Page 149 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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2 Sessione - La memoria dei caduti 147
L’albo d’Oro dei Caduti della Grande Guerra
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di Roberto ESPOSITO
Introduzione
Al termine del Primo con-
flitto mondiale, tutti gli Stati
cercarono di rendersi conto
dell’entità del tributo pagato in
termini di vite umane volgen-
do gli studi alla determinazione
della quantità complessiva dei
caduti, tenendo conto di quei
militari compresi nella catego-
ria dei dispersi di guerra e delle
infinite cause e concause che
avevano concorso alle perdite: dalla morte diretta sul campo di battaglia a quella
ascrivibile a straordinari eventi bellici o, ancora, al decesso per cause naturali ma
in qualche modo riconducibili a un fatto o occasione di guerra.
A questa esigenza corrispose la redazione dell’Albo d’Oro dei Caduti militari
italiani durante la Grande Guerra, rispondendo così, non soltanto ad una que-
stione di natura giuridica e amministrativa, ma anche e soprattutto a un bisogno
di ordine morale e patriottico che il Governo nazionale intese soddisfare.
Questo intervento intende ripercorrere i tempi, i criteri e le modalità che
portarono alla redazione e pubblicazione dell’Albo d’Oro, sino a giungere ad una
riflessione complessiva sulla sua odierna persistente attualità anche alla luce del
Centenario delle commemorazioni del “Milite Ignoto”.
La Genesi
Tra i paesi che precedettero l’Italia nella compilazione dell’Albo dei Caduti vi
era stata la Francia che il 25 ottobre 1919 promulgò una legge che prevedeva che
1 Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti.