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356 Uomini della marina 1861-1946
MILANESI GUIDO (1916-1918) comandante della difesa marittima di Porto Cor-
sini e quindi di Ravenna. Nel 1917 fu decorato di medaglia
Contrammiraglio, medaglia
d’argento al valore militare, croce d’argento al valore militare per un coraggioso intervento nel
Canale Candiano, a bordo di un dragamine, e successivamente
di guerra al valore militare, croce meritò una croce di guerra al valore militare per l’organizza-
al merito di guerra, grande ufficia- zione delle operazioni di salvataggio su un’altra piccola unità
le dell’ordine della Corona d’Ita- a Porto Corsini.
lia, dell’ordine dei santi Maurizio Nel 1918 fu trasferito in posizione ausiliaria e promosso
e Lazzaro e dell’ordine coloniale capitano di vascello, e nel 1926 fu collocato a riposo, venendo
della Stella d’Italia. Scrittore. promosso l’anno successivo contrammiraglio nella riserva.
Nato a Roma il 10 dicembre
1872, fu ammesso all’Accade- Morì a Roma il 15 dicembre 1956.
Nel 1900 ebbe inizio la sua attività letteraria molto fecon-
mia Navale di Livorno nel 1886, da, che si prolungò fino al 1952 con una cinquantina di opere
conseguendo nel 1891 il grado di tra romanzi, più spesso libri di racconti, testi di conferenze e
guardiamarina. Dopo imbarchi su articoli su periodici che attraevano la gioventù con le immagi-
navi maggiori, da tenente di va- ni e i miraggi di una vita marinara in parte reale, forse autobio-
scello fece parte di una missione grafica, in parte trasmigrante nel fantastico, intessuta di avven-
diplomatico-militare in Marocco ture di mare ed esotiche ma che comunque testimoniano il suo
presso il sultano, e quindi fu a grande e genuino amore per la Marina e rivelano un raffinato
lungo in comando di torpediniere. livello di cultura, un avvincente linguaggio privo di retorica e
Durante la guerra italo turca (1911-1912), nel grado di capita- partecipazione ai problemi politici del suo tempo. Per conser-
no di corvetta, si distinse in comando del cacciatorpediniere vare il ricordo di scrittore, oggi purtroppo sbiadito, vale ricor-
Strale e della nave posacavi Città di Milano, su quest’ultima dare fra i tanti suoi scritti: Thalatta, Nomadi (1912), Nel santo
per l’ardita azione all’imbocco dei Dardanelli del taglio dei Maghreb, L’ancora divelta (1922), Mare Sanguigno, Figlia di
cavi telegrafici sottomarini che collegavano alla Turchia le Iso- Re e L’Amore di Ya-mu, del 1925, Decameroncino del caccia-
le Sporadi meridionali, meritando l’onorificenza di cavaliere torpediniere Enea (1927), Kaddish (1930), Oshidori, romanzo
dell’ordine della Corona d’Italia. Nel 1914-1915, capitano di per ragazzi. Fu uno scrittore che ebbe grande notorietà negli
fregata, nel corso della prima guerra mondiale, fu comandante anni 1920-1950.
in 2 della nave da battaglia Giulio Cesare e successivamente
a
Missione italiana a Marrakesh del 1900:
il tenente di vascello Milanesi, quarto da
sinistra in piedi.
In alto: Il capitano di fregata Milanesi
a bordo della nave da battaglia Giulio
Cesare nel 1915. (Fototeca USMM,
Collezione Aldo Fraccaroli)