Page 285 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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                 Monumento ai marinai delle FF.NN. della 2 guerra mondiale,   La nave coloniale Eritrea, che al comando di Iannucci fu
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                              dono dell’ammiraglio Iachino,                  protagonista del lungo trasferimento da Massaua
                          inaugurato a Taranto il 16 giugno 1974.                     all’Estremo Oriente, 1941.

               piedestallo –  raffigura due marinai stilizzati nelle uniformi che   nel 1933 e capitano di fregata nel 1938, fu vicedirettore dell’I-
               salutano simbolicamente “alla voce” le navi che si accingono   stituto idrografico nel biennio 1937-1939 e comandante in 2 a
               ad attraversare il canale navigabile che collega il Mar Grande   dell’incrociatore  pesante  Zara  dal  1939  al  1940. All’entrata
               con il Mar Piccolo, levando verso l’alto il berretto con la mano   dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) era
               destra.                                                 sottocapo di stato maggiore al Dipartimento militare marittimo
                   Delle sue opere di scrittore, tutte edite a Milano da Monda-  di Napoli, e nel febbraio 1941 imbarcò quale comandante sulla
               dori, ricordiamo: Gaudo e Matapan, del 1946, Le due Sirti, del   nave coloniale Eritrea, dislocata in Africa orientale.
               1953, Operazione di mezzo giugno, del 1956, Tramonto di una   Mantenne il comando dell’unità per quasi tre anni, protago-
               grande Marina, del 1959, La campagna navale di Lissa 1866,   nista nel febbraio-marzo 1941, alla vigilia della caduta di Mas-
               del 1966, Il punto su Matapan, del 1969.
                                                                       saua, di un lungo trasferimento in Estremo Oriente per sfug-
                                                                       gire alla cattura dei britannici, che lo portò attraverso acque
                                                                       controllate dal nemico prima a Kobe in Giappone, all’epoca
               IANNUCCI MARINO
                                                                       nazione neutrale, e quindi a Shanghai, in Cina. A partire dal
                  Contrammiraglio,   cavalie-                          luglio 1942, svolse attività di appoggio ai sommergibili italiani
               re  del l’ordine  militare  d’Italia,                   adibiti al trasporto di materiali strategici in Estremo Oriente.
               croce di guerra al valore milita-                          All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava in naviga-
               re (due concessioni sul campo),                         zione nello Stretto di Malacca e, attenendosi alle disposizioni
               croce al merito  di guerra, cava-                       emanate dal governo, diresse per il porto britannico di Colom-
               liere dell’ordine militare d’Italia,                    bo. Dopo alcune incomprensioni da parte del locale comando
               commendatore  dell’ordine  della                        navale,  non  a  conoscenza  delle  clausole  armistiziali,  ne  ot-
               Corona d’Italia, ufficiale dell’or-                     tenne la piena osservanza: il mantenimento della bandiera e
               dine  della  Repubblica  Italiana.                      il controllo delle armi. Rimpatriò nel mese di dicembre 1944,
               Sommergibilista.                                        avendo conseguito la promozione a capitano di vascello già
                  Nato  a  Castro  dei  Volsci                         nel gennaio 1943. Per la sua attività in guerra fu insignito di
               (Roma) il 15 aprile 1900, fu am-                        due croci di guerra al valore militare sul campo e della croce di
               messo all’Accademia Navale di Livorno nel 1914, conseguen-
               do la nomina a guardiamarina nel 1919. Nell’estate del 1916 e   cavaliere dell’ordine militare d’Italia.
               del 1917 prese parte, imbarcato sulla nave scuola Flavio Gioia,   Dopo il comando dell’incrociatore Giuseppe Garibaldi nel
               alla campagna della Grande Guerra. Nel dopo guerra, imbarca-  1945-1946, promosso contrammiraglio nel 1947, fu presidente
               to sull’incrociatore San Marco, fece parte del corpo di occupa-  del tribunale militare della Spezia nel biennio 1947-1949 e co-
               zione dell’Albania e nel 1928 prese parte alla spedizione artica   mandante dell’arsenale di Taranto dal 1949 al 1952, quando fu
               della nave Città di Milano, in appoggio alla spedizione polare   nominato direttore dell’Istituto idrografico di Genova.
               del dirigibile Italia. Destinato sui sommergibili sin da giovane   Morì in servizio a Genova il 15 dicembre 1953.
               ufficiale, ne assunse il comando da tenente di vascello, man-  Ha lasciato un pregevole volumetto di memorie, L’avven-
               tenendolo ininterrottamente dal 1931 al 1937 e partecipando   tura dell’Eritrea, edito dalla Rivista Marittima nel 1951 e in
               con l’Antonio Sciesa alle operazioni militari in Spagna, per le   edizione  riveduta  dall’Ufficio  Storico  della  Marina  Militare
               quali meritò una croce al merito di guerra. Capitano di corvetta   nel 2012.
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