Page 93 - Archivi, Biblioteche, Musei Militari. Lo stato attuale, le funzioni sociali, gli sviluppi
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Paola Carucci
Stati preunitari al Regno di Sardegna e poi al Regno d'Italia, mentre per l'Archivio cen
trale dello Stato si rilevano solo i pochi fondi prima indicati relativi alla Repubblica
l
sociale italiana. Ne consegue che ' attuale Archivio dell'Ufficio storico dello Stato mag
giore dell'Esercito conserva anche importante documentazione del Regno eli Sardegna
e nuclei di documentazione della Repubblica sociale italiana.
Puntuali relazioni hanno illustrato in questo convegno il cospicuo patrimonio docu
mentario conservato presso gli Archivi degli U ffi ci storici dello Stato maggiore
clcll'Esercito, cl ello Stato maggiore della Marina c cl ello Stato maggiore cicli' Aeronautica.
Ne emerge, tra l'altro, l'importanza clcllc "memorie storiche", ovvero delle relazioni
annuali eli ogni comando, corpo o ente territoriale, c elci "diari storici", per il periodo eli
guerra relativamente all'Esercito, mentre nella Marina non è diffusa la tipologia del elia
rio storico c l'Aeronautica, che elabora memorie c diari storici, ha emanato disposizio
ni per questi ultimi solo nel 2003 e ha tuttora in corso ' elaborazione eli disposizioni per
l
le memorie.
Sotto il profilo istituzionale, dunque, risulta abbastanza chiaro il criterio che porta la
documentazione centrale dell'amministrazione militare in parte all'Archivio centrale
dello Stato c in parte negli Archivi degli U ffìci storici dei tre S t ati maggiori, anche se
mancano invece direttive per la conservazione dei documenti eli carattere tecnico-mili
tare di comandi, corpi o enti centrali non selezionati per le finalità eli raccolta, eli studio
U
ed elaborazione degli ffi ci storici. Va rilevato che gli U f fici storici, proprio per la natu
ra delle loro funzioni di autodocumentazionc, trattano le fonti senza una particolare
attenzione ai criteri archivistici ma favoriscono la creazione eli grandi miscellanee n cen
i
trate sui temi oggetto eli studio e documentazione. Fatto questo che ne rende poi ogget
tivamente difficile il riordinamento e la consultazione.
Diverso è il caso dell'Arma dei Carabinieri, che solo da pochi anni è diventata Forza
armata. Risulta istituito dapprima un Museo dell'Arma, ove si conserva un piccolo
nucleo eli documenti, e solo dal 1 9 65 esiste un U f ficio storico del Comando generale
dei Carabinieri, ove si conserva un altro nucleo eli documenti pure eli dimensioni assai
limitate. L'Archivio centrale dello Stato conserva solo una piccola miscellanea eli docu
menti dei Carabinieri. N e dovrebbe conseguire dunque che, a livello centrale, la docu
mentazione sia conservata presso i rispettivi soggetti produttori, ma non ne sono note
né l'esistenza, la consistenza c la datazione né tanto meno l'intenzione eli destinarne
parte all'Archivio centrale dello t ato c parte all'Ufficio storico del Comando generale.
S
Quest'aura di mistero che sembra avvolgere la documentazione elci Carabinieri costitui
sce uno dci limiti più gravi per la ricerca storica, soprattutto se si considera che i
Carabinieri sono stati istituiti nel 1 8 1 4 e presenti in maniera capillare sul territorio
hanno sempre svolto anche un ruolo fondamentale, in parallelo alla Pubblica sicurezza,
nell'ambito della tutela dell'ordine pubblico c dell'investigazione politica.
Per quanto riguarda la Guardia di Finanza, Corpo armato c non Forza armata come
i casi prcccclcnti, pur esistendo un Museo, ovc si è concentrato un piccolo nucleo eli
documentazione e ora destinato acl archivio storico del Comando generale, istituito nel
S
1 9 06, l'Archivio centrale dello t ato ha sempre ritenuto, in assenza eli regolamenti par
ticolari, che rientrasse tra i suoi compiti esercitare la sorveglianza sulle carte elci finan-
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