Page 73 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               Corridoni e del cacciatorpediniere Borea. Da capitano di frega-  vale di Livorno, conseguendo la nomina a guardiamarina nel
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               ta, promosso nel 1935, fu comandante in 2 della corazzata Du-  1919. Ebbe i primi imbarchi su unità sottili, e da sottotenente
               ilio, quindi addetto navale a Teheran (1936-1938), comandan-  di vascello ebbe il comando di M.A.S.; tenente di vascello, ne-
               te dei cacciatorpediniere Alfredo Oriani e Vincenzo Gioberti,   gli anni 1927-1929, fu in Cina comandante del distaccamento
               nonché, per una crociera degli allievi dell’Accademia Navale,   Marina di Pechino e addetto navale presso la locale Legazione.
               sulla nave scuola Cristoforo Colombo. Nel 1938 fu nominato   Rimpatriato, fu aiutante di bandiera dell’ammiraglio coman-
                                                                               a
               aiutante di campo onorario del Re Vittorio Emanuele III.  dante la 1 Squadra navale e nel 1931 ritornò in Cina quale co-
                  Nel 1940, promosso capitano di vascello fu nuovamente   mandante della cannoniera Ermanno Carlotto, nave staziona-
               destinato  al  Gabinetto  del  ministro,  e  quindi,  nel  novembre   ria, rimanendovi fino al 1933. Promosso capitano di corvetta,
               dello stesso anno, a guerra iniziata, assunse il comando del   ebbe il comando del cacciatorpediniere Palestro e da capitano
                                                              a
               cacciatorpediniere Aviere e della relativa squadriglia (11 ); nel   di fregata del cacciatorpediniere Bersagliere dall’agosto 1939
               febbraio del 1942 fu in comando dell’incrociatore Emanuele   al dicembre 1940, a seconda guerra mondiale iniziata.
               Filiberto Duca d’Aosta, che tenne fino al marzo del 1943. In   Destinato quindi all’Alto Comando Marina (Supermarina)
               questi lunghi anni di comando in guerra partecipò a numerose   quale capo ufficio addestramento, nell’ottobre del 1942 fu a
               missioni di scorta al traffico e a molte azioni a fuoco, durante   bordo del cacciatorpediniere Alpino comandante e capo della
               le quali mise in luce grandi virtù militari e di coraggio che gli   13 Squadriglia, meritando la medaglia di bronzo al valore mi-
                                                                         a
               valsero una medaglia d’argento al valore, poi commutata in   litare sul campo per il comportamento tenuto nel corso di un
               croce di cavaliere dell’ordine militare d’Italia, tre medaglie di   violento bombardamento notturno, in porto, che affondava l’u-
               bronzo e una croce di guerra al valore militare.        nità. Promosso capitano di vascello, fu destinato al comando
                  Lasciato il comando navale, fu nominato capo di stato mag-  supremo delle FF.AA. dove l’8 settembre 1943 lo colse l’armi-
               giore del comando delle forze di protezione al traffico. L’armi-  stizio; con altri ufficiali del comando raggiunse il giorno dopo
               stizio dell’8 settembre del 1943 lo colse a Roma, dove visse   Pescara, dove l’ammiraglio Raffaele de Courten (vds.), capo di
               alla macchia entrando nel fronte clandestino di resistenza della   stato maggiore della Marina, lo incaricò di organizzare il tra-
               Marina fino alla Liberazione.                           sferimento dei sovrani e del seguito da Crecchio, ove erano in
                  Fu addetto navale a Madrid dal 1945 al 1947 con accredi-  sosta, a Ortona, per imbarcare sulla corvetta Baionetta. Assol-
               tamento quale osservatore militare presso il consolato italiano   to tale compito, autorizzato dall’ammiraglio De Courten, fece
               di Tangeri. Contrammiraglio nel 1947 e ammiraglio di divisio-  ritorno a Roma, occupata dalle forze germaniche, rimanendo
               ne nel 1951, fu direttore generale del personale, comandante   in clandestinità sino alla liberazione della città da parte delle
               della 1 Divisione navale e sottocapo di stato maggiore della   forze anglo-americane.
                     a
               Marina dal 1953 al 1955; ammiraglio di squadra nel 1955 fu   Contrammiraglio nel 1947, fu comandante dell’Accademia
               comandante in capo del dipartimento marittimo dell’Adriatico,   Navale e quindi capo di stato maggiore del comando Forze na-
               prima a Venezia e quindi, per breve periodo, ad Ancona sino   vali. Da ammiraglio di divisione nel 1952 ebbe il comando del-
               all’assunzione nel 1957 della carica di consigliere militare del   la 2 Divisione navale; quattro anni, dopo promosso ammiraglio
                                                                          a
               presidente della Repubblica. Nel 1959, in ambito NATO, fu   di squadra, fu nominato segretario generale della Marina, cari-
               nominato comandante del Mediterraneo centrale, abbinando la   ca che mantenne sino al collocamento in ausiliaria nel 1962.
               carica in campo nazionale a quella di comandante in capo del   Morì a Roma il 20 novembre 1976.
               dipartimento militare marittimo di Napoli.
                  Fu  presidente  del  Consiglio  superiore  di  Marina  e  delle
               Forze armate.                                           BIGLIERI GIUSEPPE
                  Lasciò il servizio per limiti di età nel 1961. Deceduto a
               Marciano di Romagna il 1° luglio 1968.                     Sottotenente di vascello.
                                                                          Nato a Valenza (Alessandria) il 21 settembre 1851, fu am-
                  Ha lasciato un volume autobiografico Una vita in Mari-
               na, edito dalla Fondazione Italo Zetti a Milano nel 1903, fuori   messo alla Scuola di Marina di Napoli nel 1867 conseguen-
                                                                       do la nomina a guardiamarina nel 1872. Dopo un periodo di
               commercio.
                                                                       imbarco sulle fregate corazzate Venezia, Roma, Conte Verde e
                                                                       Palestro, durante il quale fu promosso sottotenente di vascello
                                                                       (1876), venne temporaneamente destinato al 2° Dipartimento
               BIGLIARDI CANDIDO
                                                                       marittimo (Napoli) con l’incarico di aiutante maggiore e quin-
                  Ammiraglio di squadra, cavaliere                     di con lo stesso incarico trasferito a Venezia presso il 3° Di-
               dell’ordine militare di Savoia, meda-                   partimento.
               glia di bronzo al valore militare sul                      Nel 1880 imbarcò sulla corvetta a ruote Ettore Fieramo-
               campo, croce di guerra al valore mi-                    sca, al comando del capitano di fregata Gian Galeazzo Frigerio
               litare, cavaliere di gran croce dell’or-                (vds.), dislocata in Mar Rosso alla stazione navale di Assab
               dine  della  Repubblica  Italiana.  Se-                 (Eritrea). Fu destinato nel maggio del 1881 a prendere par-
               gretario generale della Marina.                         te alla spedizione geografico-diplomatica di Giuseppe Maria
                  Nato a Poviglio (Reggio Emilia)                      Giulietti  verso  la  regione  interna  del  Tigrè  (Dancalia),  con
               il 14 gennaio 1902, nel 1914, a dodici                  l’incarico di comandante della scorta formata da dieci marinai
               anni, fu ammesso all’Accademia Na-                      della sua stessa unità. Nella regione controllata dai dancali, in
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