Page 358 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 358

358                                           Uomini della marina  1861-1946















































                      Immagini di altri due esponenti della famiglia marinara maddalenina, il luogotenente di vascello Domenico (1761-1827)
                                                 e il contrammiraglio Giovanni Battista (1803-1891).

               de molti uomini al servizio della Reale Marina sarda e della   MILLO ENRICO
               Regia Marina. Tra i tanti ricordiamo: il padre Agostino (1756-  Ammiraglio  di armata,  meda-
               1816),  luogotenente  di  vascello,  cavaliere  dell’ordine  mili-  glia d’oro al valore militare, com-
               tare di Savoia, che insieme al più celebre fratello Domenico   mendatore  dell’ordine  militare  di
               (1761-1827), luogotenente di vascello, prima medaglia d’oro   Savoia, cavaliere di gran croce de-
               al valore militare della Reale Marina sarda, respinse nel 1793   corato  del  gran  cordone  dell’ordi-
               l’attacco della flotta francese, che intendeva occupare l’arcipe-  ne  della  Corona  d’Italia,  cavaliere
               lago maddalenino; il fratello Giovanni Battista (1803-1891),   di  gran croce  dell’ordine  dei  santi
               contrammiraglio, distintosi a Tripoli nel 1825 durante l’attacco   Maurizio e Lazzaro. Ministro della
               a una goletta del Bey e nel 1833 ad Algeri, tanto da meritare da   Marina. Governatore della Dalma-
               parte del re Luigi Filippo di Francia l’onorificenza di cavaliere   zia. Senatore del Regno.
               della Legione d’onore. Nel 1848, capitano di fregata in coman-  Nato  a  Chiavari  il  12  febbraio
               do della fregata ammiraglia San Michele, alzò il 26 aprile per   1865, a 14 anni entrò alla Scuola di Marina di Napoli passando
               la prima volta il tricolore con lo stemma sabaudo che aveva   poi, come allievo del 1° corso normale nella neo istituita Ac-
               sostituito l’azzurro vessillo sardo, e prese parte alla campagna   cademia Navale di Livorno nel 1882, conseguendo due anni
               in Adriatico contro l’Austria del 1848-1849; il cugino France-  dopo la nomina a guardiamarina. Nei gradi di ufficiale subal-
               sco (1810-1866?), capitano di vascello, che da luogotenente di   terno ebbe imbarchi su unità di tutti i tipi, fra cui l’ariete coraz-
               vascello in comando dell’avviso a ruote Authion prese parte   zato Affondatore, la fregata corazzata Ancona, l’ariete torpedi-
               alla campagna in Adriatico contro l’Austria del 1848-1849 e   niere Vesuvio, la torpediniera avviso Nibbio come ufficiale in
               poi in comando della pirocorvetta Tripoli ebbe l’amaro com-  2 e la corazzata Italia, dove a fine 1889 fu promosso tenente di
                                                                        a
               pito di condurre Giuseppe Garibaldi, catturato a Genova dopo   vascello. Successivamente, 1896-1900, fu in comando di tor-
               il crollo della Repubblica romana, in esilio presso il Bey di   pediniere delle classi “S” e “T”, e della goletta Chioggia, della
               Tunisi, che non volle tuttavia accettarlo. Egli si diresse quindi   scuola mozzi e timonieri.
               a Cagliari e di qui alla Maddalena, dove l’Eroe fu ospitato de-  Dopo un periodo di destinazione a terra (1900-1903) al mi-
               gnamente per circa un mese.
   353   354   355   356   357   358   359   360   361   362   363