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352 Uomini della marina 1861-1946
MICHEL PIETRO PAOLO Nato a Taranto il 18 agosto 1905, fu ammesso all’Acca-
demia Navale di Livorno nel 1918, conseguendo la nomina a
Tenente generale del Corpo
di commissariato militare ma- guardiamarina nel 1923. Da sottotenente di vascello, imbar-
cato sull’incrociatore coloniale Campania, al comando di una
rittimo, cavaliere di gran croce imbarcazione armata in perlustrazione nelle acque di Bargal
dell’ordine della Corona d’Italia, (Somalia), attaccato improvvisamente da ribelli somali (28 ot-
commendatore dell’ordine dei tobre 1925), reagì arditamente al fuoco con le armi di bordo,
santi Maurizio e Lazzaro. Capo meritando una croce di guerra al valore militare. Compì poi
dell’Ispettorato di commissariato una campagna idrografica sulla nave idrografica Scilla nelle
militare marittimo. Capo di Cor- acque del Mar Rosso. Ebbe quindi destinazioni in Accademia
po. Giurista. Esperto di ordina- Navale e da tenente di vascello fu aiutante di bandiera del capo
menti ed organica. di stato maggiore della Marina negli anni 1930-1934. Dopo il
Nato a Torino il 23 febbraio a
1861, iniziò la sua vita militare tirocinio di ufficiale in 2 sul sommergibile Domenico Mille-
lire, ebbe il comando del Des Geneys (1935-1936) e, promos-
nel luglio 1880 arruolandosi vo- so capitano di corvetta, fu destinato allo stato maggiore della
lontario per un anno nei bersaglieri. Congedato con il grado Marina. Ritornò a bordo in comando del sommergibile Scirè e
di caporale maggiore nell’ottobre 1881, nel successivo giugno della 11 Squadriglia sommergibili e poi del Goffredo Mameli,
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1882 entrò in Marina come allievo nel Corpo di commissaria- del Torricelli e della 41 Squadriglia negli anni 1938-1939.
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to militare marittimo partecipando, tra l’altro, alla campagna All’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940) si trova-
d’Africa del 1888 a bordo della cannoniera Cariddi. Nel 1889 va allo stato maggiore, ufficio piani, incarico che tenne fino
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commissario di 2 classe e nel 1899 commissario capo di 2 a novembre 1940, quando, promosso capitano di fregata, as-
classe, ebbe destinazioni a bordo (tra cui l’ariete torpediniere sunse l’incarico di ufficiale superiore addetto al capo di stato
Etna) e a terra (fra cui la direzione di commissariato di Vene- maggiore della Marina. Il 1° marzo 1943 imbarcò in comando
zia). Nel periodo 1901-1903, nel grado di maggiore, fu com- della 1 Flottiglia motosiluranti e poi della 2 Flottiglia M.A.S.,
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missario capo della Forza navale del Mediterraneo imbarcato dislocate nel Canale di Sicilia. Per le ardite missioni di guer-
sulla corazzate Lepanto e Sicilia; promosso tenente colonnello ra condotte fino all’armistizio dell’8 settembre, tra cui uno
nel 1907, ebbe vari incarichi presso la Direzione di commissa- scontro con unità similari in fase d’attacco a un nostro con-
riato di Venezia (1907-1909) e fu sottodirettore autonomo del- voglio, fu decorato di medaglia d’argento al valore militare.
la Direzione di commissariato della Maddalena (1909-1914), All’armistizio trasferì le unità della flottiglia da Gaeta a Capri,
conseguendo la promozione a colonnello nel 1913. contattando i comandi alleati e cooperando con essi. Eseguì in
Nel corso della prima guerra mondiale fu direttore di
commissariato di Spezia (1914-1919) e membro della Com- seguito significative e numerose missioni speciali di sbarco di
operatori su costa in mano nemica e, per ricordarne una cele-
missione di difesa della piazza militare marittima della città bre, trasferì il senatore Benedetto Croce da Sorrento a Capri
in zona di guerra; nel 1919 fu promosso brigadiere generale per sottrarlo a una possibile cattura da parte germanica o di
commissario, grado poi denominato maggiore generale, e de- elementi del regime fascista.
stinato all’Ispettorato di commissariato militare marittimo, di Nel dopoguerra, promosso capitano di vascello nel 1947,
cui divenne capo nel marzo 1923, avendo conseguito a genna- ricoprì in rapida ascesa i seguenti incarichi: capo ufficio del
io la promozione a tenente generale, incarico che tenne fino al reparto operazioni dello stato maggiore della Marina (1946-
febbraio del 1926. 1950), comandante della Scuola di comando navale (1951-
Collocato in ausiliaria nel dicembre 1926, morì a Torino il a
18 giugno 1959. 1952), capo di stato maggiore della 1 Divisione navale (1952-
1953). Dal 1953 al 1959 al ministero fu capo del Reparto studi,
Di lui si ricorda il contributo dato alla formulazione della
legge ordinativa della Regia Marina del 1926, promulgata con armi e mezzi, conseguendo la promozione a contrammiraglio
nel 1955. Promosso ammiraglio di divisione nel 1959, ebbe il
R.D. 8 luglio 1926.
comando della 2 Divisione navale e nel 1960 assunse la carica
a
di sottocapo di stato maggiore della Marina.
Ammiraglio di squadra nel 1961, fu dal 1962 al 1963 co-
MICHELAGNOLI mandante in capo del Dipartimento militare marittimo dello
ALESSANDRO
Ionio e del Canale d’Otranto e di seguito comandante in capo
Ammiraglio di squadra, me- della squadra navale. Nell’ottobre 1965 fu nominato capo di
daglia d’argento al valore milita- stato maggiore della Marina, quando la forza armata aveva in
re, croce di guerra al valore mi- corso lo sviluppo di un vasto programma di potenziamento
litare, croce al merito di guerra, delle forze navali, con la costruzione di moderne unità missili-
ufficiale dell’ordine della Corona stiche. Egli si dedicò con determinazione alla realizzazione dei
d’Italia, cavaliere dell’ordine dei programmi in corso, tra cui l’incrociatore lanciamissili Vittorio
santi Maurizio e Lazzaro, cava- Veneto, e all’impostazione dei nuovi programmi relativi ai cac-
liere di gran croce dell’ordine ciatorpediniere classe “Audace”.
della Repubblica Italiana. Capo Lasciò la carica il 10 settembre 1968.
di stato maggiore della Marina. Morì improvvisamente a Ischia il 15 settembre 1969.