Page 70 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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Come riporta Manuele (6):
Fin dai tempi di Emanuele Filiberto, la lingua ufficiale del Regno di Sardegna e del-
la Marina era l'italiano, lingua nella quale di norma erano scritte le leggi. Poiché la
maggioranza della nobiltà e della borghesia, e quindi anche degli ufficiali di Marina,
conosceva meglio il francese dell'italiano, i regolamenti, le ordinanze e la corri-
spondenza a carattere pubblico erano redatti indifferentemente nelle due lingue, ac-
comunate elalla presenza eli frequenti errori di sintassi e di ortografia.
Col passare degli anni, l'italiano prese il sopravvento fino a soppiantare quasi del
tutto il francese all'epoca di Carlo Alberto. Per quanto riguarda la lingua parlata,
a borelo delle navi gli ordini di manovra venivano dati in francese, ma l'idioina
che permetteva a tutti di comunicare era il dialetto genovese, lingua madre di
gran parte dei marinai che veniva ben presto imparata dagli ufficiali e dai sottuf-
ficiali provenienti dalle altre parti del Regno. Il linguaggio di bordo, come narra
Vecchj, senza essere pudico, era in generale pulito: la bestemmia venne introdotta
solo nel 1860 dalle leve toscane e romagnole; il turpiloquio l'anno seguente eia
quelle napoletane.
Ancora nel 1838, da Genova si scrive a Torino, ma in francese, per cono-
scere quale nome dare alla corvetta in costruzione e prossima al varo al Cantiere
della Foce, e che sarà poi l'Aquila (7).
Non è fuori luogo ricorclare che anche Cavour, ministro della Marina dopo
il 1848, si rivolgeva all'ammiraglio cI'Auvare, f.f. cii Comandante Generale clella
R Marina, scrivenclogli in francese,(S) sua lingua madre:
EducalO a pensare, a parlare, a scrivere in francese, Cavour aveva penato J10n po-
co ad esprimersi nel suo giornale [Il Hisorgimentol nella lingua della nazione, che
così decisamente doveva contribuire a formare.
Aveva cominciato col passare i suoi articoli a colleghi ed amici di redazione, per-
ché vi togliessero gli errori eli stile e eli parola, prima eli manelarli alla stampa, ma
in breve gli articoli uscirono dalla sua penna in un italiano chiaro, conciso e pre-
ciso che ancor oggi si legge con piacere.
Egli dové molto alla pratica giornalista (. .. ).
Maggiori difficoltà dové superare per parlare correttamente alla Camera (9).
Per quanto riguarda gli ordini di manovra a bordo delle navi, il comandante
Persano, che incontreremo più avanti, era uno dei pochi, se non il solo, o al-
meno un precursore, che li dava in lingua italiana (IO).
La Marina Sabauda e la Squadra Navale
Potrà sembrare strano, ma la Marina Sarda era stata ristrutturata con un de-
creto reale successivo di cinque giorni al citato proclama del 23 marzo.
Infatti, con il decreto del 28 marzo 1848 veniva istituito il "Corpo della Real
Marina" formato da:
- Stato Maggiore Generale;
- Corpo Reale Equipaggi;