Page 76 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               nelle acque dell’Albania e per il valore dimostrato nel combat-  presso il “governo marittimo” del porto di Trieste, fu nel 1919
               timento di San Giovanni di Medua (5 ottobre 1911) durante il   destinato a Fiume come capo del locale “governo marittimo”,
               quale, benché ferito, tenne il comando fino al completamento   già maggiore, assumendo con la giurisdizione italiana la carica
               dell’azione.                                            di primo direttore marittimo e comandante della capitaneria di
                  Nel periodo 1908-1918 fu più volte aiutante di campo ef-  porto di Fiume, che mantenne per ben otto anni.
               fettivo del re Vittorio Emanuele III.                      Promosso tenente colonnello nel 1924, si laureò nel 1925
                  Durante  la  prima  guerra  mondiale,  capitano  di  vascello,   in scienze economiche e marittime presso l’Istituto navale su-
               ebbe il comando della moderna nave da battaglia monocali-  periore di Napoli; fu quindi comandante in 2  a Genova (1928-
                                                                                                            a
               bro  Dante Alighieri  e  nel  1916,  promosso  contrammiraglio,   1930) e promosso colonnello, direttore marittimo a Palermo
               comandò la Divisione navale leggera, meritando la croce di   (1930-1937), e Napoli (1937-1940).
               guerra al valore militare, ed ebbe un encomio per vari pre-  Nel 1939 meritò la medaglia d’argento al valore di Marina
               gevoli studi riguardanti l’armamento, il governo e l’impiego   per avere assunto la direzione delle operazioni di soccorso su
               delle navi da battaglia. Vice ammiraglio nel 1920, vice ammi-  una petroliera in fiamme riuscendo con perizia a circoscrivere
               raglio di squadra nel 1923 e ammiraglio di squadra nel 1926,   i danni e a estinguere l’incendio. Maggiore generale nel 1940,
               fu comandante in capo del dipartimento marittimo di Spezia   fu nominato commissario dell’Ente autonomo del porto di Na-
               (1921-1923),  presidente  del  Consiglio  superiore  di  Marina   poli, incarico che tenne con alto senso di responsabilità fino
               (1923-1925), comandante in capo del dipartimento marittimo   al settembre 1943. Durante tale periodo meritò la medaglia di
               di Napoli fino al 1926, anno in cui tornò al ministero a Roma   bronzo al valore militare per essere intervenuto con prontezza
               nuovamente come presidente del Consiglio superiore di Ma-  e decisione in occasione di incendio ed esplosioni a bordo di
               rina.                                                   un piroscafo carico di munizioni.
                  Senatore del Regno dal dicembre del 1926. Lasciò il servi-  Promosso nell’ottobre 1943 tenente generale, fu reggente
               zio attivo nel 1931.                                    dell’ispettorato generale del Corpo delle capitanerie di porto
                  Deceduto a Roma il 21 ottobre 1946.
                                                                                                   a
                                                                       con funzioni di comandante in 2 fino al dicembre 1945. Di-
                                                                       venne ispettore generale con funzioni di comandante generale
                                                                       dal gennaio 1946 al dicembre 1947.
               BISCONTI ANTONINO
                                                                          Collocato in ausiliaria nel gennaio del 1948, morì a Napoli
                  Tenente generale del Corpo del-                      il 26 maggio 1974.
               le capitanerie di porto, medaglia di
               bronzo al valore militare, medaglia
               d’argento al valore di Marina, me-                      BISSI MASSIMO
               daglia di bronzo al valore di Marina,
               croce al merito di guerra (tre con-                        Capitano del Corpo di commis-
               cessioni),  grande  ufficiale  dell’or-                 sariato militare marittimo, medaglia
               dine della Corona d’Italia, ufficiale                   d’argento  al  valore  militare  (due
               dell’ordine dei santi Maurizio e Laz-                   concessioni), medaglia di bronzo al
               zaro, commendatore dell’ordine co-                      valore  militare  (due  concessioni).
               loniale della Stella d’Italia. Ispettore generale del Corpo delle   Pilota di idrovolante.
               capitanerie di porto.                                      Nato  a  S.  Zaccaria  (Ravenna)
                  Nato a Santa Maria Capua Vetere (Napoli) il 22 aprile 1885,   il  13  ottobre  1893,  arruolato  nella
               conseguito il diploma di istituto tecnico entrò per concorso nel   R. Marina e nominato sottotenente
               Corpo delle capitanerie di porto con il grado di applicato di   commissario  nel  1915,  fu  classifi-
                        a
               porto di 2  classe nell’ottobre 1904. Effettuò servizio in varie   cato osservatore aereo, ottenendo
               sedi, tra cui Messina nel 1908, dove si distinse per il soccorso   successivamente il brevetto di pilota militare di idrovolante.
               prestato alla popolazione nel corso del devastante terremoto   Durante la prima guerra mondiale eseguì numerose missioni
               del dicembre di quell’anno meritando una medaglia di bronzo   di ricognizione aerea, fra cui una sulla munitissima piazzaforte
               di benemerenza.                                         austriaca di Pola, meritando la prima medaglia d’argento al
                  Nel 1914, subito dopo la militarizzazione del Corpo, prestò   valore militare; in altra occasione, pilota di idrocaccia, attac-
               servizio a Trapani con il grado di capitano. Quivi meritò una   cò a bassissima quota tre siluranti nemiche impegnandole fino
               medaglia di bronzo al valore di Marina per aver coraggiosa-  all’arrivo di unità navali nazionali, ottenendo per il dimostrato
               mente portato soccorso a un veliero in difficoltà nel corso di un   sprezzo del pericolo la seconda medaglia d’argento. L’ulterio-
               fortunale. Nel 1917, a primo conflitto mondiale in atto, fu tra-  re concessione di due medaglie di bronzo coronò la sua con-
               sferito in zona di guerra, alla capitaneria di porto di Grado, lo-  tinua attività aerea di guerra condotta sempre con coraggio e
               calità conquistata agli austro ungarici nel 1915. A seguito della   con proficui risultati.
               ritirata di Caporetto dell’ottobre 1917, fu inserito nei quadri   Alla costituzione della Regia Aeronautica, nel 1923, transi-
               della brigata Marina, impiegata nei combattimenti del fronte   tò nei ruoli della nuova Arma; maggiore pilota ebbe il coman-
               a mare per la riconquista del Basso Piave, meritando la croce   do del 27° Stormo.
               al merito di guerra. Nel dopoguerra, dopo un periodo trascorso   Perì in incidente di volo il 3 marzo 1927 a Vigna di Valle.
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