale”, al cui
                                             do  del  cacciatorpediniere   sviluppo contribuì successivamente in misura notevole redi-
                                             Freccia e della relativa 7    gendo un totale di sei volumi. La sua rilevanza e notorietà in
                                                                   a
                                             squadriglia.  Nel  periodo   campo internazionale trovarono espressione, oltre che nell’in-
                                             della guerra italo-etiopica   segnamento, in conferenze di storia e di arte militare al NATO
               (1935-1936) fu capo di stato maggiore del comandante in capo   Defence College, alle università di Torino, Genova, Pisa; fu
               delle Forze navali riunite e nel 1936 assunse il comando del-  membro della World Ship Society di Londra, dell’Accademia
               la Scuola di comando navale e del cacciatorpediniere Aquila,   di Marina di Parigi e dell’U.S. Naval Institute di Annapolis.
               capo della relativa Flottiglia che riuniva un complesso di tre
               squadriglie di torpediniere il cui compito secondario era quello
               di partecipare al dispositivo di controllo del Canale di Sicilia   FIORE PIER LUIGI
               nel corso delle operazioni militari in Spagna (1936-1938). In
               questo ambito ebbe un ruolo anche nel blocco del Canale di   Tenente  generale  del  Corpo  delle  capitanerie  di  porto,
               Sicilia dei rifornimenti che dall’U.R.S.S. venivano avviati in   commendatore dell’ordine della Corona d’Italia e dell’ordine
               Spagna verso i porti controllati dai repubblicani.      coloniale  della  Stella  d’Italia,  ufficiale  dell’ordine  dei  santi
                  All’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10   Maurizio e Lazzaro. Nato il 25 ottobre 1887 a Roma, entrò
               giugno 1940) nel grado di contrammiraglio ricoprì a terra in-  per concorso nel Corpo degli ufficiali di porto nel 1906 quale
                                                                                         a
               carichi di stato maggiore presso l’Alto comando della Marina   applicato di porto di 1 classe.
               (Supermarina) sino al 1942, anno in cui ebbe, già ammiraglio   Nel 1919, con il grado di primo capitano di porto, fu desti-
                                           a
               di divisione, il comando della 9  Divisione navale, le nuove   nato alla Commissione interalleata di controllo degli Stretti e
               navi da battaglia da 35 000 t, che tenne fino al gennaio del   della navigazione insediatasi a Costantinopoli, quale coman-
               1943 partecipando ai maggiori scontri con le forze britanniche;   dante italiano del porto e della capitaneria, con giurisdizione
                                                          a
               dopo un breve periodo di comando a Taranto della 5  Divisione   e servizi d’istituto sulle navi nazionali. La capitaneria interal-
                                         a
               navale, fu posto a capo della 8 Divisione. Durante tale perio-
               do, nell’agosto, ebbe il compito di bombardare il porto di Pa-  Il capitano di porto Fiore, terzo da sinistra seduto, in un’immagine
               lermo, da qualche giorno in mano alle forze anglo-americane   della Commissione interalleata di controllo degli Stretti,
               ma, a causa del rientro anticipato senza portare a compimento   Costantinopoli 1919.
               la  missione, fu sbarcato  e trasfe-
               rito  a  Taranto  fino  al  1944  quale
               comandante  militare  marittimo  e
               della piazza. Dopo la liberazione di
               Roma (4 giugno 1944) fu destinato
               allo stato maggiore fino al 1949 e
               quindi alla Scuola di guerra aerea a
               Firenze come insegnante.
                  Collocato in ausiliaria nel 1950
               e richiamato in temporaneo servi-
               zio attivo, fu dal 1950 al 1960 di-
               rettore  dell’Ufficio  Storico,  della
               Rivista  Marittima e della  rivista
               Cultura marinara, nel grado di am-
               miraglio  di  squadra  dal  1952.  Di
               questo  periodo  è  l’opera  Arte del
               comando, riflessioni, edito a Livor-
               no nel 1950, una summa delle sue
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