Page 37 - Le Forze Armate. Dalla scelta repubblicana alla partecipazione atlantica - Atti 27 novembre 1997
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LA  SITUAZIONE  DELLE  FORZE  ARMATE
                                ALLA  FINE  DEL  CONFLITTO



                                                                  UMBERTO  CAPPUZZO




               La situazione delle Forze Armate italiane alla fine del secondo conflitto mon-
           diale  è  la  risultante  di  un  processo  assai  complicato,  nel  quale  si  fondono  e  si
           confondono valutazioni e  considerazioni molteplici di ordine militare,  politico e
           geopolitico  e  si  accavallano  conseguenti decisioni,  non di rado  in  contrasto fra
           loro, da parte di una pluralità di soggetti - sia  a  livello  nazionale sia  a  livello in-
           ternazionale - che,  puntando singolarmente su  obiettivi  il  più  delle volte  diver-
           genti,  finiscono  con  il  determinare  di  fatto  la  nascita  di  uno  strumento  militare
           italiano del  tutto  peculiare. Questo,  infatti,  viene  acquistando via  via  una  sua fi-
           sionomia in funzione di compiti non sempre definiti chiaramente o,  quanto meno,
           diversamente interpretat!'.dalle parti interessate con effetti non trascurabili sul pia-
           no ordinativo.
               Il  punto di partenza è  la sconfitta sul campo,  sulla quale si  innesta  il  suc-
           cessivo sviluppo degli eventi che vedono l'Italia- nonostante la resa ed il  con-
           seguente armistizio - territorio  coinvolto nella  continuazione di  un confronto
           militare  di  particolare  asprezza  e,  al  tempo  stesso,  compromessa  nella  sua
           struttura  istituzionale  unitaria  con suoi cittadini  schierati  su  posizioni  contrap-
           poste o,  addirittura,  nell'ambito di  ciascuno schieramento, con posizioni giuri-
           diche  diverse  (combattenti  in  atto,  reduci,  prigionieri  ed  internati,  sbandati,
           militari impiegati come lavoratori a  sostegno dello sforzo bellico dell'una  par-
           te  o  dell'altra).
               La  chiave di volta  per chiarire il  corso degli eventi è  da individuare nell'ar-
           mistizio del 3 settembre 1943, interpretato in maniera non collimante da Badoglio,
           da  una  parte,  e  dagli  alleati  anglo-americani,  dall'altra,  con ulteriori  sfumature
           per quanto riguarda questi ultimi. Sono sfumature che chiamano in causa l'am-
           bito politico e  quello  militare con effetti spesso paralizzanti  nelle  decisioni da
           prendere.     "
               Per Badoglio l'armistizio è,  in un certo senso,  la  premessa per procedere ad
           un rovesCiàmento delle alleanze e ciò, naturalmente, per rendere meno gravosi gli
           effetti delhi Ormai certa sconfitta della coalizione di cui l'Italia  era parte.
               Per Churchill e  Roosevelt l'armistizio,  oltre ad essere una prima tappa signifi-
           cativa verso la vittoria finale,  è l'occasione propizia per sollecitare una qualche for-
           ma di  co(laborazione  da parte dell'Italia  sconfitta,  che serva  ad alleviare  l'onere
           dell'impegno militare globale delle potenze alleate.
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