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350 Uomini della marina 1861-1946
zione a tenente nel 1925, nel 1926 fu destinato in Cina sulla prese imbarco sul cacciatorpediniere Emanuele Pessagno per
cannoniera Sebastiano Caboto, passando l’anno successivo al oltre un anno come ufficiale di rotta, meritando una croce di
battaglione “San Marco” quale capo servizio amministrativo. guerra al valore militare.
Rimpatriò nel 1928 da capitano, per imbarcare sulla nave ap- Nel marzo 1942 fu assegnato alla flottiglia M.A.S. di Pola
poggio aerei Giuseppe Miraglia. e assunse il comando della motosilurante MS 22, con la quale,
Dal 1930 al 1935 ebbe destinazioni a terra e, promosso in azione con l’unità caposquadriglia, MS 16 (capitano di cor-
maggiore, negli anni 1936-1937 fu a Massaua (Somalia) capo vetta Manuti Giorgio, vds.), fu portato l’attacco, nel Canale
servizio amministrativo, prendendo parte alla campagna in di Sicilia, all’incrociatore britannico Manchester (12 agosto
Africa Orientale. Dopo il rimpatrio fu nuovamente a bordo, 1942), che successivamente affondò. Per tale azione fu de-
sull’incrociatore Pola nell’anno 1938-1939, prendendo parte corato di medaglia d’argento al valore militare sul campo e
alla spedizione in Albania. meritò l’avanzamento per merito di guerra. In una successiva
L’entrata dell’Italia in guerra (10 giugno 1940) lo colse de- missione, condotta a sostegno di una importante operazione
stinato al Gabinetto del ministro, ma alla battaglia di Punta Sti- di sbarco, portò a salvamento l’intero equipaggio di un’altra
lo era imbarcato sulla corazzata Giulio Cesare, ove intervenne unità similare colpita e in preda a incendio, pochi istanti prima
con slancio e determinazione quando l’unità fu colpita, por- che l’esplosione ne provocasse l’affondamento.
tando soccorso ai feriti, meritando una croce di guerra al valo- Nel mese di maggio 1943, durante le operazioni che prece-
re militare. Nel gennaio 1941 fu destinato a Rodi al comando dettero l’abbandono della Tunisia da parte delle truppe dell’As-
Marina dell’Egeo, partecipando volontariamente nel febbraio se, sempre al comando della motosilurante MS 22, si trovava
dello stesso anno alla riconquista dell’isola di Castelrosso, con nel Golfo di Tunisi. Il 7 maggio, attaccato da aerei, si difese
il reparto da sbarco, mettendo piede a terra tra i primi. Per tale con le mitragliere e, ferito, cercò di portare la motosilurante in
azione fu insignito della seconda medaglia di bronzo al valore basso fondale per operarne il salvataggio; ripetutamente colpi-
militare sul campo. Promosso tenente colonnello nel 1942, nel ta l’unità e incendiata, poco dopo scomparve con essa in mare.
marzo 1943 fu destinato presso la Direzione di commissariato Per la determinata e tenace volontà combattiva più volte di-
militare marittimo di Biserta (Tunisia). Nell’imminenza della mostrata, esempio di sereno e cosciente coraggio, fu insignito
caduta della Tunisia rifiutò l’evacuazione, partecipando con della massima decorazione al valore militare.
ardimento all’estrema difesa della piazzaforte con il presidio
superstite, intervenendo personalmente nell’ultima azione di
fuoco dell’8 maggio 1943. Per il suo valoroso comportamento MICALI BARATELLI
fu decorato di medaglia d’argento al valore militare. Fu quindi FRANCO
fatto prigioniero e trattenuto in campo di concentramento fino Ammiraglio di squadra, me-
al gennaio 1946. daglia d’argento al valore milita-
Dopo il rimpatrio fu a disposizione del comando Marina di
Roma e quindi di Taranto fino al 1° febbraio 1947, quando la- re (due concessioni), medaglia di
bronzo al valore militare (cinque
sciò il servizio a domanda. Per le ferite e le infermità riportate concessioni), croce di guerra al
in guerra, nel 1951 fu inscritto nel ruolo d’onore, conseguendo valore militare, croce al merito di
in tale ruolo le promozioni a colonnello nel 1955, a maggior guerra (tre concessioni), cavaliere
generale nel 1960 e a tenente generale nel 1965. dell’ordine della Corona d’Italia,
Si spense a Roma il 13 dicembre 1980.
grande ufficiale dell’ordine della
Repubblica Italiana. Osservatore
d’aereo. Volontario della libertà,
MEZZADRA FRANCO
partigiano combattente. Scrittore
Tenente di vascello, meda- e storico della Marina. Il tenente di vascello Micali
glia d’oro al valore militare alla Nato ad Ariccia (Roma) il Baratelli, Tobruch, dicembre
1940. (Fototeca USMM,
memoria, medaglia d’argento al 18 luglio 1913, fu ammesso nel Collezione Aldo Fraccaroli)
valore militare sul campo, croce 1930 all’Accademia Navale di
di guerra al valore militare. Livorno, conseguendo la nomina
Nato a Vignale Monferra- a guardiamarina nel 1933. Dopo un periodo di imbarco sull’in-
to (Alessandria) il 13 ottobre crociatore Bolzano e sulla cannoniera Aurora, nel 1935, già
1918, fu ammesso all’Accade- sottotenente di vascello, a domanda fu inviato a frequentare
mia Navale di Livorno nel 1936, a Taranto il corso di osservazione aerea, seguito poi dalla de-
a
conseguendo la nomina a guar- stinazione presso la 183 Squadriglia della ricognizione marit-
diamarina nel 1939. Imbarcò tima a Elmas; sempre in servizio aereo, imbarcò sugli incro-
sull’incrociatore Trieste e poi sul ciatori Muzio Attendolo ed Emanuele Filiberto Duca d’Aosta
Pola, ove si trovava all’entrata nel 1938, con la promozione a tenente di vascello. L’entrata in
dell’Italia in guerra (10 giugno guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno
a
1940). Promosso sottotenente 1940) lo colse presso la 148 Squadriglia di Vigna di Valle, ve-
di vascello nel settembre 1940, nendo poi trasferito alla 143 di base in Libia. Nel 1942, a bor-
a