Page 286 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               IMBERT ANTONIO
                  Capitano  di  vascello,  com-
               mendatore  dell’ordine  della  Co-
               rona  d’Italia  e  dell’ordine  dei
               santi Maurizio e Lazzaro.
                  Nato  a  Catania  il  4  settem-
               bre 1824, frequentò la Scuola di
               Marina  di  Napoli,  conseguendo
               la nomina a guardiamarina  nel
               1841. Prese parte nel 1848, da al-
               fiere di vascello, imbarcato sulla
               fregata Archimede, alla riconqui-
               sta della Sicilia, ricevendo dal Re
               di Napoli l’onorificenza di cava-                           L’avviso scorta Pegaso, che al comando di Imperiali si
               liere di grazia del real ordine militare di San Giorgio, e un   autoaffondò nelle acque delle Baleari. 11 settembre 1943.
               anno dopo, da tenente di vascello, in comando di cannoniere,
               alla campagna di Sicilia. Partecipò alla campagna di guerra del   zioni militari in Spagna, e della torpediniera Andromeda negli
               1860, aggregandosi con la corvetta di secondo rango a vela   anni  1936-1937.  Fu  quindi  destinato  all’Accademia  Navale
               Cristina alla squadra dell’ammiraglio Persano (vds.). Nel 1861   comandante alla classe, prendendo parte a due crociere sulle
               confluì nella Regia Marina, mantenendo il grado di capitano   navi scuola Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo negli anni
               di vascello, assumendo il comando della fregata a elica Ma-  1938 e 1939.
               ria Adelaide nonché l’incarico di capo di stato maggiore della   Il 5 giugno 1940, cinque giorni prima dell’entrata in guer-
               Squadra di evoluzione, incarico, quest’ultimo, che mantenne   ra dell’Italia, assunse il comando dell’avviso scorta Procione,
               fino al 1864, in un periodo difficile, irto di problematiche, di   che tenne fino all’agosto del 1941, con il quale partecipò a in-
               polemiche e di recriminazioni conseguenti la confluenza delle   tensa attività di scorta convogli, reagendo con determinazione
               Marine preunitarie nella nuova Marina italiana. Egli, prove-  a ogni attacco e partecipando anche a bombardamento di po-
               niente dalla Marina borbonica, affiancò con sapiente politica   stazioni nemiche su costa e a recupero di naufraghi, meritando
               e azione determinata i comandanti della squadra attiva (am-  due medaglie di bronzo al valore militare, di cui una sul campo
               miragli Albricci e Albini) che provenivano dalla Marina sarda.   e due croci di guerra al valore militare. Dal governo germanico
                  Partecipò alla campagna del 1866 in comando della fregata                           a
               Vittorio Emanuele e poi della Maria Pia. Fu infine direttore del   fu insignito della croce di ferro di 2  classe. Fu poi destinato
                                                                       al Comando supremo, conseguendo la promozione a capitano
               Servizio scientifico con sede presso il 1° Dipartimento (Spezia).  di fregata nel dicembre 1941, e nel mese di aprile 1942 ritor-
                  Lasciò il servizio nel 1874.
                                                                       nò a bordo sulla nave da battaglia Littorio quale sottocapo di
                                                                                          a
                                                                       stato maggiore della 9  Divisione. Il 1° maggio 1943 assunse
                                                                                                                a
                                                                       il comando della torpediniera Procione e della 4 Squadriglia
               IMPERIALI  di FRANCAVIL-                                torpediniere di scorta, passando sul Pegaso il 2 settembre suc-
               LA RICCARDO
                                                                       cessivo.
                  Capitano di vascello, cavaliere                         All’armistizio dell’8 settembre 1943 lasciò La Spezia nella
               dell’ordine  militare  d’Italia,  me-                   notte sul 9, precedendo la squadra da battaglia; dopo l’affon-
               daglia di bronzo al valore milita-                      damento della nave da battaglia Roma rimase nelle acque at-
               re (due concessioni di cui una sul                      tardandosi per recuperare i naufraghi insieme alla torpediniera
               campo), croce di guerra al valore                       Impetuoso. Perduta di vista la formazione principale e le altre
               militare  (due  concessioni),  ca-                      unità di scorta, decise di dirigere per le Baleari per sbarcare i
               valiere  dell’ordine  della  Corona                     feriti e i naufraghi, subendo nel corso della navigazione nu-
               d’Italia,  cavaliere  dell’ordine  co-                  merosi attacchi aerei. Giunto a Pollensa il mattino del giorno
               loniale della Stella d’Italia.                          dopo, in assenza di sicuri ordini di Supermarina o della Squa-
                  Nato a Napoli il 1° febbraio                         dra decise d’intesa con il comandante dell’Impetuoso, Cigala
               1907, fu ammesso all’Accademia                          Fulgosi (vds.) per l’affondamento delle due unità, che fu attua-
               Navale di Livorno nel 1920, conseguendo la nomina a guardia-  to l’indomani mattina, 11 settembre. La decisione fu conforme
               marina nel 1925. Ebbe lunghi imbarchi sulla nave da battaglia   alle leggi dell’onore militare e come tale fu giudicata in sede
               Conte di Cavour, sul cacciatorpediniere San Martino e poi sui   di inchiesta dalle autorità della Marina.
               nuovi esploratori Antoniotto Usodimare e Alvise Da Mosto, sui   Fu quindi internato in Spagna fino all’11 luglio 1944, quan-
               quali, promosso tenente di vascello nel 1930, esercitò l’inca-  do fu rimpatriato, restando disponibile a Marina Taranto e poi
               rico di direttore del tiro. Negli anni 1933-1935 fu aiutante di   a Marina Roma fino al mese di giugno 1946, quando lasciò il
               bandiera del capo di stato maggiore della Marina. Promosso   servizio a domanda.
               capitano di corvetta già nel 1934, ebbe il comando del caccia-  Promosso capitano di vascello nella riserva nel 1954, dece-
               torpediniere Nicola Fabrizi, con il quale partecipò alle opera-  duto a Milano il 27 febbraio 1960.
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