Page 40 - Le Forze Armate. Dalla scelta repubblicana alla partecipazione atlantica - Atti 27 novembre 1997
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28 UMBERTO CAPPUZZO
Gli eventi, però, vanno ben al di là delle intenzioni e superano rapida-
mente gli stessi condizionamenti delle visioni poHHche e delle impostazioni
strategiche, con la conseguenza di provocare decisìo.ni che smentiscono le une
e le altre.
La stessa scarsa propensione a fornire materiale bellico per le Forze Armate
italiane viene ben presto intaccata, allorché gli Alleati si rendono conto della ir-
rimediabile "obsolescenza" dell'Aeronautica Militare italiana, il cui contributo in
compiti di fiancheggiamento operativo (trasporto e copertura aerea a favore dei
partigiani jugoslavi e delle truppe italiane impegnate alloro fianco) ritengono as-
sai utile.
La decisione- presa a fine aprile 1944 ~di fornire all'Aeronautica Militare ita-
liana un certo numero di aerei alleati (128 caccia "Curtiss P39"; 18 caccia "Spitfire
MK IV" e 41 bombardieri "Baltimore") costituisce un fatto di estrema importanza e
segna una evoluzione significativa nel rapporto fra l'Italia e gli Alleati. Questi ae-
rei, unitamente ad altri di produzione italiana rimasti in dotazione, vengono a tro-
vare collocazione organica nella "Balkan Air Force", della quale sono responsabili
gli inglesi.
Cronologicamente, il passo successivo interessa ancora una volta l'Esercito
ed è la decisione alleata di provvedere ad equipaggiare alcune divisioni.
Essa nasce da motivazioni diverse, riconducibili - da un lato - ai muta-
menti intervenuti sul piano militare (ritiro di 5 divisioni alleate dal fronte italia-
no per l'operazione "Anvil-Dragoon" nella Francia Meridionale) ed alla evoluzione
sul piano politico (''svolta di Salerno" che incide sensibilmente sugli equilibri
politici italiani), dall'altro. L'amministrazione americana, poi, si rende via via
conto della necessità di una rapida normalizzazione della situazione italiana ed
è sensibile alle pressioni interne da parte della comunità italiana presente ne-
gli Stati Uniti, tanto più che sono imminenti le elezioni presidenziali. Il gover-
no inglese, a sua volta, avverte il pericolo che una posizione rigida nei riguardi
dell'Italia finisca con il favorire i partiti di estrema sinistra.
Le diverse tendenze, convergendo nei fini, determinano il così detto "New
Deal for Italy", enunciato nella "Dichiarazione di Hyde Park" del 26 settem-
bre 1944.
È proprio il comandante supremo alleato, field marshal Wilson, a chiedere
ai "Combined Chiefs of Staff'', che accettino la costituzione di 6 "Gruppi di com-
battimento", pari a 3 divisioni britanniche, con personale italiano, ma armati ed
equipaggiati con materiale inglese.
I Gruppi di combattimento vengono incardinati nel "Corpo Italiano di
Liberazione", che viene ritirato dalla zona di operazioni per l'approntamento e
l'addestramento, insieme ad altri reparti: 4 di essi (''Folgore", "Friuli", "Cremona"
e "Legnano") partecipano ~on successo all'offensiva finale della primavera di
quell'anno.