Page 97 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Paola Carucci


      sa introduce un principio di reciprocità nel caso di utenti stranieri secondo disposizio­
                          a
      ni del Ministero degli  f fari esteri, mentre per la consultazione dei documenti conser­
                                                           S
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      vati nell'Archivio centrale dello  t ato e negli altri Archivi di  t ato tale principio non è
      previsto e pertanto non sussistono differenze tra gli utenti  t aliani e gli utenti stranieri.
                                                         i
      Salvo quest'ultimo punto, il decreto ripropone esattamente le disposizioni dell'art. 21
      della legge archivistica del 1 9 63. All'epoca i Carabinieri non erano Forza armata e, per­
       tanto, tale decreto non si riferiva all'Ufficio storico del Comando generale dell'Arma né,
      evidentemente, era estensibile al Museo storico della Guardia di Finanza e, pertanto, si
       rende necessaria una armonizzazione delle  i sposizioni in materia di consultabilità.
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         Nuove esigenze per la conservazione e  la fruizione degli  archivi militari
         Da  quanto si è  detto, sia pure  in  maniera molto sintetica, emerge con evidenza la
       necessità  di riconsiderare  la situazione degli archivi  militari,  la cui importanza per la
       ricerca storica è fondamentale.
         Al di là di eventuali forme di collaborazione tra  ' Amministrazione archivistica e gli
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      Archivi  storici  separati  delle istituzioni  militari,  peraltro  già  sperimentate  in  maniera
       soddisfacente,  soprattutto  con  l ' Archivio  dell'Ufficio  storico  dello  S t ato  maggiore
       dell'Esercito e con quello dello  t ato Maggiore della Marina, si pone la questione di una
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       revisione delle disposizioni normative e di una disponibilità effettiva delle Forze arma­
       te a riconoscere l'esigenza di garantire una adeguata conservazione dei documenti e di
       facilitarne l'accesso.
         Esistono  diversi  modelli  di  conservazione delle  fonti  archivistiche  militari,  come
       opportunamente si è evidenziato nel corso del presente Convegno, ma non vi è alcuna
       ragione di mutare nelle linee essenziali il modello italiano. Bisogna, invece, considerare
       di quali correttivi ha urgentemente bisogno.
         Accettando il criterio di salvaguardare l'autonomia degli Archivi degli Uffici storici
       degli  Stati  maggiori  di  Esercito,  Marina  e  Aeronautica  e  dei  Comandi  generali  dei
       Carabinieri e  della Guardia di Finanza, si deve definire con chiarezza quale documen­
       tazione, oltre a quella del Ministero della difesa, dei distretti militari e degli  ffi ci di leva,
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      vada destinata all'Archivio centrale dello Stato e agli altri Archivi di  t ato. Si deve cioè
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       esplicitamente stabilire che la documentazione non occorrente agli  ffi  ci storici che si
       accumula presso gli archivi di deposito  accentrati  o  decentrati di comandi, servizi ed
       enti centrali e territoriali vada destinata, previe operazioni di scarto, all'Archivio centra­
                                    S
       le dello Stato e agli altri Archivi di  t ato. Un'attenzione specifica va dedicata agli archi­
       vi centrali e a quelli delle legioni territoriali e delle stazioni dei Carabinieri, soprattutto
       per quanto attiene alla documentazione relativa alla tutela dell'ordine e  della sicurezza
       pubblica, perché è  urgente provocarne il versamento  presso gli Archivi di Stato, non
       essendo ammissibile che la situazione  politica,  economica  e  sociale  delle  province si
       possa studiare esclusivamente sulle carte della Pubblica sicurezza, come è avvenuto sino
       ad ora, o ripescando incidentalmente le bellissime relazioni dei carabinieri tra le carte
       della Presidenza del consiglio, del Ministero dell'interno, delle prefetture o delle questu­
       re. Pari attenzione meritano gli archivi della Guardia di Finanza, soprattutto per quan­
       to attiene alle funzioni che investono la società civile.




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