Page 140 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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138        Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione




                                            Del caduto è ricordato spesso nei manifesti di
                                         necrologio anche il soprannome quasi a volerlo ri-
                                         portare, nel ricordo, in una sfera privata o amicale
                                         in cui il soldato appartiene solo alla sua famiglia,
                                         agli amici, alla comunità dei parenti e del lavoro.
                                            I parenti conoscevano spesso, grazie alle let-
                                         tere dei commilitoni o alle più convenzionali e
                                         stereotipate comunicazioni ufficiali, le modalità
                                         della morte seppure censurate dei particolari più
                                         crudi, il luogo in cui era avvenuta e quello della
                                         sepoltura ma a volte i soldati restavano insepolti
                                         o calati frettolosamente in fosse comuni lascian-
                                         do così in un’angoscia più grande i familiari.
                                            Non è raro che negli opuscoli, nei necrologi,
                                         nelle targhe commemorative al nome del caduto
            Carlo Elviri, capitano del 19° Reggimento
            Fanteria, disperso il 10 novembre 1915 sul   si  accompagni  la  dicitura  «disperso»  insieme  al
                   Monte San Michele,    luogo e alla data della morte.
              necrologio, [s.l.; s.n., 1915-1920]
               Polo Museale della Campania  Così ad esempio viene ricordato, in un opu-
                                         scolo a lui dedicato, Nicolino Pace: «disperso a
                                         Kastagnievika  il  23  maggio  1917  [...]  grande  e
                                         ignoto eroe appena ventenne».
                                            Il 10 novembre 1918 Mario Bazzi, arruolato
                                         negli alpini, pubblica su La trincea un’illustrazione
                                         in cui in basso, a sinistra, compare la scritta «Mor-
                                         to per la Patria» su una croce di legno, tipica dei
                                         cimiteri di guerra. Il sacrificio è stato compiuto. I
                                         piedi di uno dei caduti, il cui corpo non è raffigu-
                                         rato per intero, sembrano la base di un calice sol-
                                         levato in alto durante la messa. La frase che espli-
                                         cativa  dell’immagine  è  un’esaltazione  dei  caduti
                                         durante battaglie decisive nel corso della guerra:


                                         Morti del Grappa, morti del Podgora
            In memoria di Nicolino Pace di Sebastia-
            no  disperso  a  Kastanievika  il  23  Maggio   riscotete la terra! È l’ora, è l’ora!
              1917, Lanciano, Tip. Nasuti, 1919.  L’ora per cui, purpurei fior
            Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze  l’ora di Trento, l’ora di Trieste.
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