Page 348 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               MAZZOLANI RENATO                                        MELLANO GIORGIO
                                                                       (o GINO)
                  Capitano del C.R.E.M., meda-
               glia  d’oro al  valore  militare alla                      Marinaio del reggimento “San
               memoria, croce al merito di guer-                       Marco”, medaglia d’oro al valore
               ra  (due concessioni), cavaliere                        militare alla memoria. Partigiano
               dell’ordine della Corona d’Italia.                      combattente.
               Volontario della libertà, partigia-                        Nato  a  Mondovì  (Cuneo)  il
               no combattente.                                         26  agosto  1923,  fu  arruolato  in
                  Nato a Forlì il 27 marzo 1887,                       Marina  nel  gennaio  1943  per
               volontario  nella  Regia  Marina,                       obbligo di leva, e dopo un breve
               nel  1903  frequentò  il  corso  al-                    periodo di addestramento presso
               lievi,  conseguendo  la  nomina  a                      il  deposito  C.R.E.M.  della  Spe-
               cannoniere scelto nel 1905. Dopo imbarchi su varie unità par-  zia fu trasferito alla base di Pola
               tecipò alla guerra italo turca (1911-1912) sulla corazzata Sar-  per  il  reggimento  “San  Marco”.
               degna, meritando una croce al merito di guerra per il lodevole   All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava in licenza di
               comportamento nelle varie operazioni in cui era stata coinvolta   convalescenza per malattia contratta in servizio: si diede alla
               la forza da sbarco dell’unità per la conquista e l’occupazione di   macchia, e nel giugno 1944 si aggregò a una formazione della
               Tripoli. Imbarcato poi sull’incrociatore ausiliario Città di Sira-  brigata partigiana “Vall’Ellero”, con il grado equiparato di sot-
               cusa, partecipò alla prima guerra mondiale (1915-1918), me-  totenente. Nell’agosto successivo entrò a far parte della brigata
               ritando la seconda croce al merito di guerra. A bordo dell’in-  “Volante”, della divisione “Alpi-Mondovì”, dove ebbe modo
               crociatore Fiume prese parte, nell’aprile del 1939, tenente del   di emergere per valore personale quando nell’agosto successi-
               C.R.E.M., alle operazioni in Albania.                   vo il suo gruppo attaccò con successo un’autocolonna tedesca,
                  All’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mon-  catturando uomini e mezzi.
               diale (10 giugno 1940) si trovò ancora imbarcato sul Fiume,   Il 3 marzo 1945, nel corso dell’attacco al presidio germani-
               a bordo del quale partecipò, capitano, alla battaglia di Capo   co di Roccaforte di Mondovì, venne gravemente ferito, ma non
               Matapan alla fine del marzo 1941, riportando numerose ferite   desistette dal contrattaccare, incitando i compagni a proseguire
               nel combattimento che portò all’affondamento dell’unità. Rac-  nella lotta fino al successo, quando fu colpito mortalmente.
               colto in mare dopo due giorni dalla nave ospedale Gradisca, fu   Esempio di fulgido eroismo e cosciente sacrificio, fu deco-
               ricoverato in un primo tempo nell’ospedale militare di Messi-  rato di medaglia d’oro al valore militare.
               na, dal quale fu dimesso e inviato in licenza di convalescenza,
               e poi nell’ospedale militare di Massa fino alla fine dell’anno.
               Fu in seguito destinato quale aiutante maggiore alla caserma   MENEGHINI VITTORIO
               del Muggiano (La Spezia), ove fu colto dalla proclamazione   Capitano  di  fregata,  meda-
               dell’armistizio (8 settembre 1943). Rimasto alla macchia nel   glia d’oro al valore militare alla
               territorio occupato dalle forze germaniche, fu tra i primi nella   memoria,  medaglia  d’argento al
               zona della Spezia a dar vita alla lotta clandestina contro le for-  valore militare, croce al merito di
               ze occupanti, assumendo il comando del locale gruppo S.A.P.   guerra (due concessioni), ufficia-
               “Giustizia e Libertà”. Catturato il 20 dicembre del 1944, fu rin-  le dell’ordine della Corona d’Ita-
               chiuso nelle carceri e sottoposto a tortura per fornire informa-  lia.  Sommergibilista.  Volontario
               zioni sull’organizzazione di cui era membro attivo e sui nomi   della libertà.
               dei componenti. Il 20 febbraio 1945, dopo due mesi di stoica    Nato a Foligno (Perugia) l’11
               sopportazione, temendo di non poter più a lungo resistere, si   giugno 1900, fu ammesso all’Ac-
               uccise impiccandosi nella cella in cui era stato segregato.   cademia  Navale di Livorno nel
                  La sua morte volontaria, dato il nobile motivo che lo indus-
               se a togliersi la vita, fu considerata atto di eroismo compiuto in   1916,  conseguendo  la  nomina  a
                                                                       guardiamarina nel 1921. Promos-
               tempo di guerra e come tale riconosciuto meritevole della più   so tenente di vascello nel 1926 e capitano di corvetta nel 1935,
               alta ricompensa al valore militare.
                                                                       imbarcò su unità di superficie e sommergibili, tra cui Ammira-
                                                                       glio Magnaghi (1927-1929), Tito Speri e Vettor Pisani (1929-
                                                                       1931). Dopo una destinazione a terra all’Accademia Navale di
                                                                       Livorno, dal 1935-1936 fu in comando del sommergibile H.1
                                                                       e poi imbarcato sull’incrociatore San Giorgio, dislocato nelle
                                                                                                                          a
                                                                       acque libiche. Assunse quindi l’incarico di comandante in 2
                                                                       del gruppo sommergibili di Taranto e comandante del Filippo
                                                                       Corridoni e in seguito del Foca. (1936-1938). Dopo un perio-
                                                                       do di comando dell’ufficio allestimento sommergibili a Mon-
                                                                       falcone, fu promosso capitano di fregata nel gennaio 1940.
                                                                          L’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mondia-
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