Page 360 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               l’azione e a rientrare a causa di un cavo che si era impigliato   MIMBELLI FRANCESCO
               nelle eliche di una delle sue unità, passando con le torpediniere   Ammiraglio  di  squadra,  me-
               ancora una volta incolumi sotto il tiro avversario. La medaglia   daglia  d’oro al valore  militare,
               d’oro al valore militare e la promozione a contrammiraglio per   medaglia d’argento al valore mi-
               merito di guerra furono il premio della sua audacia e del corag-  litare (tre concessioni), medaglia
               gioso comportamento.                                    di bronzo al valore militare (cin-
                  Nel 1913 fu nominato senatore del Regno, e nel periodo
               dal 29 luglio al 13 agosto 1914 ricoprì l’incarico di ministro   que concessioni), croce di guerra
                                                                       al valore militare, commendatore
               della  Marina.  Dopo  tale  alto  incarico  politico,  rientrò  nella   dell’ordine della Corona d’Italia,
               vita militare, ricoprendo per un anno la carica di comandan-  grande ufficiale dell’ordine della
               te dell’Accademia Navale, che lasciò alla vigilia dell’entrata   Repubblica Italiana. Comandante
               in guerra nell’aprile del 1915, per assumere a Brindisi il co-  di reparto navale oltremare.
               mando della Divisione esploratori. Partecipò in tale incarico a   Nato  a  Livorno  il  16  aprile
               varie missioni di guerra in Adriatico contro le coste avversarie   1903, entrò nel 1918 all’Accademia Navale della città, con-
               e pianificò ed eseguì le operazioni di sbarco, occupazione e   seguendo la nomina a guardiamarina nel 1923. Dopo un breve
               ritiro dall’isola di Pelagosa, meritando in entrambi i casi l’a-  imbarco sulla nave da battaglia Andrea Doria, raggiunse in
               perto elogio di Luigi di Savoia, comandante in capo dell’Ar-  Cina l’incrociatore Libia, su cui effettuò un breve tirocinio per
               mata navale. Nell’ottobre del 1915 fu assegnato al comando   imbarcare come ufficiale di rotta sulla cannoniera Sebastiano
               della 1 Divisione della 1  Squadra, con insegna sulla nave da   Caboto e successivamente (1926) sulla cannoniera Ermanno
                                    a
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               battaglia Conte di Cavour, indi, promosso viceammiraglio nel   Carlotto, in qualità di ufficiale in 2 , già sottotenente di va-
                                                                                                      a
               1916, ebbe il comando della 2 Divisione; dal 1917 al 1918   scello. Rimpatriò nel 1926 per frequentare il corso superiore,
                                          a
               fu comandante in capo del Dipartimento militare marittimo di   e dopo un breve periodo di imbarco su sommergibili, fu a fine
               Napoli. Finita la guerra, fu nominato governatore delle terre   1927 destinato a Roma, al Gabinetto, con l’incarico di aiutante
               dalmate, che secondo il trattato di Londra avrebbero dovuto   di bandiera del ministro della Marina, ammiraglio di squadra
               essere assegnate all’Italia, insediandosi a Sebenico, dove restò   Giuseppe Sirianni (vds.), venendo promosso ai primi del 1928
               fino al 1920.                                           tenente di vascello.
                  Quando per i successivi eventi politici l’Italia dovette la-
                                                                          Nel 1930 prese parte in qualità di segretario della delega-
               sciare  quelle  terre,  fu  nuovamente  nominato  ministro  della   zione italiana alla Conferenza di Londra per la riduzione degli
               Marina,  incarico  che  mantenne  fino  al  dicembre  del  1922,   armamenti, anche per merito della perfetta padronanza delle
               quando a domanda fu collocato in ausiliaria. Lasciato il servi-  lingue inglese e francese. Successivamente, dal 1931 al 1933,
               zio, assunse l’incarico di Commissario del governo per il porto   specializzato in telecomunicazioni, imbarcò sull’incrociatore
               di Napoli (1923-1926), venendo promosso viceammiraglio di
               armata, e poi, dal 1926 al 1930, fu al ministero delle comuni-
               cazioni per organizzare il passaggio a detto ente della gestione
               dell’amministrazione della Marina mercantile, nel cui periodo,
               1926, fu promosso ammiraglio di armata nella riserva.
                  Ancora in attività di servizio nell’ambito gestionale della
               Marina mercantile, morì a Roma il 14 giugno 1930.
                  Con lui si spense una figura significativa della Forza Arma-
               ta, ben nota anche al di fuori dei confini nazionali, e la Marina
               volle tramandarne il ricordo alle future generazioni di marinai
               dando il suo nome, nel 1939, a un sommergibile oceanico del-
               la classe “Ammiragli”, che andò perduto nel 1942 per azione
               bellica in Mediterraneo durante il secondo conflitto mondiale.















                                           Il capitano di vascello Mimbelli,
                              decorato di medaglia d’oro al valore militare dal
                              re Vittorio Emanuele III, Roma 10 giugno 1943,
                                      caserma Grazioli Lante della Rovere.
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