Page 322 - ATTI 2021 - IL MILITE IGNOTO
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320        Il Milite Ignoto: sacrificio del cittadino in armi per il bene superiore della Nazione




            Londra, si aggiungevano le pretese su Fiume e su altri territori in cui era presente
            una componente italofona. Come accennato in precedenza, queste posizioni si
            scontrarono con quelle americane secondo cui se le modifiche territoriali sul
            confine italiano settentrionale erano accettabili, quelle sul confine orientale vio-
            lavano palesemente il principio di nazionalità e pertanto non erano più motivate
            da ragioni di sicurezza legate all’Austria-Ungheria.
               Nell’aprile 1919 l’Italia si dichiarò disponibile ad uno scambio tra territori dal-
            mati non italiani e Fiume, ma visto il rifiuto delle delegazioni dell’Intesa, iniziò a
            maturare l’idea di ritirarsi dai negoziati, cosa che poi avvenne, fino al 7 maggio.
            Dopo il rientro italiano ancora una volta non fu raggiunto un accordo e nel giugno
            la coppia negoziale Orlando-Sonnino fu sostituita da quella Nitti-Tittoni. Una delle
            linee d’azione di Tittoni fu quella di un accordo con la Grecia (luglio 1919) e di una
            nuova proposta che prevedesse la creazione dello stato libero di Fiume. Tuttavia, la
            posizione italiana fu complicata dall’azione di D’Annunzio del 12 settembre 1919,
            la presa di Fiume, appunto. Con il governo Giolitti-Sforza presero corpo negoziati
            bilaterali tra Italia e Regno di SHS. Roma godette della sua posizione di maggior
            forza dovuta a diversi fattori: il ruolo internazionale, il maggiore disinteresse ame-
            ricano, la fretta di francesi e britannici per risolvere la questione, l’isolamento di-
            plomatico della controparte e, il 12 novembre 1920, si giunse al trattato di Rapallo
            con il quale la frontiera con l’Istria ricalcava quella del Patto di Londra con una
            leggera variante verso est. Inoltre, Zara e il territorio circostante per un raggio di 7
            km vennero assegnati all’Italia; alcune isole del Golfo del Quarnaro e dell’Adriatico
            furono assegnate all’Italia; veniva così creato lo Stato libero di Fiume. In questo
            modo mezzo milione di slavi diventavano cittadini italiani.
               Sul versante italiano di politica interna, quindi, si creò l’esigenza di giustificare
            alla popolazione il sacrificio bellico di molte vite per una c.d. “vittoria mutilata” e,
            insieme, di creare un simbolo tangibile che fungesse da narrazione collettiva e col-
            lante sociale. Ecco, dunque, che con il progetto di legge intitolato Sepoltura salma di
            un soldato Ignoto del 20 giugno 1921 nacque il Milite Ignoto.  Con il regio decreto del
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               da Francesco Salata e da Salvatore Barzilai 25 gennaio/ 7 febbraio 1919. Archivio storico
               diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Archivio
               Francesco Salata, b. 246, fasc. 1595.
            6    28/06/2021 indicazione data di sepoltura il 4 novembre all’Altare della Patria;
               20/08/1921 Ministero della Guerra istituì commissione per individuare la salma di 11 caduti
               al fronte privi di riconoscimento;
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