Page 64 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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ArchùJi e Biblioteche: sessione mattutina
settore e quindi, paradossalmente, anche di poter distruggere tutta la documentazione.
Se cambiare questo articolo, peraltro sbagliato in quanto omette Carabinieri,
Guardia di Finanza e altri organismi, richiede un iter prolungato, nulla vieta di interve
nire con chiarezza all'interno della Aeronautica Militare.
È, pertanto, necessario definire cosa si intende per materiale storico e/ o documen
tale, disciplinare la sua raccolta, conservazione, inventariazione, divulgazione, affinché
tali informazioni fungano da elemento moltiplicatore delle forze in tutte e tre le aree
critiche. Far sì che la salvaguardia della memoria non sia solo un fatto degli addetti ai
lavori, ma resti radicato nelle coscienze, insomma di tutta la Forza Armata.
Se, in effetti, si coinvolgono gli enti periferici nella conservazione dei documenti,
specificando cosa conservare e come conservarlo, si è automaticamente incrementato
lo spazio, utilizzando aree non altrimenti reperibili a Palazzo Aeronautica, si è poi sti
molato tutto il personale a fare mente locale sull'importanza, per la storia, del singolo
atto quotidiano e, quindi, viene sviluppata, automaticamente e spontaneamente, la sen
sibilità storica. La documentazione in tal modo non andrà perduta e potrà essere por
tata al centro quando si renderà necessario e possibile.
Per attuare ciò, e quindi incrementare la quantità e qualità della documentazione ver
sata da parte degli Enti aeronautici all'Ufficio Storico, diminuire la lacunosità di tale
materiale ed evitare che molto di esso vada perduto, bisogna assolutamente intervenire
sulla produzione di direttive. Quelle esistenti si contano sulle dita di una mano, sono
frammentarie e forniscono istruzioni così scarne da ottenere spesso un prodotto insuf
ficiente.
La formazione del personale
Un altro elemento estremamente importante è quello relativo alla professionalità del
personale dell'Ufficio S t orico. Tale personale, infatti, non ha alcun tipo di preparazio
ne in campo archivistico né in quello della biblioteconomia. Ciò ha fatto sì che il mate
riale esistente venga conservato praticamente senza tenere in alcun conto le tecniche
previste da quelle che sono le professionalità acquisibili mediante corsi di laurea. Se è
vero che non è pagante inserire negli istituti di formazione dell'AM corsi ad hoc per un
numero limitato di addetti ai lavori, è pur vero che si sarebbe potuto inviare tale perso
nale ad effettuare corsi specifici presso organizzazioni esterne.
Il quadro tracciato non è esaltante e comprendo lo stupore dei ricercatori quando si
trovano di fronte a tale realtà; fortunatamente ' impegno, la cortesia e la disponibilità
l
del personale dell'O fficio è tale da sopperire, almeno in parte, a tale deficienze.
Per evitare tutto ciò che cosa si sta facendo? Si è ritenuto di avviare ogni possibile
iniziativa tesa a sanare questa situazione ed invertire la rotta. Ovviamente, i settori di
intervento sono tanti e ciò richiederà tempo e costanza. Ecco che cosa si è iniziato a
fare, mediante anche un contributo mutuato di forze esterne all'amministrazione:
Inse�imento nelle tabelle organiche d i dNc posizioni per Archivis civili d i livello C2 - Tali pro
fili si sommano così alla posizione di collaboratore bibliotecario già prevista. Resta ora
da vedere quando e se tali posizioni saranno ripianate. Comunque un risultato è stato
raggiunto, quello di aver fatto riconoscere l'esigenza. Abbiamo ottenuto queste posizio-
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