Page 47 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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L'ARTE  MILITARE  ITALJANA  DAL TARDO  MEDIO  EVO
                            AL  RINASCIMENTO


                                                 PIER  LUIGI  BERTINARIA



        Premessa
            Il principio morale e giuridico che attribuisce aUo Scaro il diritto di armare il po·
        polo per la difesa del rerrirorio era caduto con l'Impero Romano d'Occidente. Ad
        esso, con l'ondata di violenu delle invasioni barbariche, si era sostiruito l'arbiuio di
        una  cla~se, di  u011  casra o di una rribù (clan) nella coercizione assoluta delle armi.
            Tale capovolgimento del iiiJ puhlkum in un ii1Jpri11atum che negava persino l'e·
        sisum;(a di uno Stato, fu  dc:tcrminaro dal predominio dell'uomo a cavallo sull'uo·
        mo a piedi, divenuto puram<:me addettO alle armi da girro, l ba rbari, infnui, erano
        nomadi.  Non avevnno "civicas" da difendere.  Il  loro  ambiente era la  tundrn,  la
        sreppa. Essendo trnnsumnnti si muovevano in carovane: ed o cavallo per cui l'ordì·
        namento preminente dell'orda era incentrato sui reparti a  cavallo.  E  que~ro fano
        influc:n2ò  per l'intero  arco dc:l  Medioevo i  princìpi  base dell'arre milirare.

        L'anc:  militare:  nel  tardo  Medioevo
            Nel XIV secolo, come d'altronde in ruttll  l'Europa,  l'arma dominante degli
        eserciti  era  la  cavalleria.
            l fanti -  di esuazione ru rale -  lavoravano la terra e, in prauca. costituiva·
        no il  maggior  provento finanziario  dei potenti.
            l signori feudali -  gli unici in grado di possedere Cllvalli  per via del get:tiro
        rc:rriero -  istituirono eserciti che alrro non erano che improvvisate concentrazioni
        di bande di cavalieri  (nobili).
            la cavalleria, quindi, era arbitra deUa  vittoria: la  fanreria, quando c'era, era
        alle ali!
            Una decadenu assoluta dcll'arre deUa guerra, una diacroni~ macroscopica ri·
        sperto alle  concezioni annibaliche e  romane.
            Ne viene  indorra una  perdita di managerialità poiché una  sola  componente
        bellica toglie possibilità e facoltà di coordinamento. E, da qui, l'atrofia dcl pensie·
        ro  militnre.
            Il declino delle fanterie -  la  cui espressione più evidente fu  il  fenomeno di
        inversione  funzionale  tra  fanteria  e cavalleria  -  durò  a  lungo,  lino al risorgere
        della  latinità  neUultimo scorcio del  Medioevo.
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