Page 50 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
P. 50

16                                            PltR lUI(;I IIUTINhiiJA

              La  cavalleria  pesante italiana  ~ra fra  le  più  quota~ e quella  leggera  venera
          la  migliore d'Europa.
              Nell'artiglieria, era stato il Colleont ad individuarne il suo impiego tattico in
          battaglia  per  franrumue i  quadrati almmemi  imperforabili.
              Nella fortificazione -  sia campale sia permaneore -  l'Italia continuava ad
          c:ssere maestra  al mondo.  E lo  fu  fino  all'avvento del  Vaubao.
              Orbene, questi farrori albergavano consciamente nella mtnre di Momecucco·
          li, uniti all'umilci di "essere venuto dalla v.vcaa" passando aruaverso ru((i i gradi
          c: rune le specialità ed in simbiosi con una profonda onestà marurata dalla propria
          esperienza bellica c dall'analisi dell'arre milìtare dei grandi condonieri precedenri
          e  contemporanei.
              In  particolare:
              nel  campo ta((ico  ed ordinativo egli  muruò da Gusravo Adolfo di Svezia  e
              da  Maurizio di  1  ~ssau: definendo l'equilibrio ua picche e  moscheui (uno
              e  fuoco);  unificando  i alibri  ddle ardglicrie (24,  12 e  3  libbre); isriruc:ndo
              la Brigata su  rrc  o quanro barmglioni per conferire elasticità aJia  manovra;
              dorando di sciabole la cavalleria; adonando il carwccio·proicrro per le bocche
              da fuoco  ed assegnando, quale artiglieria di aderenza, pezzi  leggeri ni barca·
              glioni di fanteria nel rapporto di 9·1 O pezzi ogni 1000 uomini; promuovendo
              e codificando la cooperazione inrerarma e l'addesuamento al combarcimenro;
              accorciando la lunghezza delle bocche da fuoco per acquisire maggior mobili·
              rà; sviluppando l'iniziativa ai minimi livelli; inuoducendo sul campo schiera·
              menti più rarefatti t  meno vulnerabili con Brigare intervallate atte a consenrire
              interventi frammezzo della  cavalleria pesante; disponendo una severa disci·
              plina del fuoco con scariche simuleanee di plotone per il tiro di fucileria; pas·
              sando,  nd campo dell'equipaggiamento, daUa "divisa" alJ'"uniforme";
              nel campo logistico e strategico derivò invece soprammo dal Vallenstein, di·
              venendo l'inveorore della logiscica moderna, sia di produzione sia di campa·
              gna, e concependo e posrulando per primo la Landwthr (milizia di popolo o
              milizia  paesana) quale anticipazione del  modello  prussiano della  "nazione
              armata".
              Nel campo logistico  Monrecuccoli  sosriruisce  la  tirannia del saccheggio e la
          dipendenza dalle sole risorse locali con l'istituzione del treno dci rifornimenti a((O
          ad assicurare piena autonomia operativa in ogni stagione e scacchiere; sfrurra  le
          vie fluviali quali assi di alimentazione; ricorre a-d un'organizzazione ed un'aromi·
          nistrazione rigorose tramite la  ripartizione delle scorte e jj decentramento dei ma·
          gazzini; impone drastiche misure per la repressione del saccheggio e delle ruberie
          (componente psicologica di accc((3zione da parte delle popolazioni); avverte l'esi-
          genza di sfrutrnmenro del potenziale svedese  nel campo minerario per ricavarne
          gli acciai  speciali  dell'industria bellica di  produzione.
              Nel campo dell'ordinamento militare dello Smro  posrula  un  esercito perma·
          nenre di 50 000 uomini, consentito dalla tassazione delle classi  più elevare ed ab·
   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55