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284 Uomini della marina 1861-1946
nel grado di capitano di vascello. strati nel comando delle Forze navali durante le operazioni bel-
Al comando dell’incrociatore Armando Diaz (1934-1935) liche fu decorato di una seconda medaglia d’argento al valore
fece una brillante campagna in Estremo Oriente, rappresentan- militare sul campo e insignito delle croci di guerra, di grande
do l’Italia alle feste del centenario della nazione australiana; ufficiale dell’ordine militare d’Italia e di ufficiale dell’ordine
rientrato in Italia, dal 1935 al 1936 fu sull’incrociatore Zara, militare di Savoia. Nel 1942 fu promosso al grado di ammira-
ove svolse le funzioni di capo di stato maggiore del comando glio di squadra designato di armata.
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in capo della 1 Squadra navale. Promosso contrammiraglio Lasciato il comando della Squadra, promosso ammiraglio
nell’agosto del 1936, fu al comando di due Gruppi leggeri, pri- di armata, fu destinato al ministero fino al 1945, quando fu
ma con sede di comando sul cacciatorpediniere Nicoloso Da posto in ausiliaria. Richiamato temporaneamente in servizio
Recco, poi sull’Emanuele Pessagno durante le operazioni mi- dall’anno successivo fino 1954, anno in cui fu collocato in au-
litari in Spagna quale comandante delle Forze navali italiane siliaria per limiti di età.
nelle acque spagnole (novembre 1936-novembre 1937). Morì a Roma il 3 dicembre 1976.
Alla fine del 1937, promosso ammiraglio di divisione, ebbe Uomo dal carattere adamantino, grande marinaio, conosci-
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il comando della 1 Divisione navale con insegna sull’incro- tore profondo delle artiglierie navali tanto da meritare nel 1918
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ciatore Fiume, quindi quello della Divisione scuola comando, la medaglia d’argento di 1 classe per lavori scientifici utili alla
prima sull’incrociatore Alberto di Giussano poi sul Giovanni Marina, fu chiamato spesse volte a collaborare a studi e a eser-
delle Bande Nere, prendendo parte nell’aprile del 1939 alle citazioni tattiche, durante le quali mise in luce doti professio-
operazioni militari per l’occupazione dell’Albania. Dal 1939 nali e di studioso non comuni.
al giugno 1940, periodo in cui ebbe la promozione ad ammi- Nel dopoguerra furono espresse riserve sul suo operato in
raglio di squadra, fu comandante dell’Accademia Navale di sede tattica, nell’esercizio del comando nel corso delle ope-
Livorno, effettuando con la Divisione navi scuola, con insegna razioni navali, specialmente per il tragico scontro notturno di
sull’Amerigo Vespucci, una crociera di istruzione degli allievi. Capo Matapan del 28 marzo 1941, che portò a una pesante
Meno di un mese dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel quanto dolorosa perdita di tre incrociatori e di due cacciator-
secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940), lasciato il co- pediniere, con la scomparsa di 2303 uomini, il lutto più grave
mando dell’Accademia Navale imbarcò sull’incrociatore Pola della Marina dalla sua fondazione. Pur consapevole del suo
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quale comandante in capo della 1 Squadra navale, partecipan- operato in mare, cercò sempre di difendersi dalle critiche, con-
do a Punta Stilo al primo scontro con le Forze navali britanni- segnando alla storia vari e interessanti scritti, che costituiscono
che; lasciato il Pola nel dicembre del 1940 assunse il comando un valido e lucido contributo alla comprensione degli avveni-
in capo della Squadra navale, che lasciò nell’aprile del 1943, menti di cui fu protagonista, ma mai accettando la correspon-
partecipando a tutte le operazioni navali che portarono agli sabilità del luttuoso evento di Capo Matapan.
scontri con le Forze navali avversarie, in particolare, le azioni Il 16 giugno 1974 fu inaugurato a Taranto il Monumento
di Capo Teulada, di Gaudo e Matapan, delle due Sirti e del ai Marinai delle Forze navali della 2 guerra mondiale, opera
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mezzo giugno 1942. dello scultore Vittorio di Colbertaldo, da lui donato alla città di
Per la sua grande competenza, serenità e coraggio dimo- Taranto. La scultura – che è alta circa sette metri e poggia su un
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Gli incrociatori della 1 Squadra verso il
nemico. Mar Ionio, 10 luglio 1940.