Page 27 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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L'IDEA  DI  POTERE  MARI'lTIMO  NEL  1848



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               L'argomento  che ci  si  propone di  traltare  riguarda  un avvenimento minore
           della  storia  marittima,  che  cercherò  di  commentare  anche  con  l'ausilio  di  pen-
           satori  navali  che  sono  venuti  dopo.  Il  potere  marittimo  ha  una  lunga  vita  da
           quando  l'uomo  incominciò  a  navigare  ecl  ogni  momento  della  sua  vicenda,  ri-
           considerato  alla  luce  della  ragione,  acquista  attualità  immediata,  così  che come
           clice  Croce  in  rapporto  al  pensiero tutta  la  storia  è storia  contemporanea.


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                La  prima  guerra per l'indipendenza italiana  fu  concepita e  condotta,  essen-
           zialmente,  come scontro  terrestre.  Il  Regno  di  Sardegna  aveva  istituito  il  corpo
           della  Marina  nel  1713,  quando  col  lrallato  di  Utrecht  i  Savoia  scambiarono  la
           Sicilia  per la  Sardegna.  La  Marina  - scrive  il  Ranclaccio  - era  "piccola  e  sprov-
           veduta  di  buone  navi  ...  (anche  se)  prode  ed esperta" (1),  ma  lo  Stato  subalpi-
           no non aveva una dottrina marittima e non teneva conto della Marina nella cornice
           di  una strategia complessa.  L'Austria  non era da  meno.  Impero continentale con
           poche coste,  godeva  cii  uno sbocco al  mare solo sul  litorale aclriatico,  e  fino  al
           1848 la  sua modesta Marina  aveva  quasi tutti gli  ufficiali  italiani e  nessuna espe-
           rienza di  guerra,  salvo  la  spedizione  in  Siria  del  1840.
                Ciò  aiuta a  comprendere l'origine  quasi  accidentale della  contrapposizione
           marittima,  nata dall'insurrezione cii  Venezia  ciel  21-22  marzo,  che comportò l'uc-
           cisione  del  capitano  di  vascello  Marinovich  cla  parte  degli  arsenalotti  e  la  pro-
           clamazione di  un  governo  provvisorio  della  Repubblica.  Ma  gli  errori  di  questo
           governo consentirono agli austriaci eli  restare in possesso delle unità migliori del-
           Ia  notta.  la  quale,  opportunamente epurata,  rinforzata  e riorganizzata,  bloccò dal
           mare Venezia  sotto  il  comando ciel  capitano di  vascello Kudriaffsky (31 marzo).
                Così  il  governo  cii  Torino,  che alla  fine  di  marzo - una settimana  dopo la
           dichiarazione di guerra - aveva mobilitato  la  Marina,  le trovò anche uno scopo,
           quello di  soccorrere Venezia.  Come  addetto  navale fu  inviato  nella  Serenissima
           il marchese Ippolito  Spinola.
                La  squadra sarda  inalberava la  nuova  bandiera  tricolore  ecl  era sotto gli  or-
           dini del  contrammiraglio Giuseppe Albini.  La  prima divisione partì da Genova il
           26  aprile  e  giunse  a  Venezia  il  22  maggio.  La  seconda  divisione  la  seguì  a  di-
           stanza cii  giorni  e  arrivò a destinazione alla  fine  cii  luglio.  La  partenza della  flotta,
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