Page 88 - Atti del primo convegno nazionale di storia militare - Roma 17-19 marzo 1969
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vtsuco italiano finito in altri paesi o in orginale o in copia !otog:rafica.
Rientra ne.l primo gruppo ad esempio la ricerca su i rnilitari italiani inru-
nati nei « Lager » tedeschi dopo 1'8 settembre mentre nel secondo, e vi
ho accennato n-ello rela?.ione. gli interi archivi militari italiani che si tro-
vavano fino a poro tempo fa negli Stati Uniti e quelli che si rrovavano a
Londra o in alltri paesi.
E' in pieno sviluppo un piano di llCCOrdi tra l'Amministrazione archi-
vistica nostra e quella di varie nazioni per lo scnmbio di Archivisti che si
recano in questi paesi per svolgere missioni esplorative e di ricerca del
materiale interessante i risperrivi paesi. Nel quadro di questi accordi è
srnto possibile ottenere In restituzione in originale dei fondi militari, con-
servati negli Stati Uniti, il cui inventario ho messo a loro disposizione; con
~Itri paesi le conversazioni sono in corso e lo scambio di microfilms è in
arto con quasi runi i paesi compresi qnelli d'oltre cortino.
E' difficile però ancora poter avere tm quadro preciso della disper·
sione di tale documentazione.
Per quanto poi riguarda la situazione in Italia e soprattutto la cono·
scenza di ciò elle può trovarsi presso archivi privati il compito non è facile
dato anche qui In grande dispersione. E' problema questo che stiamo affron-
tando per tutta la documentazione interessante la nostra storia più recente;
all'Archivio C.emrale dello Stato stiamo raccogliendo in apposito schedario
le notizie che possiamo avere. Sia per i fondi a l'estero sia per quelli in patria
è fondamentale la collabo!114ione degli studiosi che segnalino quanto viene
in questo campo a loro conoscenza; l'invito a collaborare è pertanto rivolto
anche agli storici militari.
Se tra i risultati di questo Convegno vi sarÀ, come spero, il raggiun·
gimento di una più stretta collabora?.ione tra Archivi di Stato, archivi sto-
rici dello S.M., quelli di alcune « Armi "• archivio storico del Ministero
degli Esteri ed altri istit-uti, penso che sarà possibile svoJgere quella azione
di ricerca per conoscere dell'esistenza e conservazione di quella documenta-
zione di particolru:e interesse che oggi non è accessibile agli studiosi: mi
riferisco ad esempio all'intervento del prof. Mosca a propositO delle « con·
venzioni militari della Triplice » e dei rapporti degli addeni militari presso
le nostre ambasciate per il periodo 1882-1914. Ma gli archivi di cui
oggi si sa ben poco sono naturalmente molti altri.
E qui il discorso dovrebbe ampliarsi nel senso che dovrei tornare su
un argomento già tnl[tato nella mia relazione: quello dello conservazione
di tanti arduvi sparsi che dovrebbe atrunrsi per legge dagli Archivi di
stato; sopratutco in Roma, ove rome è evidenre, c'è la più alta concentra·
zione di archivi moderni veramente fondamentali per la nosrra swria e che
possono, come è facile intuire, colmare le eventuali lacune della docu-
mentazione sparsa nel restanre territorio nazionale dato il ca.rattere accen-
trato della amministrazione del nostro Stato.
Le previsioni però per iJ fururo souo incorogghulti in quanto proprio
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