Page 31 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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L'IDEA  DI  POTERE  MARITfIMO  NEL  1848                                21


          3)  che  impedisse  il contrabbando di guerra  a  favore  di Trieste;  4)  che  impedis-
          se l'invio di truppe e  di  armi contro Venezia;  5)  che si dovesse attaccare la squa-
          dra  austriaca solo  nel  caso  che uscisse  da Trieste.
               Erano disposizioni inibenti e contraddittorie. A parte il primo punto che era
          politico e  che avrebbe dovuto essere gestito dal  governo e  non dall'ammiraglio,
          gli  altri  punti  parevano concepiti solo per paralizzare la  110tta,  cui  era  concesso
          di agire solo se gli  austriaci fossero  usciti  per affrontarli.  Naturalmente,  questi se
          ne guardavano  bene,  consci  della  loro  inferiorità  materiale  e  della  utilità  di  re-
          stare tranquillamente  fn be/ng a Trieste  in  attesa  di  tempi migliori.  D'altra  parte,
          perché mai  avrebbero  dovuto  condursi  diversamente,  quando  il  traffico  maritti-
          mo non veniva  in sostanza toccato e cadeva quindi il  motivo più importante  che
          avrebbe potuto  indurre  le  forze  navali  austriache ad  impegnarsi? Viene  in  men-
          te per converso che l'intera teoria del  potere marittimo del Mahan si basa sull'as-
          sunto che "le comunicazioni dominano la guerra" (7). Secondo lo scrittore americano,
          infatti,  dominio elel  mare è  "il  possesso di  quell'autoritario  potere marittimo che
          scaccia la  bandiera nemica dci  mari  o  le consente solo eli  apparire come un fug-
          giasco e che, controllando la  grande proprietà comune,  il  mare, chiude le vie at-
          traverso le  quali il  commercio si  muove da  e  verso le  coste nemiche".  Niente eli
          simile invece nel  caso  nostro,  tanto che giustamente il  Romiti  rileva che "il bloc-
          co si  risolse  nella semplice osservazione della  flolla  nemica, senza avere alcuna
          efficacia" (8).
               Il  6 luglio  poi,  su  istruzione  del  governo che forse  si  preoccupava  elei  te-
          deschi,  l'Albini  dovette  comunicare  al  governatore  di  Trieste  che anche  le  navi
          mercantili  austriache  erano esentale dal  blocco,  purché non  trasportassero  armi
          o  soldati.
               Custoza  e  l'armistizio  Salasco  posero  fine  anche  al  controllo  delle  navi  ela
          guerra nemiche. Il  14 agosto l'Albini tornò a Venezia, dal giorno prima Repubblica
          indipendenLe,  e  poi,  la  notte  sul  lO  sellembre,  si  avviò  verso  Ancona.  Il  18  gli
          austriaci  dichiararono  il  blocco  di  Venezia:  le  navi  italiane  ed austriache  sareb-
          bero state  dichiarate  buona  preda,  le  altre  respinte.  Gli  imperiali  dimostravano
          con  ciò di  avere forse  una  visione  più  chiara  dei  loro  avversari  dell'importanza
          del  traffico:  Richmond,  nel  1934,  lo  avrebbe  riconosciuto  come  uno  degli  ele-
          menti fondamentali  del potere marittimo,  insieme alle colonie ed alla forza  com-
          battente,  che è  "il mezzo di azione" (9).
               Presenta  interesse  l'interpretazione  che  il  Calhvell  dà  della  prima  guerra
          d'indipendenza  in  chiave  mariltima.  Poiché  le  forze  navali  italiane,  "trasferitesi
          sOllecitame11le nell'Aclriatico e impiegate con risolutezza,  incrociavano liberamente
          nella  parte  sellentrionalc,  ...  il  maresciallo  Radetzky  ...  incontrò  gravi  difficoltà
          perché  il  dominio  marittimo,  che era  in  mano  clei  nemici," sosteneva Venezia  e
          "gli  impediva  di  poter ricevere approvvigionamenti  e  rinforzi  da Trieste essendo
          interrolle  le  comunicazioni  attraverso  le  Alpi".  Il  ritiro  napoletano  diminuì  l'en-
          tità  della minaccia e  "il vecchio maresciallo, sollevato dalle ansietà che aveva per
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