Page 68 - Atti del primo convegno nazionale di storia militare - Roma 17-19 marzo 1969
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E  questo per il  fatto della già accennata  complementarietà  degli  archivi
            e  per  La  conseguente  possibilità  di  trovare  notizie  e  dati  anche  .in  archivi
            che si sono formati in organismi amministrativi e politici non specificatamentc
            militari.
               E' difficile  infatti  immaginare  il  numero  di  uffici  che  direuamente  ed
            indirettamente,  nel  sistema  amministrativo  di  un  paese  sono  chiamati  ad
            interessarsi  dell'« eserciro •=  numero  che  cresce  quasi  a  dismisura  quando
            il paese passa dallo stato di pace  a quello di guerra e  poi da  quello di guerra
            a quello di pace.
                Se poi  si  tiene  conro  della  p.ersisren7.a  degU  effetti  che  vanno  di gran
            lunga nel  tempo oltre le cause che li produssero, gli  esrremi cronologici  della
            documentazione che questi  uffici  creano e  conservano  si  prolunga in epoche
            lontane dai fatti  per i quali questi  uffici  vennero costituiti.
                Senza  contare l  continui  ripens1llllenti  attorno  a  quei  fatti  che  portano
            i  nostri  legislatori  a  continue  innowzioni  e  modifiche  della  legislazione
            esistente  con  conseguenti  modifiche  e  rinnovamenti  di  uffici  e  di  archivi.
                Uffici  ed  archivi che  riflettono ciascuno per la  parte di  sua competenza
            alcuni dei molti aspetti cbe sono propri del  fatto oggetto della  nostra ricerca.
                Prendiamo,  ad  esempio, come  base  di  questa  nostra  ricerca  l'elemento
            uomo,  il  militare cioè. Ma. prima di essere militare egli  viene chiamato sotto
            le armi, passa dallo  stato civile a  quello  di  militare.
                Le  liste di esrrazione.,  prima,  e  tutti sanno cosa  siano, e  le  liste di  leva
            poi sono il documento di partenza, direi il foglio di via  del cittadino soldato.
                Questi  registri,  perché  per  lo  più  di  registri  si  tratta,  si  conservano
            ancora  a  cominciare dalle  classi  dei  primi  anni  del  secolo  scorso.  Mi  limito
            qui ad  accennare  alle classi  che interessano il periodo di cui stiamo parlando.
            Se  ne  conservano  si  intende  anche  dei  più  antichi.  Sono  i  documenti  del
            resto che  uniti  a quelli utili  per Ja  tassazione,  tutti  i governi  hanno sempre
            custodito con cum;  per questo sono giunti  sino  a  noi.
                Ora  questi  registri  di  leva  sono  conservati  negli  Archivi  di  Stato;  ad
            essi  li  inviano  ancor oggi  i  distretti  aUe  scadenze  stabilite.
                Questi  registri  dai  quali  è  possibile  trarre  innumerevoli  d:tti,  e  che
            specie  in  questo  dopo  guerra  con  le  distruzioni  di  molti  archivi  comunali
            hanno assunto la  funzione di documenti  sostitutivi  per la  ricostrll4ione dello
            stato  civile,  si  debbono  conservare  in  perpetuo.
                Lo studio indubbiamente di grande interesse,  attorno  al  sentire  militare
            del cittadino, dall'epoca, cioè, da quando le ragazze  canticchiavano  « chi  non
            è  buono per il  re  non  è  buono  neanche  per  me »  aJla  lotta  per  non  es~ere
            arruolato degli  anni successivi,  trova  una delle sue fonti  in quei  registri, ben
            più paclanti  di certe statistiche.
                Del servizio rruli tar e prestato  resta  una traccia  nei  «  fogli  di matricola »
            in 5000 buste si conservano i  •  fogli,. dei  militari che  hanno fatto ne l'eser-

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