Page 77 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 77
L’idrovolante Macchi L.3 pilotato da Massimo Bissi (a sinistra) nelle missioni di guerra nel 1917.
BOBBIESE ANTONIO periodo di due anni a terra destinato alla Commissione perma-
nente degli esperimenti dei materiali da guerra di Spezia, ebbe
Ammiraglio di divisione, cavaliere dell’ordine militare di
Savoia, medaglia d’argento al valore militare (tre concessioni), il comando del cacciatorpediniere Borea, quindi, negli anni
medaglia di bronzo al valore militare, croce al merito di guer- 1933-1934, dell’esploratore Nicolò Zeno, di gruppo di caccia-
torpediniere e successivamente dell’esploratore Leone e capo
ra, cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia, ufficiale dell’or-
dine dei santi Maurizio e Lazzaro, commendatore dell’ordine della squadriglia. Promosso capitano di vascello nel 1935, fu
coloniale della Stella d’Italia. Comandante in guerra di settore per più di due anni al comando della nave da battaglia Conte
militare marittimo. di Cavour durante l’ultimo periodo dei lavori di rimoderna-
Nato a Mortara (Pavia) l’11 agosto 1891, fu ammesso mento e la sua entrata in linea. Ebbe quindi l’incarico di capo
all’Accademia Navale di Livorno nel 1909 e nominato guar- di stato maggiore del comando marittimo di Pola e, promosso
diamarina nel 1912. Partecipò alla guerra italo turca (1911- contrammiraglio nel 1939, assunse anche il comando interina-
1912) imbarcato sulla corazzata Emanuele Filiberto e al primo le della piazza marittima.
conflitto mondiale, già tenente di vascello, come comandante Dopo un anno di destinazione a Roma presso lo stato mag-
a
della 97 batteria d’assedio sul fiume Isonzo, meritando la me- giore, all’entrata in guerra nel secondo conflitto mondiale e
daglia d’argento al valore militare. Fu quindi imbarcato sulla fino al 1941 ebbe il comando di Marina Bengasi, di Marina
corazzata Regina Margherita sino alla sua perdita, avvenuta Tripoli e infine di Marina Teodo (Cattaro), quindi, dall’ottobre
per urto contro mine nelle acque di Valona; durante l’affonda- 1941 al 15 settembre 1943, il comando militare marittimo del-
mento, per il fattivo concorso prestato nell’opera di salvatag- la Dalmazia a Spalato; nel febbraio del 1942 era stato promos-
gio rincuorando la gente e abbandonando la nave fra gli ultimi, so ammiraglio di divisione.
gli fu conferita la medaglia d’argento al valore militare. Fu insignito dell’ordine militare di Savoia per le prove di
Fu successivamente destinato alle dipendenze del comando sagacia, energia e coraggio fornite a Bengasi e Teodo e del-
truppe di occupazione dell’Albania preposto al comando della la terza medaglia d’argento per l’attività risoluta ed energica
batteria galleggiante della base di Valona, ricevendo un vivo perseguita contro le bande ribelli che minacciavano i presidi
elogio dal comandante del XVI Corpo di armata per la sua nazionali in Dalmazia. Nelle ore che seguirono l’armistizio
attiva e intelligente azione, meritando anche la croce al merito dell’8 settembre 1943, la situazione a Spalato, sede del coman-
di guerra. Da capitano di corvetta, per tre anni (1924-1927) fu do militare marittimo della Dalmazia, precipitò rapidamente e,
capo servizio tiro dell’Armata navale stando imbarcato sulla trovandosi in territorio occupato, Bobbiese decise di sgombe-
corazzata Conte di Cavour; da capitano di fregata, dopo un rare quanto più possibile il personale con i pochi mezzi nava-