Page 45 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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salvo brevi periodi a terra per conseguimento della specializ- BARBERA RAFFAELE
zazione e di destinazione alle Scuole C.R.E.M. di Pola, fino Ammiraglio di squadra, me-
al 1941. L’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto daglia di bronzo al valore mili-
mondiale (10 giugno 1940) lo colse, da poco promosso capi- tare (due concessioni di cui una
tano di corvetta, in comando del sommergibile Marcantonio sul campo), croce di guerra al
Bragadin, con cui portò felicemente a termine una missione valore militare (tre concessio-
di trasporto materiali in Libia, nonostante due operazioni pro- ni di cui due sul campo), cro-
lungate di caccia da parte di naviglio antisom e attacchi aerei, ce al merito di guerra, ufficiale
meritando una prima medaglia di bronzo al valore militare. dell’ordine della Corona d’I-
Passato poi in comando dell’Enrico Toti, effettuò tre missioni talia, cavaliere di gran croce
offensive in Mediterraneo; durante l’ultima, il 16 ottobre 1940, dell’ordine della Repubblica
affondò al largo di Capo Colonne il sommergibile britannico Italiana.
Rainbow, dopo un lungo duello ravvicinato di artiglieria e armi Nato a Minervino Murge
leggere, meritando la medaglia d’argento al valore militare e (Bari) il 14 giugno 1907, fu ammesso nel 1922 all’Accademia
la citazione sul bollettino di guerra. Trasferito a fine 1940 al Navale di Livorno, conseguendo la nomina a guardiamarina
comando del sommergibile Atropo, portò a termine quattro nel 1927. Dopo i consueti imbarchi, nel 1930, sottotenente di
rischiose missioni di trasporto materiale, durante le quali si vascello, fu inviato in Cina prima a Tientsin, presso il batta-
segnalò per decisione, coraggio e professionalità, meritando glione italiano, poi imbarcato sulla cannoniera Sebastiano
una seconda medaglia di bronzo al valore militare sul campo. Caboto, colà dislocata. Rimpatriato nel 1931, ebbe imbarchi,
Sbarcato nel giugno 1941, fu destinato a gruppi antisom fino tra i quali gli incrociatori Trento e Alberico da Barbiano, con-
alla proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943. seguendo la promozione a tenente di vascello nel 1932. Ebbe
Capitano di fregata, aderì alla R.S.I., prestando servizio
nella Marina repubblicana nel periodo 1943-1945. Alla fine poi un lungo periodo di comando dal 1937 al 1940 sul caccia-
torpediniere Confienza, sulla torpediniera Vincenzo Giordano
del conflitto, presentatosi al Centro raccolta di Venezia, fu so- Orsini, nonché su sommergibili.
speso precauzionalmente dal servizio, provvedimento poi re- Capitano di corvetta nel 1939 e capitano di fregata nel
vocato. Collocato in congedo per rinuncia all’avanzamento nel 1943, nel corso della seconda guerra mondiale ricoprì dap-
1950, fu nel 1958 promosso capitano di vascello.
a
prima l’incarico di capo servizio telecomunicazioni della 2
Squadra navale sugli incrociatori Trieste e Pola e poi quello
delle Forze navali da battaglia sulle navi da battaglia Vittorio
BANFI ALBERTO
Veneto e Littorio.
Capitano di vascello, me- Alla proclamazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943,
daglia d’oro al valore milita- si trovava da venti giorni destinato al comando in capo del
re, commendatore dell’ordine Dipartimento militare marittimo di Napoli: si sottrasse alla cat-
della Corona d’Italia, ufficiale tura da parte delle forze germaniche, e alla liberazione della
dell’ordine dei santi Maurizio città il 1° ottobre riprese il suo posto. Fu quindi destinato al
e Lazzaro. Comando Supremo, e nel 1944-1946 fu capo di stato maggiore
a
Nato a Pinerolo (Torino) il della 7 Divisione incrociatori. Fu comandante dell’incrociato-
18 marzo 1903, entrò nell’Ac- re Scipione Africano nel 1946-1947.
cademia Navale di Livorno nel Capitano di vascello nel 1948, fu destinato alle Scuole
1919, conseguendo la nomina a C.E.M.M. di Taranto, quindi allo stato maggiore della Marina.
guardiamarina nel 1923. Dopo Dopo il comando dell’incrociatore Luigi di Savoia duca degli
varie destinazioni a bordo e a Abruzzi (1953-1954), fu capo di stato maggiore aggiunto del
terra, lo scoppio della seconda comando in capo della squadra navale (1954-1955) e poi co-
a
guerra mondiale (10 giugno mandante in 2 dell’Accademia Navale di Livorno, della quale,
a
1940) lo colse capitano di corvetta in comando della 1 Squa- promosso contrammiraglio nel 1957, fu anche comandante dal
driglia torpediniere con insegna sull’Airone. L’11 ottobre 1940, 1958 al 1961. Ammiraglio di divisione nel 1961, fu nel perio-
durante una missione di intercettazione di Forze navali britan- do 1961-1965 comandante del comando Marina di Venezia,
niche nel Canale di Sicilia, sostenne con ardimento e coraggio delle Forze del dragaggio e del comando militare marittimo
un intenso e aspro combattimento contro una preponderante autonomo della Sardegna.
formazione navale avversaria, nel corso del quale l’Airone al Ammiraglio di squadra nel 1965, fu, in successione, co-
suo comando fu colpito e affondato; gravemente ferito, trasci- mandante in capo del Dipartimento militare marittimo dell’Al-
nato dal risucchio della nave in affondamento, venne riportato to Adriatico (Ancona), dell’Alto Tirreno (La Spezia), del
a galla da una grossa bolla d’aria, venendo poi tratto in salvo. Basso Tirreno (Napoli), abbinato al comando NATO del Me-
Ripreso servizio nel 1941, dopo un anno presso Supermari- diterraneo centrale.
na, ebbe il comando di torpediniere ed infine del nuovo incro- Lasciò il servizio quale presidente del Consiglio superiore
ciatore Pompeo Magno con il quale, all’armistizio dell’8 set- delle Forze Armate (sezione Marina) nel 1970.
tembre 1943, si trasferì a Malta a seguito degli ordini ricevuti. Morì a Livorno il 9 settembre 1996.
Deceduto a Roma il 29 gennaio 1958.