Page 71 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico

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lia nel primo conflitto mondiale, prestò ininterrotto servizio a ottemperando con lealtà alle clausole armistiziali e portando
bordo di numerose unità di superficie, fra le quali, da ricorda- le sue navi a Malta. Rimase in comando della divisione fino
re, gli incrociatori corazzati Amalfi (sul quale prese parte alla all’aprile del 1944.
guerra italo turca del 1911-1912) e Carlo Alberto, la corazzata Nel 1944-1945, dopo un periodo trascorso a Roma a di-
Re Umberto e il nuovo cacciatorpediniere Indomito. Tenente sposizione dello stato maggiore quale presidente di una delle
di vascello nel 1915, nel corso della prima guerra mondiale, sottocommissioni d’inchiesta speciale, fu a Messina coman-
dopo due anni di imbarco sull’esploratore Alessandro Poerio e dante militare marittimo della Sicilia; promosso ammiraglio di
la corazzata Vittorio Emanuele, nel luglio del 1917 fu trasferito squadra, fu destinato per lungo periodo a ricoprire il delicato
al reggimento Marina, nelle cui fila combatté sul fronte a mare incarico di membro della commissione centrale di discrimina-
della III Armata, segnalandosi per il comportamento in azione, zione dell’operato del personale della Marina che aveva mili-
per il quale meritò la concessione di medaglie al valore. Finita tato nei ranghi della R.S.I., inframmezzato nel 1946 dalla vice
la guerra, dopo aver fatto parte per breve tempo del Corpo di presidenza del Consiglio superiore di Marina.
occupazione in Anatolia nel 1919, fu nuovamente imbarcato: Nel 1947 fu collocato a domanda in ausiliaria. Morì a Roma
in comando della torpediniera Centauro e quindi della 43 PN, il 12 dicembre del 1950.
a
ufficiale in 2 del nuovo cacciatorpediniere Palestro nel 1921,
comandante di torpediniere nel periodo 1921-1922, nel 1924-
a
1925, capitano di corvetta, comandante in 2 del nuovo esplora- BIANCHI EMILIO
tore Tigre. Promosso al grado di capitano di fregata nel 1927, fu Capitano di fregata del Corpo
nel 1927-1928 a Rodi comandante di Marina delle isole egee, equipaggi militari marittimi, meda-
successivamente destinato al ministero a Roma presso l’Ufficio glia d’oro al valore militare, meda-
di stato maggiore e nel 1933 alla Scuola di guerra di Torino. glia di bronzo al valore militare, ca-
Promosso capitano di vascello nel 1934, fu in comando
del cacciatorpediniere Maestrale e della squadriglia, dell’in- valiere dell’ordine della Repubblica
Italiana. Operatore dei mezzi d’assal-
a
crociatore pesante Trieste, capo di stato maggiore della 4 Di- to subacquei.
visione navale sull’incrociatore leggero Alberto da Barbiano; Nato a Sondalo (Sondrio) il 22
dopo un anno quale capo di stato maggiore del dipartimento ottobre 1912, entrò volontario in Ma-
militare marittimo di Napoli, promosso contrammiraglio nel rina nel 1932 e assegnato alla catego-
1939, sei mesi prima dell’entrata in guerra dell’Italia nel se- ria palombari frequentò il corso di specializzazione presso la
condo conflitto mondiale fu trasferito a Rodi con l’incarico di scuola del C.R.E.M. alla Spezia. Dopo una serie di imbarchi e
comandante militare marittimo delle isole italiane dell’Egeo. di destinazioni a terra, nel 1937, sergente, nell’ambito della 1
a
Durante tale incarico si distinse per l’energica azione di co-
Flottiglia M.A.S. seguì l’addestramento di operatore dei mezzi
mando messa in luce nel febbraio-marzo 1941 nella riconqui-
d’assalto subacquei.
sta dell’isola di Castelrosso, caduta in mano britannica, meri-
Durante il secondo conflitto mondiale, nel grado di 2° capo,
tando una medaglia d’argento al valore militare e la croce al partecipò a due tentativi di forzamento della base britannica
merito dell’Aquila germanica con stella e spade. Meritò, inol- di Gibilterra (ottobre e novembre 1940) e quindi della base di
tre, l’onorificenza di cavaliere dell’ordine militare di Savoia Alessandria come secondo operatore di mezzo d’assalto, con-
per come assolse il comando in Egeo. seguendo pieno successo. Nel corso di tale azione, colpito da
Ammiraglio di divisione nel 1942, fu destinato al comando
Marina di Biserta in un periodo critico per le operazioni di ri- intossicazione di ossigeno a causa dello sforzo compiuto du-
rante le lunghe ore di avvicinamento in immersione al bersa-
fornimento delle forze italo-germaniche impegnate nella dife- glio, fu costretto a risalire a galla, venendo scoperto, catturato
sa della Tunisia, mettendo in luce qualità professionali e di co- e rinchiuso in un locale della nave attaccata; salvatosi fortuno-
mando che gli valsero l’onorificenza di grande ufficiale della samente dopo lo scoppio della carica che provocò l’affonda-
Corona d’Italia e la concessione della croce di ferro di 2 classe mento della nave, fu condotto in campo di concentramento, in
a
da parte del comando supremo delle Forze armate germaniche. Palestina e poi in India.
Rientrato in Italia prima dello sgombero della Tunisia, fu pri- Rimpatriato alla fine del conflitto, promosso due volte per
ma destinato al comando superiore delle torpediniere, quindi meriti di guerra, terminò la carriera nel grado di capitano di
a
nel giugno del 1943 comandante della 12 Divisione navale fregata del Corpo equipaggi militari marittimi.
per l’occupazione della Corsica e successivamente, nell’isola, Deceduto a Torre del Lago Puccini il 15 agosto 2015.
presso il comando germanico con l’incarico di comandante su-
periore di Marina.
Comandante dell’8 Divisione navale dall’agosto del 1943,
a
il 9 settembre si congiunse con il grosso delle Forze navali da BIANCHINI GIUSEPPE
battaglia dirette alla Maddalena. Scomparso in mare il coman- Ammiraglio di divisione, medaglia di bronzo al valore mi-
dante in capo, ammiraglio Bergamini (vds.) nell’affondamento litare (tre concessioni), croce di guerra al valore militare, uf-
della nave da battaglia Roma, in rotta per Bona (Algeria) chiese ficiale dell’ordine della Corona d’Italia, cavaliere dell’Ordine
ripetutamente al nuovo comandante, ammiraglio di divisione dei santi Maurizio e Lazzaro, commendatore al merito della
Romeo Oliva (vds.) di affondare le navi. Ricevutane in rispo- Repubblica Italiana. Comandante in guerra di unità operativa
sta l’esortazione ad attenersi agli ordini superiori, si adeguò, dislocata in settore extra metropolitano.