Page 252 - Attacchi alle basi 1940-1943
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sette messaggi in arrivo, n. 1 N. 78695 (16 Feb. 1941) inviato da Marina Brindisi a Supermarina Roma: «Dalle ore 04:31 alle ore 05:45 allarme
          aereo Piazza Brindisi con intense azioni fuoco […]. Colpito […] Aeroporto con un apparecchio distrutto e altri lievi danni […]. Un morto e due
          feriti […]»,
          n. 2 N. 77335 (27 Feb. 1941) inviato da Marina Valona a Supermarina Roma: «Ore 15:50 aerei dieci […] attaccano Valona accolti intensa precisa
          reazione contraerea. Un aereo abbattuto e altri visibilmente colpiti da Batterie R. Marina […]»,
          n. 3 N. 00755 (22 Feb. 1941) inviato da Marina Valona a Supermarina Roma: «Alle ore 15:00 aereo da ricognizione si ritiene nemico […] sorvola
          rada ad altissima quota […]»,
          n. 4 N. 77306 (1 Feb. 1941) inviato da Marina Valona a Supermarina Roma: «[…] aerei 5 […] sganciano zona ospedale. Decina morti vari e danno
          padiglioni: pronta reazione antiaerea nostri caccia […]»,
          n. 5 N. 40617 (16 Feb. 1941) inviato da Marina Brindisi a Supermarina Roma: «Prosecuzione mio tele-armonica 78695 […]. Da ulteriori accertamenti
          risultano abbattuti tre apparecchi nemici anziché due […]. Fatti prigionieri un sergente R. A. F. illeso un aviere zeolandese (sic!) […]. Altri tre
          membri stesso equipaggio periti. Bombe dirompenti e incendiarie sono state lanciate soltanto su aeroporti terrestri e idro causando lievi danni
          fabbricati e distruzione due depositi […]»,
          n. 6 N. 81644 (22 Feb. 1941) inviato da MARISUPAO MASSAUA a Supermarina Roma: «Oggi ore 5 minuti primi 30 cinque aerei nemici su
          Massaua lanciate bombe incendiarie e dirompenti. Danni lievi palazzo Residenza. Un aereo probabilmente abbattuto. Ore dieci minuti primi 30 sette
          Hurricane mitragliato campo di aviazione distruggendo sei apparecchi […]»,
          n. 7 N. 22381 (25 Feb. 1941) inviato da MARILIBIA a Supermarina e p.c. a MARIPERS: «[…] Militari feriti incursione aerea sono: […]» (elenco),
          un teleavio espresso del Comando Superiore della R. Marina in Libia – Uff. S/2 (27 Feb. 1941) inviato a Supermarina e p.c. a MARIPERS e
          MARINEQUIP: «MARILIBIA TRIPOLI 79431 […] militari feriti incursioni aeree sono: […]» (elenco);
          Sott. Fasc. 2.3 (Tit. est.) “MARZO” (Tit. est. post ) “ 09593” (1941).
          Il sottofascicolo contiene una relazione sul 36° attacco nemico sul cielo di Valona (2 Mar. 1941) compilato dal Comando D. I. C. A. T. – KANINA
          (Il Cap. di Corvetta Com. GIULIO GELMI e p.c.c. S. Ten. S. N. Pier Nicolò Antonelli) e inviato tramite lettera Prot. N. 00915/S al Comando Marina
          Valona,
          una lettera Prot. N. 1364/S (3 Mar. 1941) inviata dal Comando R. Marina VALONA (su firma del Capitano di Vascello Com. MARIO SCHIAVUTA)
          a MARIALBANIA = DURAZZO e p.c. a Supermarina ROMA avente in argomento la «36° incursione aerea nemica su Valona»: «Rimetto copia
          del rapporto del dipendente Comando Dicat sull’incursione aerea effettuata dal nemico alle 17:40 su Valona il I corrente […]. Gli aerei nemici in
          numero di 9 bombardamento tipo Wellington e 4 da caccia tipo Hurricane […]»,
          un tele-avio espresso (13 Mar. 1941) del Comando Superiore della R. Marina in Libia (nella persona di BRIVONESI e p.c.c. il Cap. di Fregata Capo
          di Stato Maggiore CARLO AVEGNO) inviato a Supermarina e p.c. a MARINEQUIP La Spezia: «MARILIBIA 29057. Prime ore questa mattina
          seguito incursione aerea ferito Sergente Cann. MINA GIOVANNI […]»,
          sei messaggi in arrivo (T.A.), n. 1 N. 50139 (9 Mar. 1941) inviato da MARIALBANIA DURAZZO a Supermarina ROMA: «Dalle ore 21 alle ore
          23 attacchi aerei successivi su Durazzo. Colpiti e incendiati alcuni fabbricati. Danni lievi abitazione Ammiraglio. Una vittima civile»,
          n. 2 N. Prot. Telegraf. 3049/70 (20 Mar. 1941) inviato da X° C. A. T. 543 109T a Supermarina: «Attività nemica in Libia. Notte sul 18 […]. Attacco
          nemico in due ondate su Tripoli […] lanciate bombe esplosive e incendiarie […] senza arrecare danni […]. Seconda ondata bassa quota sul porto
          […]» (danni),
          n. 3 N. 38663 (18 Mar. 1941) inviato da MARIALBANIA DURAZZO a Supermarina: «Dalle ore 04 alle 05:30 incursione su Durazzo a ondate […].
          Distaccamento Marina colpito con sei bombe […] nessuna vittima marina»,
          n. 4 N.00817 (1 Mar. 1941) inviato da Marina Valona a Supermarina Roma: «Alle ore 17:40 Wellington nove scortati 4 Hurrican quota circa 4000
          accolti intensa reazione contraerea sganciano zona porto periferia città e batteria R. Marina. Quattro morti e quindicina feriti danni lievi»,
          n. 5 N.87432 (13 Mar. 1941) inviato da MARILIBIA a Supermarina Roma: «Dalle ore 2,45 alle ore 4:30 attacco aereo. Un marinaio leggermente
          ferito. Nessun danno unità R. Marina»,
          n. 6 N. 58651 (2 Mar. 1941) inviato da MARISUPAO MASSAUA a Supermarina Roma: «3 apparecchi nemici lanciato stamani […] in 3 attacchi
          alcune bombe nei pressi MARIMIST MASSAUA e NAVALARMI MASSAUA […]»,
          un telegramma a mano N. 55643 del Comando Superiore della R. Marina in Libia (nella persona di BRIVONESI e p.c.c. il Cap. di Fregata Capo
          di Stato Maggiore CARLO AVEGNO) inviato a Supermarina e p.c. a MARIPERS Roma e MARINEQUIP La Spezia: «Seguito incursione nemica
          effettuata ieri 7 corrente decedeva marinaio civile RAIMONDO ALFREDO […] e restavano feriti […]» (elenco);
          Sott. Fasc. 2.4 (Tit. est.) “APRILE” (1941).
          Il sottofascicolo contiene quattro messaggi in arrivo (T.A.), n. 1 N. 98635 (8 Apr. 1941) inviato da MARIALBANIA DURAZZO a Supermarina:
          «Ore 07:30 attacco aereo su Durazzo. Cinque vittime civili vari feriti qualche danno fabbricati»,
          n. 2 N. 22940 (7 Apr. 1941) inviato da MARIALBANIA DURAZZO a Supermarina: «Ore 07:15 un aereo lancia bombe sopra porto Durazzo.
          Nessun danno e nessuna vittima. Ore 08:00 su S. Giovanni di Medua un morto e feriti leggeri tutti civili danni lievi»,




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