Page 87 - Atti del primo convegno nazionale di storia militare - Roma 17-19 marzo 1969
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terno che decide sentira la Giunta del Consiglio Superiore per gli Archivi.
Le autorizzazioni concesse sono molre e si è arrivaci ad autorizzare
l'esame di documentazioni anche del 1939-40.
Posso assicurare, e qui il pre>f. Gnisalbetti che fa parte dd Consiglio
Superiore può confermarlo, che nella concessione deUe autori7.zazioni si
tiene conto non solo dell'argomento trattfltO, ma anche delJa serietà scien-
tifica del richiedente o di chi si impegna, per lo più professori di Univer·
sità, di guidare i giovani ricercatori. Naturalmente quesù permessi affi-
dano però agli archivisti la responsabilità di un pre-esame delle carte allo
scopo di evirare che vengano comunicati documenti che possano riguar-
dare situazioni puramente private di persone o famiglie. I motivi di que-
ste cautele sono evidenti. Fra noi in Italia non è riservato alcun tratta·
mento differenziale tra cittadini nazionali o stranieri; cosa questa che ncm
avviene in altri paesi.
E' stata parimenti avanzata la preoccupazione che la lettura dei do-
cumenti possa danneggiare gli originali. [n genere gli studiosi, quelli veri,
hanno il più grande rispetto per la documentazione; le sale di studio
hanno i loro sorveglianti: cerw il molto uso potrebbe c può danneggiarli.
E' auspicabile la diffusione delle riproduzioni in microfilm o fotostatiche.
Gli Archivi di Stato italiani sono anrev..aù a fare queste riprodu-
zioni. Esiste anche un programma, in corso di attuazione, di riprodu-
zioni in microfi.lm di tutti i fondi pitt importanti o di maggiore c->nsulta·
zione sia per motivi di sicurezza (per evitare che la perdita accidentali!
di documenti si risolva in una perdita irreparabile) e sia per sostituire
nell'uso corrente gli originali.
Faccio però notare che dopo i primi entusiasmi gli studiosi prefe-
riscono normalmente la consultazione diretta su gli originali, e ciò è evi-
dente, riservandosi il microfilm per gli studi a domicilio.
Le istanze di una più ampia liberalizzazione manifestate qui da varie
parti, sono le stesse che vengono un po' avanzate in ogni parte del mondo.
Perché rutti i paesi adottino la stessa linea in tale materia si è anche te·
nuto nel 1966 a Wasb.ington un convegno internazionale, dai raffronti
con le legislazioni o prassi degli altri stati è risultato chiaramente che noi
qui in Italia siamo tra i piu avanzati in tema di liberalizzazione. Debbo
aggiungere che qui in Italia è in piedi una commissione, di cui fanno
parte, tra gli altri, anche il Capo delJ'Ufficio storico dello S.M.E e il Di-
rettore dell'Archivio storico degli Esteri, intesa a raggiungere un accordo
per una linea comune in materia di liberaliz7.azione degli a~chivi.
Altro problema che possiamo considerare eli interesse generale è
quelJo connesso con la ricerra della documentazione di natura militare che
possa trovarsi in vari paesi e che riguardi l'Italia {interventi Tamborra,
Giuntella, etc.). Questa documentazione può dividersi per così dire in due
gruppi: quella di interesse italiano- e quella costituita di materiale archi·
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