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68 Uomini della marina 1861-1946
a un convoglio incappò in una forte formazione britannica che di fregata nel 1887, fu per breve tempo nel 1888 al coman-
colpì e danneggiò gravemente l’unità, che aveva portato au- do dell’incrociatore torpediniere Tripoli, da poco in servizio e
dacemente all’attacco nel tentativo di proteggere i mercantili; quindi sulla corazzata Italia con l’incarico di sottocapo di stato
in procinto di affondare, dopo aver provveduto alla salvezza maggiore della Squadra permanente. Destinato a terra, al mini-
dell’equipaggio, rifiutandosi di abbandonare la nave si inabis- stero a Roma, fu prima addetto all’Ufficio per la preparazione
sò con essa. Fu decorato con la massima decorazione al valore alla guerra (noto in seguito come Ufficio di stato maggiore) e
militare. quindi capo divisione e membro straordinario del Comitato per
Per perpetuarne la memoria, nel 1943 il suo nome fu asse- i disegni delle navi; promosso nel 1890 capitano di vascello, fu
gnato a un nuovo cacciatorpediniere in costruzione nei can- a lungo in comando della nuova corazzata Re Umberto (1892-
tieri di Livorno; l’armistizio dell’8 settembre determinò la so- 1896), distinguendosi, in occasione dell’inaugurazione del
spensione della costruzione e la distruzione dell’opera sullo Canale di Kiel (1895) per la preparazione tecnica e la perizia
scalo. Successivamente, nel 2000, la Marina Militare diede il marinaresca nel sollecito disincaglio nel Baltico della corazza-
suo nome a una unità da pattugliamento classe “Comandanti”, ta Sardegna, meritando vivo apprezzamento.
tutt’oggi in servizio. Ebbe l’incarico di capo di stato maggiore della forza arma-
ta dal 1896 al 1898; contrammiraglio, imbarcò nel 1897 sulla
corazzata Francesco Morosini con l’incarico di comandante
BETTOLO GIOVANNI della Forza navale del Levante, facente parte durante la crisi di
Creta della squadra internazionale destinata al blocco dell’iso-
Viceammiraglio, cavaliere di la e posta sotto il comando del viceammiraglio Felice Napo-
gran croce decorato del gran cordo- leone Canevaro (vds.). Nel giugno del 1898 lo sostituì e fece
ne dell’ordine della Corona d’Italia parte del Consiglio internazionale degli ammiragli, investito
e dell’ordine dei santi Maurizio e dei poteri di amministrare l’isola. Per l’opera fattiva e intel-
Lazzaro. Capo di stato maggiore, ligente da lui prestata durante l’intera missione, fu nominato
ministro della Marina. Studioso di grande ufficiale della Corona d’Italia.
artiglieria navale e scrittore. Dal 1900 al 1903 fu in comando dell’Accademia Navale e
Nato il 25 maggio 1846 a Geno- della Divisione navi scuola durante le annuali campagne estive
va in una famiglia di ardente spirito di istruzione degli allievi; sul Flavio Gioia nel 1900 diede pro-
patriottico, entrò nella locale Scuo- va di abilità e perizia marinaresca conducendo l’unità, senza
la di Marina nel 1863 a seguito di pilota a bordo, all’interno degli insidiosi firth scozzesi. Ebbe
un concorso straordinario bandito per il grado di guardiamari- quindi il comando della Divisione navi e torpediniere (1904-
na tra studenti d’ingegneria, classificandosi al secondo posto. 1906) con insegna sulla corazzata Dandolo.
Con tale grado prese parte nel 1866 alla battaglia di Lissa a Dal 1890 e fino alla sua morte fu continuativamente elet-
bordo della fregata corazzata Principe di Carignano, imbar- to deputato per ben otto legislature; fu relatore del bilancio
cando poi, sottotenente di vascello, sull’unità della stessa clas- della Marina per gli esercizi finanziari 1894-1895 e membro
se Principe Umberto; dopo essere stato imbarcato su due pi- della Commissione generale del bilancio. Ministro della for-
roscafi, luogotenente di vascello a fine 1872 fu nuovamente a za armata una prima volta dal maggio 1899 al giugno 1900,
bordo del Principe di Carignano, e quindi ufficiale di rotta per quindi dall’aprile al giugno 1903 e infine, dal dicembre 1909
un anno, 1873-1874, sulla fregata corazzata Messina. al marzo 1910, operò fattivamente nel campo della politica e
Gli anni del dopo Lissa furono per la Marina un periodo di delle costruzioni navali, facendo elaborare al generale del Cor-
intensa e profonda opera di riorganizzazione e rinnovamen- po del genio navale Vittorio Cuniberti (vds.), uno dei migliori
to, e in questo contesto si segnalò fra gli ufficiali più qualifi- progettisti del momento, i disegni delle quattro navi da batta-
cati e preparati, conseguendo la specializzazione nel campo glia della classe “Regina Elena”, molto apprezzate nel mondo
dell’artiglieria navale e venendo inviato nel 1879 in Germania, navale coevo.
a Essen, per assistere a esperimenti in quel campo. Sostenitore Nel 1899 ricevette la medaglia d’oro di 1 classe per le mol-
a
della necessità dei grossi calibri a bordo delle navi, pubblicò te sue opere di studio e di invenzioni nel campo dell’artiglieria
a Firenze nel 1879 un Manuale teorico pratico di artiglieria navale che trovarono a bordo e negli stabilimenti di lavoro del-
navale in tre volumi, che ebbe risonanza internazionale, su- la Marina utile impiego: il goniometro per l’esecuzione del tiro
scitando ampie discussioni e dibattiti fra gli studiosi, tanto da del 1877, lo strumento per la punteria del lancio di siluri del
rendersi necessaria una traduzione in lingua tedesca, meritan- 1883, l’elaborazione dei metodi per il collaudo della resistenza
do un encomio dal ministro in carica. Nel biennio 1880-1881 delle piastre omogenee d’acciaio, la formula degli effetti della
imbarcò sulla nuova corazzata Duilio in qualità di ufficiale alle perforazione delle corazze e altre ancora.
artiglierie. Il suo secondo incarico di ministro ebbe un percorso poli-
Le sue tesi e le sue idee sulla preparazione militare e l’im- tico agitato; nel maggio del 1903 un articolista del quotidiano
piego delle Forze navali nel contesto dei rapporti fra potere socialista Avanti! lo accusò sulle colonne del giornale di affari-
marittimo, Marina mercantile e politica internazionale furono smo, corruzione e aggiotaggio per avere passato in modo irre-
apprezzate dall’ispettore generale del genio navale Benedetto golare antieconomiche commesse alla società siderurgica Ter-
Brin (vds.), che lo volle al ministero negli anni 1883-1885, ca- ni, che avevano provocato, fra l’altro, un artificioso aumento
pitano di corvetta, come consulente e collaboratore. Capitano delle quotazioni in borsa. Una proposta di inchiesta parlamen-