Page 81 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 81

Dizionario Biografico                                            81


               BOLOGNA LUIGI                                              Pilota sportivo di grande abilità, nel 1920 vinse a Venezia
                                                                       con aereo “Savoia” la coppa Schneider, gara di severe prove
                  Tenente di vascello, medaglia d’argento al valore militare
               (due concessioni), medaglia di bronzo al valore militare, croce   aviatorie.
                                                                          Il 23 agosto 1921, quando era in comando della stazione
               al merito di guerra, cavaliere dell’ordine della corona d’Italia.   idrovolanti di Venezia, perì per incidente aviatorio nelle acque
               Pilota d’idrovolante.                                   della laguna.
                  Nato a Torino il 17 maggio 1888, fu ammesso all’Acca-
                                                                          In omaggio alla sua memoria, l’idroscalo di Taranto (pun-
               demia  Navale  di  Livorno  nel  1905  conseguendo  la  nomina   ta Penna) fu dedicato con cerimonia del 3 aprile 1927 al suo
               a guardiamarina nel 1909. Prese parte alla guerra italo turca   nome.
               del 1911-1912 imbarcato sull’incrociatore corazzato Giusep-
               pe Garibaldi e sull’ariete torpediniere Etruria. Promosso te-
               nente di vascello nel 1914, appassionato del volo, all’entrata   BONALDI ATTILIO
               dell’Itala nel primo conflitto mondiale (24 maggio 1915) se-
               guì il corso di pilotaggio di idrovolanti presso la Squadriglia   Ammiraglio di squadra, gran-
               di Venezia, conseguendo il relativo brevetto nel luglio dello   de ufficiale dell’ordine della Co-
               stesso anno. Iniziò subito l’attività bellica con voli sulla co-  rona d’Italia e dell’ordine dei san-
               sta nemica e meritando già nel mese di agosto 1915 la prima   ti Maurizio e Lazzaro.
               medaglia d’argento al valore militare per un ardimentoso volo   Nato a San Francisco (Stati
               sulla munita base navale di Pola. Comandante di squadriglia a   Uniti  d’America)  il  6  settembre
               Grado e poi a Venezia, pilota nei voli su Trieste e Parenzo di   del 1872, fu ammesso all’Accade-
               D’Annunzio, di cui divenne amico, condusse numerose mis-  mia Navale di Livorno nel 1885 e
               sioni, meritando una medaglia di bronzo al valore militare per   nominato guardiamarina nel 1890.
               un’azione di bombardamento notturno su Trieste, un elogio e   Da  ufficiale  inferiore  fu  a  lungo
               un encomio solenne per l’audacia, l’abilità e lo spirito d’ini-  imbarcato  su  unità  maggiori,  fra
               ziativa dimostrati in azioni sulle basi nemiche. Una medaglia   cui  le  corazzate  Italia,  Dandolo
               d’argento al valore militare premiò alla fine del conflitto la sua   e  Vittorio  Emanuele, l’ariete  tor-
               complessiva attività di guerra. Anche gli Alleati gli tributarono   pediniere Vesuvio, le navi scuola
               riconoscimenti per i servigi resi alla causa comune: la “Dstin-  Flavio  Gioia e  Amerigo  Vespuc-
               guished Service Cross” da parte del Comando britannico e la   ci;  da  tenente  di  vascello,  negli
               “Medaille d’argent à la valeur” da parte del ministro della Ma-  anni 1902-1904 fu in comando di
               rine Nationale.                                         torpediniere  costiere  e  quindi  di
                                                                       sommergibili, fra i quali il Delfi-
                                                                       no, il Glauco e il Narvalo, di cui fu comandante (1906-1908).
                   Il tenente di vascello Bologna ritratto davanti al suo SVA.   Dopo un periodo di destinazione a terra al ministero, pro-
                             Aeroporto di Campalto, 1918.
                                                                       mosso capitano di corvetta, fu per un anno in comando del
                                                                       cacciatorpediniere Euro e quindi capitano di fregata, dal 1911
                                                                       al 1913 fu nominato aiutante di campo effettivo del Re Vittorio
                                                                       Emanuele III e negli anni 1913-1925 governatore del principe
                                                                       ereditario.
                                                                          Nel 1913, dopo sette mesi di imbarco sulla corazzata Re
                                                                       Umberto e due mesi sulla nave reale Trinacria, fu nominato
                                                                                    a
                                                                       comandante in 2  della nuova nave da battaglia Dante Alighieri
                                                                       e nell’anno seguente, comandante dell’ariete torpediniere Pu-
                                                                       glia. Nel 1915 la prima guerra mondiale lo colse al comando
                                                                       del nuovo esploratore Guglielmo Pepe.
                                                                           Contrammiraglio nel 1923, fu comandante della Divisione
                                                                       speciale composta dagli incrociatori corazzati San Giorgio e
                                                                       San Marco durante la campagna nell’America latina nel 1924;
                                                                       ebbe da ammiraglio di divisione negli anni 1925-1926 il co-
                                                                       mando della Divisione navi da battaglia e, promosso ammi-
                                                                       raglio di squadra, per breve tempo fu comandante in capo del
                                                                       dipartimento marittimo della Spezia. Nel 1927 fu in coman-
                                                                       do della 2 Squadra e vice comandante dell’Armata navale e
                                                                               a
                                                                                                          a
                                                                       successivamente ebbe il comando della 1 Squadra. Morì per
                                                                       malattia a bordo dell’esploratore Ancona il 27 luglio del 1928
                                                                       in porto alla Spezia.
                                                                          Fu tra i primi a occuparsi di meteorologia nautica, che pro-
                                                                       pose per l’insegnamento all’Accademia Navale.
   76   77   78   79   80   81   82   83   84   85   86