Page 51 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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bienci c derermjnato quanritacivamenre dalle potenzialità logisciche dei magazzini
e delle scorte (l l %) e dalle possihilità locali di acquislz:ionc e requisizione. Per
primo, egli regolamenta le 3000 calorie giornaliere per i suoi soldati.
Sorro l'aspetto della condona strategica della guerra -o della strategia specu-
lativa- il Monrccuccoli, al contrario del Clausewicz, sturua la guerra asrractamen·
te dalla politica Haendone l'incramonrabile, il perenne, l'immurabilirà dei principi.
Di questi, due sono i fondamentali: la massa e l'economia delle forze. La manovra
e la sicurena sono solcanro corollari servendo - la prima - a concenHare la mas·
sa là dove le condi2ioni di spnzio c: di tempo lo richiedono, e garantendo di per
se stesso - la seconda - l"econ.omia delle forze. Tutti gli altri princìpi, che tali
non sono poiché mutabili secondo le leggi evoludvc, scadono in semplia modalità
organiz~ative ed esecutive.
La sua strategia è globale poiché egli usa la minaccia potenl(ialc dd ricorso
alla forza quale: dc:rerrc:n.re; i suoi fattori: forze armare permanenti e forcifìcazione,
non tanto imesa quale espressione di impenetrabilità quanco di base di raccolta
e di irradiamcnro opcrarivo e quale perno dj manovra a sostegno delle azioni di
campagna. In guerra, è fautore de!ranni.enramenco, da perseguirsi con mecodicirà:
quindi. a disarricola~zione avvenuta dell'avversario mediante il fuoco dcll'an.iglie·
ria - solo clemenro offensivo della lorra - la cavalleria pesante e la fanteria inse-
guono dappresso mentre la cavalleria leggera soprawanza alle ali ricercando l'arresto
in profondit.~. prodromo dello schiacciamcnro, o di una serie di sc:hiacciamcnci suc-
cessivi e risolutivi.
La sua visione tuttavia è elastica: la guerra, secondo Momecuccoli, non può
essere schemadzznta. L'imprevisto è sempre incombente per c:ui è necessario essere
pronti nd ogni evenro, pur perseguendo l'annicncamento: dalla manovra per linee
esterne c:d interne all'azione tcmporc:ggintricc, dalla difensiva pura all'a7.ione di ri·
picgamento, dalla guerra di movimento a quella di I<Jgoramento.
Sorto J'asperto concettuale ed organizzativo della pianificazione operativa, egli
non lascia nulla al caso: "divinare l.e intenzioni del nemico" (anività informativa
su consistenza, disloca2ionc, dottrina, morale, sostegno logistico, assi di comunica·
~ione), procede razionalizzando, schcmarinando, siscemat:izzando sulla base con·
crera deUe va.lucazioni scaturicc dall'analisi dcU'ambieocc naturale (clima ed impianto
oroidrografìco) c delle forze concrapposce, secondo un metodo rigoroso che lo col·
!oca quale effenivo precursore del lavoro di Sraro Maggiore.
Coo queste premesse, quindi, il Monrecuccoli - Capitano al servizio di una
Pmenza che poteva consentirgli ru pcrfe2ionare il suo genio innato in conccsci esce·
si che l'angustia politica c tcrricoriale italiana avrebbe altrimenti cosrrctto, e uomo
che il rctaggio culrurale dclla Rinascenza italiana aveva profondamente segnato -
assurse al ruolo di più rappresenracivo tsponenre dci pensiero militare del suo se-
colo e di miglior p.romgonisra sul campo: quaranrun~ campagne senza sconfina,
maestro della difensiva conHoffensiva, innovaroce nella domina e nell'impiego, chi·
merico nel risolvere situazioni operative senza combattere.