Page 30 - Il Mediterraneo quale elemento del Potere Marittimo - Atti 16-18 settembre 1996
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16 RAIMONDO LURAGHI
rapine a mano armata. Nominalmente tali ••stati" (che erano piuttosto bande di
ladroni) dipendevano dall'Impero turco, cui li vincolavano vaghi legami di tipo
feudale; in realtà il Sultano da Costantinopoli era impotente nei loro riguardi.
Naturalmente le maggiori potenze se la cavavano con modesti pagamenti; i
pirati non osavano prendersela con loro. Ma la marina mercantile degli Stati Uni-
ti, priva di ogni e qualsiasi protezione non tardò a diventare per essi una facile
ed appetitosa preda. Già nel 1785. gli algerini catturarono due mercantili america-
ni vendendo in schiavitù gli equipaggi. Thomas Jefferson in quel tempo Ambascia-
tore americano a Madrid, pose il problema negli esatti termini: occorreva organizzare
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il più presto possibile una consistente Marina da guerra < >.
Il problema tuttavia non fu yeramente risolto fino a che la nuova repubblica
non ebbe adottato la sua seconda Costituzione la quale creava una forte autorità
centrale e, tra i suoi articoli, dava al Presidente il potere di organizzare e mantene:
re una adeguata forza navale. Seguì la storica legge del 27 maggio 1794 che segnò
la nascita della Marina degli Stati Uniti.
Essa autorizzava la costruzione di sei fregate;· ma il Ministro della Difesa Knox,
cui per il momento fu devoluta anche la politica navale e che aveva davanti agli
occhi la grave situazione del Mediterraneo, decise che almeno alcune di esse sareb-
bero state di un tonnellaggio cospicuo ed avrebbero portato 44 cannoni" o, al mini-
mo, 36 invece degli usuali 26. Potenti quasi come vascelli di linea, esse sarebbero
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però state assai più veloci e maneggevoli < >.
Knox pose così la sua impronta sul successivo sviluppo dellapolitica navale
degli Stati Uniti. Il 30 aprile 1798 infine il Congresso con apposita disposizione
di legge creò il Ministero della Marina, il cui primo titolare fu Benjiamin Stoddert.
Per suo impulso fu organizzato nello stesso anno il Corpo dei Marines.
La resa dei conti con i pirati barbareschi del Mediterraneo dovette tuttavia
essere rimandata. Le vicissitudini dovute ad una lunga crisi con la Francia rivolu-
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zionaria < > impegnarono a lung9 il governo e la Marina americana. Ma all'inizio
del Diciannovesimo secolo apparve evidente che non si poteva più rinviare. Nel
solo anno 1800 i governi nord-africani che esercitavano la pirateria avevano estor-
to agli Stati Uniti oltre un milione di Dollari; nello stesso tempo il commercio me-
diterraneo americano - che aveva raggiunto un volume di quasi 12 milioni di
Dollari-, andava sempre più stimolando i pirati a nuovi arbitri: sequestri di navi,
furto del carico, presa di ostaggi, torture inflitte a questi ultimi finché nel 180 l
il Dey di Tripoli, allo scopo di estorcere riscatti ancora più alti, dichiarò formal-
mente la guerra agli Stati Uniti.
Thomas Jefferson allora Presidente, era un uomo amante della pace: ma or-
mai era chiaro che non si poteva più accettare una situazione del genere. Tanto
più che ora gli americani avevano un'adeguata forza navale. Il governo degli
Stati Un.iti decise di non raccogliere la provocazione: tuttavia per la prima volta
una Squadra navale, composta dalle fregate President, Philadelphia ed Essex e dallo
schooner Enterprise fu inviata nel Mediterraneo. Da quel momento, salvo brevi